Regione siciliana in letargo, arrivano i rottamatori - QdS

Regione siciliana in letargo, arrivano i rottamatori

Giovanna Naccari

Regione siciliana in letargo, arrivano i rottamatori

venerdì 06 Settembre 2013

Il ministro Delrio in Sicilia, visita in odor di campagna elettorale. Mentre Pdl e Grande sud preparano ferma opposizione

Palermo – Fine settimana siciliano dedicato alla riforma degli enti locali, per Graziano Delrio, ministro per gli Affari regionali, con lo sfondo della campagna elettorale che guarda al congresso dei democratici e all’elezione del segretario.
Ieri l’esponente dell’esecutivo Letta ha incontrato a Catania la Giunta guidata dal sindaco Enzo Bianco ed oggi viaggerà tra Palermo ed Erice, per vedere il sindaco Leoluca Orlando e partecipare all’iniziativa dell’Anci sulle ‘zone franche urbane’.
Il confronto con gli amministratori si tiene sulle novità introdotte dal disegno di legge su città metropolitane, Province e unioni dei comuni, che hanno avuto il via delibera dal Consiglio dei ministri a luglio.
L’argomento oggi a Palermo dovrebbe essere anche al centro di un incontro con i rappresentanti del Governo Crocetta, in vista della riforma regionale che darà il via ai consorzi dei Comuni.
In Sicilia in casa del partito democratico, intanto, la presenza del ministro Delrio è l’occasione per scaldare i motori dei ‘renziani’ in vista del congresso democratico.
Delrio ieri si è intrattenuto con l’aria Liberal del Pd e con gli esponenti del ‘Big Bang Catania’, sostenitori del ‘rottamatore’ e sindaco di Firenze, Matteo Renzi.
E a Palermo oggi incontrerà le anime di ‘Big Bang Sicilia’ sul tema ‘Rilanciamo i Comuni. Rinnoviamo l’Italia’. Annunciata la partecipazione dei sindaci di Agrigento, Marco Zambuto e di Siracusa, Giancarlo Garozzo, assieme alla senatrice Venerina Padua e ai deputati regionali Fabrizio Ferrandelli e Gianfranco Vullo. Ha detto Davide Faraone, deputato del Pd, che introdurrà i lavori: “Gli incontri con il ministro saranno una preziosa occasione per tracciare la linea del cambiamento. Inizia un lungo viaggio, inizia il congresso per cambiare il partito democratico, per cambiare la Sicilia e l’Italia con Matteo Renzi”.
E di congresso ha parlato Delrio ieri a Catania, a margine dell’incontro con la Giunta Bianco: “Sono convinto che il segretario Guglielmo Epifani abbia dato dei tempi molto ristretti – ha affermato – Sappiamo che è novembre il tempo in cui bisogna celebrare le elezioni del segretario del Pd. Non togliamo niente alla sovranità dell’assemblea, ma penso che su quel periodo siamo tutti d’accordo”.
Il ministro ha parlato anche della tenuta del Governo Letta su cui pesa l’agibilità politica dell’ex premier Berlusconi. “Continuiamo a dire e a ritenere che il governo non ha creato problemi a Silvio Berlusconi e che non è in grado di risolvere i suoi problemi – ha detto – è il cittadino Berlusconi che ha un problema con la giustizia”. Ed ha aggiunto: “Siamo un governo nato per servire anche con il contributo del presidente Berlusconi  e dunque i motivi per cui il governo deve proseguire sono i problemi degli italiani. Sarebbe singolare che il governo cadesse per i problemi di un italiano”.
Il vento che soffia a favore di Renzi, intanto, desta qualche preoccupazione all’Assemblea regionale siciliana. Per Vincenzo Figuccia, vice capogruppo del Partito dei siciliani, il governo regionale si trova in “uno stato di letargo operativo” e “non è un caso che i sindaci, certamente in prima linea oggi nel fronteggiare la crisi e tentare di dare risposte alle esigenze dei cittadini nonostante scelte e comportamenti scriteriati dei Governi nazionale e regionale, guardino con simpatia al movimento dei rottamatori.”
Dopo il dialogo con il Governo Crocetta, all’Ars in casa Pdl, si annuncia la ferma opposizione, come ha detto il capogruppo Nino D’Asero. In un incontro tra i co-coordinatori regionali e i deputati di Palazzo dei Normanni, sono stati messi sul tappeto tutti i temi da affrontare: dalla nomina dei manager della sanità, all’attuazione dell’articolo 37 dello Statuto, fino alla costruzione del Ponte di Messina e alla crisi economica dei comuni.
Intanto all’Ars il gruppo Grande Sud – Pid Cantiere popolare, con il presidente Toto Cordaro, la vice Bernardette Grasso e i deputati Luisa Lantieri e Roberto Clemente, ha presentato un’interrogazione sul piano di informatizzazione della Regione e sulla messa in liquidazione della società Sicilia e Servizi con riferimento alla tutela del patrimonio e dei lavoratori. 

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