Il “ritorno” del Cavaliere, ma non si era mai mosso - QdS

Il “ritorno” del Cavaliere, ma non si era mai mosso

redazione

Il “ritorno” del Cavaliere, ma non si era mai mosso

martedì 20 Agosto 2013

Berlusconi: “Non mollo”. Giunta per le immunità, Schifani avverte il Pd

Roma – “Io resisto! non mollo”: sono le parole di Silvio Berlusconi che sceglie Facebook per rassicurare i suoi. “State tranquilli che non mi faccio da parte, resto io il capo del centrodestra”, aggiunge. “Farò sino all’ultimo l’interesse del Paese e degli italiani. Andate avanti con coraggio”, e’ l’esortazione che l’ex premier rivolge ai suoi sostenitori cui rivolge anche una promessa: “Non vi farò fare assolutamente brutte figure. Prepariamoci al meglio”.
“Da Napolitano ci aspettavamo di più: nel messaggio del Capo dello Stato, che non commento, non ho trovato quello che avevamo chiesto. Non entro nel merito perché le posizioni del Capo dello Stato si rispettano, ma ci aspettavamo di più”. Lo ha affermato il capogruppo del Pdl al Senato, Renato Schifani, conversando con i giornalisti al Meeting di Comunione e Liberazione.
“Noi – ha ribadito Schifani – siamo perché il governo vada avanti ma vogliamo” che avvenga “in una logica di pacificazione e invece notiamo che dal Pd ci sono gravi ombre su questa pacificazione. Napolitano e il Pd si devono rendere conto che il momento è delicato. Noi non chiediamo nessun baratto, chiediamo soltanto un approfondimento sulla legge Severino, tanto più alla luce di una sentenza che mostra tanti dubbi. Sono quesiti che meritano approfondimenti seri. Noi porteremo questi temi nella Giunta per le Immunità e chiederemo che ne discuta la Corte Costituzionale” ma se il Pd sarà contrario, avverte il capogruppo Pdl al Senato, “anche noi prenderemo le nostre scelte, cioé la impossibilità di un percorso comune”, anche perché quale “serenità può esserci sulle riforme costituzionali all’indomani di un voto che priverebbe l’Italia della rappresentanza di milioni di elettori?”.
 
Schifani tiene a sottolineare che il Pdl “non si muove per interessi personali ma per tutelare il diritto di rappresentanza di sette milioni italiani che chiedono i diritti politici per Silvio Berlusconi”. E a fronte di questa battaglia per la rappresentanza democratica, Schifani fa presente che il Pd, a palazzo Madama, si sono detti “pregiudizialmente contrari prima di prima di aver letto gli atti e di aver ascoltato le nostre obiezioni sull’incostituzionalità della legge Severino come dicono illustri costituzionalisti in queste ore. E questo – spiega – assume un valore di rilevanza politica: si tratta di un no politico al quale noi, se persisterà, non potremo che contrapporre un altro no politico”.
“Porremo – prosegue – questi temi all’attenzione della Giunta delle elezioni del Senato, affinché venga investita direttamente la Corte Costituzionale sull’interpretazione esatta della legge e dei suoi ambiti di applicazione. Se su questo percorso si registrerà il no politico pregiudiziale del Pd sarà impossibile proseguire con questa maggioranza”.

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