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Catania – Zona industriale, il simbolo del degrado e dell’inefficienza

Melania Tanteri

Catania – Zona industriale, il simbolo del degrado e dell’inefficienza

giovedì 15 Agosto 2013

Cicero (Irsap): “È una nostra priorità”. Bianco ripensa all’Etna Valley. Bosco: “Quanto prima si interverrà”. Strade dissestate, discariche tossiche, niente manutenzione: l’allarme delle imprese

CATANIA – Un luogo che avrebbe potuto rappresentare la ripresa economica della città di Catania e che sembra, invece, l’emblema dell’immobilismo e della cattiva gestione.
La zona industriale cittadina, ampia area caratterizzata da capannoni e grandi edifici dove un tempo venivano a investire le grandi aziende, oggi, rimane un’enorme distesa di degrado in cui le condizioni, da quelle viarie a quelle relative alla sicurezza, rimangono pessime.
Strade dissestate, discariche disseminate ovunque – in alcune sono presenti grandi quantità di materiale tossico e di rifiuti pericolosi – assenza di manutenzione e pulizia sono solo alcune delle caratteristiche che saltano all’occhio di chiunque si avventuri nei meadri della zona industriale, tra la quinta e l’ottava strada, alla terza o alla sesta.
Una situazione grave, secondo i sempre meno numerosi imprenditori che scelgono l’ex Asi per fare affari, che in inverno diventa ancora più difficile da affrontare, considerate le piogge abbondanti che fanno fatica a defluire, trasformando spesso l’intera zona in un grande pantano.
La richiesta di attenzione sull’area, oltre che dai sindacati, che da tempo chiedono interventi risolutivi, arriva dal Tavolo per le Imprese, un’associazione di imprenditori che hanno puntato il dito contro la gestione della Zona industriale, evidenziando come lo stato di degrado dell’area respinga gli investimenti anziché favorirli.
“Dagli anni Novanta chiediamo azioni significative – afferma Paolo Brodbeck, imprenditore catanese – ma la zona rimane totalmente abbandonata e non riusciamo a capire chi siano i nostri imprenditori. A fronte del pagamento delle tasse – aggunge – non abbiamo servizi”.
A mancare, anche la piccola manutenzione: il verde è incolto, le strade piene di buche e la segnaletica è totalmente assente. Tutto, nell’area che si estende a Sud della città racconta di abbandono nonostante, secondo un documento redatto proprio dal Tavolo per le Imprese, nella zona industriale di Catania sorgano quasi 400 realtà imprenditoriali con un organico di oltre 12 mila dipendenti: una realtà importantissima, quindi, per l’intero tessuto economico cittadino.
Nell’ultimo peridodo, però, sembra che qualcosa si stia muovendo e che le istituzioni preposte, Irsap e Comune, stiano programmando azioni e interventi per dare impulso all’area. Il commissario Alfonso Cicero, ad esempio, ha recentemente affermato che “La zona industriale di Catania è una delle nostre priorità dell’ente, insieme ad altri insediamenti industriali della Sicilia”.
 
Anche il sindaco Enzo Bianco ha evidenziato la volontà di puntare sul rilancio della zona industriale per rilanciare il sogno mai sopito di realizzare l’Etna Valley. Il primo cittadino, nel corso di un incontro con i vertici della Stm, tra le maggiori aziende dell’area, aveva infatti proposto anche alcune iniziative, proprio per rilanciare il comparto industriale.
Una posizione ribadita dall’assessore ai Lavori Pubblici, Luigi Bosco: “La riqualificazione della zona industriale è stata inserita nel programma elettorale – ha affermato – e, quanto prima, si interverrà concretamente”.

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