Immondizia e caos ad accogliere i turisti nella costa “sfregiata” di Alcamo Marina - QdS

Immondizia e caos ad accogliere i turisti nella costa “sfregiata” di Alcamo Marina

Vincenza Grimaudo

Immondizia e caos ad accogliere i turisti nella costa “sfregiata” di Alcamo Marina

martedì 10 Settembre 2013

Sacchetti, rifiuti speciali e ingombranti: un degrado desolante che si aggiunge all’abusivismo

ALCAMO (TP) – Alcamo Marina, the day after. Ed è tremendo quello che si vede il giorno dopo. Il lunedì è scena di ordinaria follia nella zona costiera della cittadina alcamese: rifiuti ovunque, erbacce rigogliose e addirittura si è verificato anche il caso della morte di una tartaruga marina di specie protetta, trovata senza vita si presume a causa dell’effetto dell’inquinamento.
La scena che si presenta all’indomani di ogni fine settimana nel periodo estivo ad Alcamo marina è sempre la stessa: un litorale deturpato dall’incoscienza dell’uomo, dai bagnanti e dai residenti. E inevitabilmente si rischia di allontanare il turista. Impressionante le denuncia fatta attraverso Facebook da diversi utenti nelle pagine di “Attivati”, blog costituito da centinaia di cittadini alcamesi: sono stati fotografati pannolini usati, bottiglie di plastica, bicchieri, imballaggi di vario tipo e soprattutto sacchetti pieni di rifiuti vari e tantissime confezione per le esche da pesca. “Tutto questo scempio – racconta un utente che ha fatto da fotoreporter – con rifiuti abbandonati, ahimè, anche in prossimità dei cestini per la raccolta dei rifiuti”.
Vittima di questi sconsiderati atti, come detto, anche una giovane tartaruga della specie Caretta Caretta. Il rettile è stato fotografato senza vita a circa 500 metri a Est dello spiazzo del Canalotto. Aveva un diametro di circa 40 centimetri ed era morto da poco a giudicare dal perfetto stato di conservazione. Molto probabilmente il decesso è avvenuto a causa proprio dell’abbandono di rifiuti perché all’altezza della gola è stato trovato un rigonfiamento. È probabile che abbia ingoiato un sacchetto di plastica o forse anche un amo da pesca che ha finito per ucciderla. Un’immagine che tra l’altro pone un serio problema ambientale nello specchio di mare alcamese.
 
Secondo diverse testimonianze, infatti, quella ritrovata di recente non è la prima tartaruga che viene avvistata proprio nella zona di Alcamo Marina. Il che significa con ogni probabilità che ci potrebbero essere nei pressi della costa delle sacche di ripopolamento di questa specie, che rischiano però di rimanere vittima dei rifiuti.
Molto spesso, nelle prime ore della mattina di ogni lunedì, il litorale alcamese si presenta come un enorme ammasso di rifiuti: sacchetti esposti e appesi sulle ringhiere, giocattoli in disuso abbandonati, decine e decine di resti di cibo e bevande e persino cassette di immondizia in spiaggia.
Evidentemente gli sforzi del Comune e dell’Ato rifiuti – che ha persino attivato la raccolta rifiuti porta a porta – non sono sufficienti. Il problema sembra culturale: chi visita la spiaggia preferisce continuare nella sua politica anti-ambientalista, dove tutto è concesso.
A tutto questo occorre aggiungere poi come l’area costiera, nel corso degli anni, sia diventata un ammasso di abitazioni abusive che hanno deturpato anche il mare con i loro scarichi abusivi. Come il “Sacco di Palermo”, zona di fatto sacrificata a una gigantesca speculazione edilizia e all’abusivismo, con conseguenze che non hanno tardato ad arrivare: oltre infatti al danno arrecato per via del mancato sfruttamento della zona ai fini turistici, si aggiungono il degrado ambientale generato dalla cospicua inurbazione e i danni strutturali che insorgono agli edifici esistenti, soprattutto in quelli costruiti nei pendii a forte rischio di dissesto idrogeologico, che denotano già segni di cedimenti strutturali diffusi, costringendo i proprietari a costosi e frequenti interventi volti a mettere in sicurezza le costruzioni.
Per non parlare poi dell’ultimo grave episodio, verificatosi nel 2009 con la morte di un uomo rimasto intrappolato nella sua abitazione abusiva nei pressi del fiume San Bartolomeo a seguito di un violento nubifragio. Segno di una natura che, deturpata, finisce spesso con il rivoltarsi con l’uomo.

L’amministrazione comunale è passata al contrattacco

ALCAMO (TP) – Il sindaco Sebastiano Bonventre non ci sta alle critiche piovute addosso al Comune relativamente alle condizioni indecorose in cui si risveglia spesso dal fine settimana l’area costiera di Alcamo Marina. “Il Comune – ha sottolineato – fa di tutto per cercare di garantire un territorio all’altezza, per accogliere non solo residenti e villeggianti ma anche i turisti, che sono fonte di reddito per Alcamo. Purtroppo i tantissimi sforzi vengono spesso vanificati da questi atti di inciviltà che creano davvero tanti problemi”.
Il primo cittadino comunque è già passato al contrattacco: “Dopo avere tanto lavorato su opere di sensibilizzazione, attraverso campagne di informazione capillari – ha aggiunto – ora abbiamo deciso di passare al piano della repressione, perché non è accettabile che la costa venga deturpata da sacchetti della spazzatura e persino da rifiuti ingombranti che occupano spiazzi, piazzole di sosta e marciapiedi. È stata quindi costituita una squadra di controllo ambientale che andrà a effettuare dei controlli molto accurati in grado di scovare anche gli autori di questi gesti incivili. Ci auguriamo che questa linea possa far venire meno questo fenomeno”.
A spiegare il funzionamento del gruppo è stato il vice comandante della Polizia municipale, Giuseppe Fazio: “Il team sarà costituito da vigili urbani e volontari di un’associazione che pattuglieranno tutta la costa. Ogni squadra sarà dotata di una telecamera che, da postazioni nascoste, riprenderà le zone sensibili. Chi verrà colto in flagrante sarà sanzionato amministrativamente o, nei casi più gravi, scatterà la denuncia penale”.

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