La trappola delle carte revolving interessi alle stelle, ma è boom - QdS

La trappola delle carte revolving interessi alle stelle, ma è boom

Michele Giuliano

La trappola delle carte revolving interessi alle stelle, ma è boom

martedì 20 Agosto 2013

Quasi un utente su due ricorre ormai al prestito rotativo, pratica che prevede altissimi tassi. Bankitalia stima che i tassi d’interesse applicati varino tra il 17,2 e il 12,2%

PALERMO – Ottenere un prestito dalle banche, negli ultimi tempi, è diventata una missione impossibile, così gli italiani cercano soluzioni di credito alternative. L’Osservatorio SuperMoney sulle carte di pagamento ha rilevato, nell’ultimo semestre, un aumento delle richieste di carte di credito revolving: le domande di carte rateali  pervenute al portale tra febbraio e luglio scorsi rappresentano il 43,28 per cento del totale, il 35,84 per cento riguarda le carte di credito a saldo e il restante 20,88 per cento le carte prepagate. Quanto spendono gli italiani con la carta di credito revolving? Stando ai dati SuperMoney la spesa media mensile ammonta a circa 683 euro. L’età media di chi richiede queste carte-prestito è di circa 40 anni, con il 64 per cento dei richiedenti tra i 25 e i 45 anni. A sorpresa, sono però i giovani a indebitarsi di più con la carta di credito: nella fascia 18-25 anni la spesa media mensile è di 788 euro, decisamente sopra la media.
Come funziona questo tipo di carta? “Con la carta revolving, la banca concede una linea di credito al titolare, che si impegna a rimborsare gli importi presi in prestito a rate, cui si applica un tasso di interesse aggiuntivo rispetto all’importo speso – spiega Andrea Manfredi, amministratore delegato di SuperMoney –. Si tratta di un prodotto di credito alla portata di tutti, perché richiede garanzie minori rispetto a un prestito, ma va utilizzato con attenzione: i tassi di interesse sulle somme prese in prestito con le revolving sono infatti molto più elevati rispetto agli interessi di un prestito tradizionale”.
Con la revolving però ci sono tassi d’interesse pesantissimi che arrivano oltre il 17 per cento. Per avere a disposizione 2.000 euro, ad esempio, spendendo circa 12.800 euro in 6 anni, alla fine si pagano più di 17.200 euro. Cioè ben 4.000 euro di interessi. A fare questo calcolo è l’Associazione europea consumatori che sconsiglia di usare queste carte.
Dalle rilevazioni di Bankitalia sul primo trimestre 2013, i tassi di interesse applicati ai contratti revolving arrivano fino al 17,20 per cento per importi sotto i 5.000 euro; si “fermano” al 12,20 per cento per importi oltre i 5.000 euro. L’Associazione europea consumatori spiega che le carte revolving (dette anche prestito rotativo), sono una speciale tipologia di carte di credito attraverso cui l’intermediario finanziario fornisce una linea di credito, costituita da una certa somma di denaro messa a disposizione del cliente, utilizzabile sia per i prelievi da sportelli automatici, sia per i pagamenti per l’acquisto di beni presso venditori convenzionati. Il plafond della carta viene poi ricostituito gradualmente, attraverso il pagamento di rate, in genere mensili, che possono essere di importo variabile o fisso. Ma gli interessi su queste rate sono elevatissimi.
E non ci sono solo gli interessi. Le finanziarie applicano anche delle penali altissime in caso di ritardato pagamento anche di una sola rata: si può passare, ad esempio, da una rata mensile di 135 euro ad una di 197 euro.

 


 
Le assicurazioni rincarano il costo del credito
 
PALERMO – Ad aumentare il costo del credito, inoltre, contribuiscono anche le assicurazioni, la cui funzione è la copertura del debito nel caso si verificassero eventi che rendessero difficoltoso, se non impossibile il pagamento, e che a volte i clienti stipulano inconsapevolmente. Spesso, poi le assicurazioni si rifiutano di liquidare l’importo della polizza, anche se il cliente ne avrebbe tutto il diritto, adducendo motivi generici. Gli intermediari sono obbligati a fornire tutte le informazioni sul contratto, in maniera chiara e trasparente, anche in relazione al costo complessivo del credito per il cliente e alle condizioni delle polizze assicurative, eventualmente abbinate, prima della firma del contratto. Insomma, anche se il periodo è difficile e non è facile avere soldi in prestito, le associazioni dei consumatori invitano gli utenti a non affidarsi a questo strumento finanziario. E comunque si consiglia di leggere molto bene il contratto prima di firmarlo. Per parlare con gli esperti dell’associazione Euro consumatori ci si può recare in una sede, o mandare una mail a helpdesk@euroconsumatori.eu.

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