Giuseppe Lupo: “Il presidente dialoga a mezzo stampa” - QdS

Giuseppe Lupo: “Il presidente dialoga a mezzo stampa”

Giovanna Naccari

Giuseppe Lupo: “Il presidente dialoga a mezzo stampa”

martedì 10 Settembre 2013

Mentre il Pd siciliano litiga con Crocetta, la Sicilia si ritrova sempre più povera. Il segretario regionale indignato per l’annuncio sul rimpasto

Palermo – La creazione dei liberi consorzi dei Comuni in sostituzione delle Province, lo snellimento della burocrazia e la riforma della formazione professionale dovrebbero avere la priorità nei lavori del governo regionale e del Parlamento, come annunciato prima della pausa estiva dai vari schieramenti politici.
 
Ma occorre concentrarsi anche sulla stesura del Bilancio di previsione 2014, del cosiddetto ‘Bozzone’ 2014-2016 e della Legge di stabilità, tenendo conto degli anni di rigore a cui l’amministrazione è chiamata nel prossimo triennio, come è scritto nella circolare a firma dell’assessore all’Economia, Luca Bianchi, pubblicata venerdì 6 settembre sulla Gurs e trasmessa a tutti gli uffici. 
Intanto oggi il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, va a Gela, dove è previsto un incontro con la stampa per illustrare ‘nuovi progetti di sviluppo legati alle infrastrutture", come scrive nell’annuncio a sua firma. 
In vista della riapertura di Sala d’Ercole, prevista mercoledì 18 settembre, continua il dibattito politico all’interno della maggioranza sul rimpasto di governo. 
Crocetta in questi giorni non ha nominato direttamente i ‘bocciati’ della sua giunta, ma nel discutere dell’ipotesi di ricambio con la stampa, ha sottolineato la chiusura all’ingresso dei deputati.
Un’apertura ritenuta possibile, invece, da Marco Forzese, presidente della commissione Affari istituzionali dell’Ars e parlamentare dei Democratici riformisti per la Sicilia. Forzese vedrebbe una “riforma legislativa” come soluzione “all’idea del governatore sulla incompatibilità tra i due ruoli”.
Contrario al rimpasto è Nello Di Pasquale, deputato del ‘Megafono’, il movimento del presidente. “In questo momento – afferma – sarebbe deleterio per il futuro dell’isola, visto che sono state innescate una serie di utili misure grazie all’impegno del presidente e dei suoi assessori”.
Ma a scaldare gli animi ci pensa il Partito democratico, sempre più in rotta di collisione con Crocetta. “Siamo indignati col presidente”, dice il segretario regionale e parlamentare Giuseppe Lupo alle agenzie, al termine di una ‘riunione spontanea’ che si è svolta nella sede del partito, a Palermo, tra un gruppo di dirigenti.
A far scattare il malcontento sarebbero state proprio le dichiarazioni sull’ipotesi di rimpasto rilasciate alla stampa. Per Lupo si sarebbe dovuto tenere prima dei lavori parlamentari, concordato con il presidente, un incontro su vari temi compreso il ricambio degli assessori, ma non è avvenuto. 
“Intanto – spiega Lupo, riferendosi a Crocetta – non può dialogare col Pd a mezzo stampa”. E continua; “ci indigna leggere che secondo lui il Pd ponga il tema del rimpasto per una questione di poltrone legate alle correnti: è falso”. E aggiunge: “Noi poniamo un problema di rafforzamento politico della giunta per costruire una fase di rilancio dell’azione di governo”. Il segretario del Pd, infine considera “offensive” le considerazioni di Crocetta sulla contrarietà all’ingresso di deputati in giunta. “Non solo ci sono parlamentari estremamente competenti – sostiene – ma si tratta di deputati eletti dal popolo”.
Intanto il Pd ha convocato la direzione regionale del partito lunedì 16 settembre a Palermo. E mentre l’attenzione della politica si concentra su questioni di metodo e di merito, la Sicilia è sempre più povera. Tra il 2011 e il 2012, sono andati in fumo 835 milioni di euro, che corrispondono alla quantità di ricchezza persa in un anno. Così si apprende dalla Relazione sullo stato di salute della regione nel 2012, elaborata dal Servizio statistica del Dipartimento Economia.
Il Pil è passato da 86,9 a 86,07 miliardi di euro, con un calo del 2,5 per cento. Hanno influito nella flessione, tra l’altro, il calo dei consumi delle famiglie -3,2 per cento, con una riduzione di oltre un miliardo di euro. In discesa anche i consumi della pubblica amministrazione (-1,1 per cento).  Il Rapporto esamina anche le aziende in house e partecipate, per le quali la Regione ha investito nel loro capitale circa 200 milioni di euro.

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