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Ragusa – Bocciate Marina di Modica e Maganuco: manutenzione e pulizia sono un optional

Marcello Medica

Ragusa – Bocciate Marina di Modica e Maganuco: manutenzione e pulizia sono un optional

giovedì 05 Settembre 2013

Il deputato Nino Minardo (Pdl): “Le autorità competenti chiariscano lo stato di salute del nostro mare”

MODICA (RG) – Marina di Modica e Maganuco, a estate quasi finita, versano ancora nel degrado, con tutte le conseguenze negative per il turismo e la vivibilità nelle frazioni balneari. Non sono poche le problematiche che qualsiasi osservatore può facilmente notare, anche perché alcune lo coinvolgono personalmente non appena mette piede in tali zone.
Basti guardare l’enormità di rifiuti proprio all’ingresso di Maganuco o a quello che una volta era un muro a secco all’ingresso di Marina di Modica, oggi diventato un cumulo di pietre, alcune in mezzo alla carreggiata. La carreggiata di via Del Laghetto, invece, è invasa dalla sabbia o dall’ingente perdita d’acqua che continua a fuoriuscire da mesi nell’assoluta indifferenza di tutti. Per non parlare della presenza di grosse buche stradali, causa di danni per i veicoli e pericolo per l’incolumità di tutti.
Ancora presenti i segni del maltempo dei mesi scorsi, rappresentati, in primo luogo, dai cumuli di sabbia che hanno coperto le strutture. Da evidenziare i segni dell’inciviltà dei cittadini che abbandonano rifiuti dappertutto, persino nel laghetto di Marina di Modica o come nel caso dei rifiuti anche pericolosi nelle scogliere di entrambe le frazioni e che, oltre a costituire un pericolo per i bagnanti e per le acque di balneazione, non danno una bella immagine verso l’esterno. Da evidenziare anche i segni degli atti vandalici: dalle scritte alle strutture danneggiate, come nel caso della bambinopoli di Marina di Modica.
 
Come non parlare, infine, dell’assenza dei servizi essenziali: basti pensare all’assenza delle passerelle sulla sabbia o all’assenza del servizio di salvataggio, come si evince dai cartelli presenti in entrambe le frazioni, così come dell’assenza del servizio docce a Marina di Modica, o quello della pulizia della spiaggia che, nel caso di Maganuco, richiederebbe un intervento mirato a causa dell’enorme quantità di alghe che invadono la battigia. Tante altre sono le problematiche delle due frazioni balneari, come quella relativa all’inquinamento delle acque di balneazione e che proprio nei giorni scorsi ha prodotto non pochi allarmismi. Forze politiche e sociali hanno fatto sentire la loro voce, chiedendo chiarezza agli organi competenti sulla sicurezza delle acque di balneazione.
È stato il caso dell’associazione Fare Verde Modica che per bocca della sua referente, Maria Chiara Adamo, si è così espressa: “In questi giorni riceviamo continuamente segnalazioni da parte di cittadini, turisti e nostri iscritti, che lamentano la presenza di chiazze bianche, scure, oleose, schiuma biancastra e diversi corpuscoli strani in mare, nei pressi delle spiagge di Marina di Modica e Maganuco; denunciano il fatto che, nonostante la stagione estiva sia iniziata, le autorità preposte non hanno ancora comunicato se le acque marine sono balneabili o meno. Oltre a queste segnalazioni, ce ne sono sopraggiunte altre riguardanti lo stato di abbandono e di sporcizia in cui versano le sopradette spiagge, confermando la presenza di rifiuti di piccola dimensione e anche di quelli ingombranti. In merito alla conferma che le acque sono inquinate ci sono stati comunicati numerosi casi di dermatite da contatto, nausea, vomito e dissenteria prolungata”.
Fare Verde Modica ha invitato l’amministrazione comunale e la Capitaneria di Porto a comunicare le risultanze degli esami di cui sopra, tranquillizzando popolazione e turisti circa la balneabilità o meno delle acque, e apportando una bonifica per quanto riguarda i rifiuti di qualsiasi specie e un controllo puntiglioso sui depuratori fognari con maggiore attenzione agli scarichi e allo smaltimento del liquame.
A intervenire sulla vicenda è stato anche il deputato nazionale del Pdl, Nino Minardo, che ha chiesto chiarezza circa la balneabilità delle acque. “Di fronte alle evidenti difficoltà ad avere notizie precise – afferma Minardo – è opportuno che le autorità competenti chiariscano lo stato di salute del nostro mare. Non si può assistere, in piena stagione estiva, a rimbalzi di responsabilità, tra smentite e conferme sul mare inquinato o meno, senza che si informino i cittadini se è possibile prendere un bagno: c’è di mezzo la nostra salute e quella dei nostri figli. Le notizie di questi giorni – prosegue Minardo – relative a possibili sversamenti a mare di sostanze inquinanti, dell’ipotesi di tracce di diossina, stanno certamente creando allarme tra la collettività iblea che chiede a gran voce di sapere l’effettivo stato di balneabilità del nostro mare e se concretamente ci sono rischi per la salute pubblica”.
 

Il sindaco Abbate si impegna a risolvere i problemi urgenti

MODICA (RG) – Restituire Marina di Modica e Maganuco ai cittadini. È questo il primo impegno del sindaco, Ignazio Abbate, che ha garantito di focalizzare sin da subito l’attenzione sulle due frazioni balneari modicane lasciate a se stesse, nonostante la già avviata stagione estiva. “Nulla è stato predisposto ad oggi dall’uscente amministrazione – dichiara Abbate – per cui dobbiamo rimboccarci le maniche per fare tutto ex novo in tempi celeri. Già dai prossimi giorni, degli operai saranno nelle zone marittime per risistemarle in vista dell’estate”. Il neo sindaco ritiene che, al momento, si debba intervenire laddove necessario sì da risolvere alcuni problemi urgenti del territorio comunale. Fatto questo si potrà pensare a una riorganizzazione generale, che comprende anche l’individuazione di risorse economiche. Intanto, per quanto concerne l’ipotizzato inquinamento delle acque di balneazione, nei giorni scorsi, è stata esclusa la presenza di diossina in mare. Il prefetto di Ragusa, Annunziato Vardè, sollecitato da forze politiche e sociali, ha convocato l’Asp e l’Arpa di Ragusa in sede di comitato per l’ordine e la sicurezza, a seguito del forte allarme della collettività per chiarimenti sul grado di balneabilità del mare ibleo. Durante l’incontro è stata data assicurazione da parte dei dirigenti dei due organismi che dalle analisi effettuate non c’è presenza di diossina. L’ipotesi diossina, infatti, era emersa a seguito della presenza di materiale rossastro nelle acque di Maganuco il giorno in cui era stata sequestrata da carabinieri e guardia costiera l’azienda Ecodep, che opera nel campo dell’ecologia nell’area industriale di contrada Fargione.

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