Ai primi di settembre l’elenco dei tribunali che chiuderanno - QdS

Ai primi di settembre l’elenco dei tribunali che chiuderanno

Ai primi di settembre l’elenco dei tribunali che chiuderanno

mercoledì 28 Agosto 2013

Il ministro Anna Maria Cancellieri a proposito della nuova geografia giudiziaria. Previsti due anni di tempo per valutare correttivi alla riforma

ROMA – "Nelle zone ad alto tasso di criminalità non saranno chiusi tribunali". Lo ha detto il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri a Radio 1, a proposito della riforma della geografia giudiziaria. "Nei correttivi che porremo probabilmente nei prossimi giorni, e uso il condizionale perché devo valutarli con la Camera ed con il Senato, non ci saranno più situazioni a rischio nelle zone ad alto tasso di criminalità", ha aggiunto.
 
"Questa riforma – ha sottolineato il ministro – prevede una migliore dislocazione sul territorio dei tribunali: sono 31 i tribunali che vengono soppressi e quasi 800 le sezioni distaccate. C’è un ulteriore passaggio che devo fare nei prossimi giorni, perché Camera e Senato hanno fatto un ordine del giorno in cui invitano a rivedere alcuni punti della geografia giudiziaria, li affronteremo i primi di settembre e poi avremo la certezza di quanti tribunali effettivamente vengono chiusi. Ma grosso modo, tutta la riforma rimarrà in piedi così come è stata concepita e partirà il 13 settembre. Avremo poi due anni di tempo per valutare correttivi. E’ una riforma importante dopo la quale avremo meno strutture ma molto meglio strutturate".
Riguardo al passaggio dei prossimi giorni alle Camere, il ministro ha spiegato che potrebbe toccare le situazioni relative ad alcune strutture giudiziarie di recente costruzione che pure rientrano fra quelle da sopprimere, un punto su cui ci sono state diverse polemiche e sul quale si potrebbe fare una riflessione per "evitare sprechi". Cancellieri ha anche ricordato che l’altroieri in Cdm con il decreto sulla pubblica amministrazione "è stata data agli uffici giudiziari la possibilità di avvalersi di personale in mobilità. Noi abbiamo una carenza di circa 8 mila unità. Prendere personale da altri enti porterà risultati alla macchina della giustizia. Ora pubblicheremo i bandi e speriamo di avere molte risposte".

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