Gdf, resoconto dell’anno. Cifre enormi e allarmanti - QdS

Gdf, resoconto dell’anno. Cifre enormi e allarmanti

Oriana Sipala

Gdf, resoconto dell’anno. Cifre enormi e allarmanti

mercoledì 21 Agosto 2013

Scoperti quasi 5000 evasori e sequestrati milioni di prodotti contraffatti

ROMA – Un resoconto inquietante quello della Guardia di Finanza, che da gennaio fino ad ora, ha scoperto ben 4.933 evasori totali e un budget di denaro sommerso pari a 17,5 miliardi di €. Tra questi evasori, 1.771 sono stati denunciati per omessa dichiarazione dei redditi.
 
“Si tratta – spiegano le Fiamme gialle – di soggetti che, pur svolgendo attività imprenditoriali o professionali, erano completamente sconosciuti al Fisco e hanno vissuto alle spalle dei contribuenti onesti, usufruendo di servizi pubblici che non hanno mai contribuito a pagare, intestando spesso beni e patrimoni a prestanomi o a società di comodo”. Il bilancio dettagliato rileva numeri da capogiro: partiamo dai 19.250 lavoratori irregolari, di cui 9.252 impiegati completamente in nero, da parte di 3.233 datori di lavoro. Questi lavoratori assunti in nero non sono tutelati, e spesso si tratta di immigrati e clandestini, sottopagati e costretti a lavorare in condizioni igienico-sanitarie precarie e in violazione delle norme di sicurezza.
 
“All’economia sommersa – continua infatti la Guardia di Finanza – sono legate diverse manifestazioni di illegalità tra cui l’evasione fiscale e contributiva, lo sfruttamento dell’immigrazione clandestina, le frodi in danno del sistema previdenziale e soprattutto, appunto, lo sfruttamento di manodopera irregolare”. Il tutto a spese dei contribuenti onesti, che devono fare i conti con una concorrenza sleale.
Dall’inizio dell’anno la Guardia di Finanza ha anche sequestrato 64 milioni di prodotti contraffatti con oltre 5.000 responsabili denunciati, di cui 50 tratti in arresto perché affiliati a organizzazioni criminali operanti nell’“industria del falso”. In 6.500 operazioni di controllo del territorio e indagini anticontraffazione, in media 30 al giorno, le Fiamme gialle hanno ritirato dal mercato 34 milioni di “tarocchi”, 27 milioni di prodotti pericolosi e quasi 3 milioni di falsi “made in Italy”; sottratto al giro d’affari dell’economia criminale un valore stimabile in oltre 700 milioni di euro; scoperte, nel ricostruire la “filiera dei falsi” fino all’origine, 400 imprese illecite adibite a opifici e depositi.
A Vicenza è stato effettuato un sequestro di di 320 mila borse ed accessori per abbigliamento contraffatti insieme alle attrezzature ed ai clichè per lo stampaggio rinvenuti in un deposito nascosto in uno degli opifici clandestini gestiti da un’organizzazione di italiani, rumeni, senegalesi e marocchini con produzione in Campania e Lombardia; a Pesaro le indagini hanno portato alla denuncia di 30 persone e a un altro consistente sequestro di 2.700 tonnellate di falsi “biologici” contaminati da organismi geneticamente modificati, agenti chimici vietati in agricoltura e, in alcuni casi, pesticidi tossici (granaglie, mais, semi di soia ed olio importati da Moldavia, Ucraina, Turchia ed India).
 
A Lecce sequestrati detersivi e prodotti per l’igiene contraffatti, mentre a Gioia Tauro sono state sequestrate 12 tonnellate di sigarette contraffatte e confezionate con tabacco di provenienza sconosciuta. L’attività di contrasto ha riguardato anche siti internet che, per ingannare gli acquirenti, venivano presentati come rivenditori ufficiali di note griffe di moda, proponendo forti sconti: 15 domini sono stati oscurati in collaborazione con l’Antitrust, un altro è stato sequestrato dalla Guardia di Finanza di Bergamo. I dati rilevati, oltre a rappresentare un impegno lodevole da parte delle Fiamme gialle, rappresentano anche un problema oggettivo, un vero e proprio cancro della realtà italiana, difficile da estirpare, che invade soprattutto la parte sana e onesta della società.

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