Crocetta acchiappi la ripresa, non farfalle - QdS

Crocetta acchiappi la ripresa, non farfalle

Carlo Alberto Tregua

Crocetta acchiappi la ripresa, non farfalle

venerdì 09 Agosto 2013

Idee per la crescita e lo sviluppo
 

è opinione comune tra gli istituti di ricerca e gli studiosi che la ripresa si trova dietro l’angolo di fine anno. è illusorio pensare che essa sia conseguente ad automatismi. La ripresa è come quella donna che ha i capelli nella parte anteriore della testa e la nuca calva. Se non si afferra mentre passa, dopo non ci sarà nulla da afferrare.
Occorre che le istituzioni nazionali, regionali e comunali, nonché le imprese, si preparino adeguatamente al riavvio del processo di crescita, in modo da utilizzarlo al massimo.
Per prepararsi ci vogliono professionalità, competenze, voglia di fare e allenamento a correre, per stare in linea con gli eventi che vanno avanti indipendentemente dalla nostra volontà.
In Sicilia, il massimo sistema istituzionale, cioè la Regione, è guidato da un presidente che ha ottenuto il suffragio di appena il 15 per cento di tutti gli elettori. Anche se rappresentante di un’esigua minoranza, egli ha il dovere di prepararsi adeguatamente ad acchiappare la ripresa e non le farfalle, come ha fatto in questo periodo.

In altre parole, Crocetta deve concentrarsi sui problemi che impediscono lo sviluppo, adottare le soluzioni di sistema che possono frantumarli e mettere sulla strada della crescita tutta l’economia dell’Isola. Solo crescendo si genera lavoro e si dà spazio a tanti disoccupati o inoccupati, e si sistemano i precari pubblici.
Qualcuno potrebbe osservare che non solo Crocetta si deve porre questi obiettivi, ed è vero. Ma in una nave è il capitano che deve avere chiarezza di idee, visione prospettica, tempestività delle azioni, insomma dare l’esempio di una persona capace, in condizione di portare la nave dentro il porto.
è pur vero che tutti devono concorrere al buon esito del viaggio: imprenditori, professionisti, dipendenti, dirigenti pubblici e privati, banche e così via. Ma tutte queste parti economiche e sociali non otterrebbero risultati apprezzabili se restassero fuori da un progetto concreto, eseguito da chi ha la massima responsabilità istituzionale.
Nella Regione vi è l’altro polo che ha responsabilità nei confronti dei cittadini: l’Assemblea regionale, cioè il soggetto che ha compiti legislativi e ispettivi. Cioè deve fare ottime leggi e controllare l’azione della Giunta regionale. Si attendono conferme.
 

Cosa dovrebbe fare Crocetta per acchiappare la ripresa e non le farfalle? L’abbiamo scritto decine di volte e proviamo ad elencare ancora una volta.
Rimettere ordine nella macchina amministrativa, facendo redigere in trenta giorni un Piano aziendale della Regione (agosto è un ottimo mese per fare questo lavoro). Coinvolgere i migliori dirigenti tra i circa 1.800 di cui dispone. Riteniamo che un centinaio di essi siano professionisti di valore. Responsabilizzarli, assegnando loro obiettivi precisi, che consistano nel rilasciare le autorizzazioni di ogni genere entro trenta giorni dall’istanza, oppure il diniego.
Sfruttare tutte le risorse europee e statali da spendere in novanta giorni, anche stimolando i 390 sindaci a inviare progetti per realizzare in tempi brucianti strutture materiali ed immateriali.
Realizzare un Piano per l’insediamento di imprese nel settore dell’energia rinnovabile, in modo da attirare investitori nazionali e stranieri. Creare una serie di eventi regionali per fare decollare il turismo (oro blu), con l’aumento esponenziale dei pernottamenti, per portarli a venti milioni l’anno.

L’agricoltura va sostenuta (non aiutata), eliminando i finanziamenti assistenziali e potenziando quelli che consentono di produrre e vendere in modo competitivo. Anche artigianato e cooperazione sono meritevoli di sostegno (non di un aiuto).
Per fare tutto questo ed altro ancora è necessario un braccio operativo finanziario, che è l’Irfis, da affidare a un amministratore delegato nazionale o internazionale di grandi capacità, in modo da farlo ridiventare lo strumento che aiuti lo sviluppo del business delle imprese siciliane.
Le cose che scriviamo sono comprensibili per le persone normali? Sono comprensibili a Crocetta, oppure occorre che ci spieghiamo meglio?
Disponibili a farlo, se richiesto. In ogni caso, noi possiamo prospettare soluzioni e azioni, tocca al presidente della Regione mettere in atto queste o altre migliori, se ne ha. Ma, per favore, la smetta di occuparsi di questioni di cui i siciliani non sentono il bisogno, mentre hanno bisogno che i problemi si risolvano. Presto e bene.

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