L’Ars è ripartita, ma il Pd non rinuncia al rimpasto - QdS

L’Ars è ripartita, ma il Pd non rinuncia al rimpasto

Raffaella Pessina

L’Ars è ripartita, ma il Pd non rinuncia al rimpasto

giovedì 19 Settembre 2013

L’assessore Bianchi annuncia variazioni al Bilancio per 70 milioni di euro. Crocetta riunirà la maggioranza per stabilire le priorità

PALERMO – Ha tardato a cominciare ieri la prima seduta d’Aula dopo la pausa estiva. La riunione, convocata alle 16, è iniziata alle 17.30. Al momento in cui scriviamo l’Aula è ancora in corso. All’ordine del giorno diverse mozioni su: interventi urgenti per la modifica del Piano di gestione rifiuti, sportelli multifunzionali, stabilizzazione dei rapporti di lavoro a tempo determinato e revoca del decreto del presidente della Regione sull’aumento dei canoni demaniali. Nel primo pomeriggio di ieri intanto si è tenuta la conferenza dei capigruppo, durante la quale è stato preparato il calendario dei lavori di questa sessione autunnale e si è discusso di numerosi argomenti, dall’acqua pubblica alle questioni del lavoro, ai Comuni, alla riforma delle Province, al Bilancio e Finanziaria.
Il capogruppo del Pd all’Ars, Baldo Gucciardi, prima della riunione aveva detto che “tutto questo non può essere affrontato con un governo che viaggia in maniera solitaria, serve un legame forte fra Governo e Parlamento: per questo c’è bisogno di una riunione di maggioranza, mi aspetto che il presidente della Regione la convochi al più presto”. Ed ha aggiunto: “Il presidente della Regione ha piena consapevolezza delle difficoltà del momento – aggiunge – Nei prossimi giorni il Pd presenterà due disegni di legge in materia di riforma del lavoro e fondi comunitari”.
Alla riunione ha partecipato anche il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, che, in risposta alle richieste del Pd, ha convocato per martedì prossimo alle 12, presso Palazzo d’Orleans, sede della Presidenza della Regione, un incontro di maggioranza, per discutere il piano di lavoro istituzionale e le priorità dell’attività di governo. Al termine della riunione tra il presidente della Regione Rosario Crocetta e alcuni deputati della maggioranza, tra i quali il segretario del Pd Giuseppe Lupo non è emersa alcuna novità sul tema del rimpasto in giunta. Secondo quanto ha affermato lo stesso segretario regionale del Pd “la direzione del partito resta convocata per lunedì”.
“Sui temi del rimpasto – ha detto Lupo – si discuterà al prossimo vertice di maggioranza convocato per martedì da Crocetta con un documento che sarà approvato da tutto il Pd”. Il presidente della Regione sarà nei prossimi giorni a Roma per cercare una soluzione al problema dei precari.
 
Alla riunione dei capigruppo era presente anche l’assessore all’economia Luca Bianchi che sulle variazioni di bilancio ha detto che “esiste la disponibilità finanziaria, però bisogna ancora verificarne la compatibilità con gli equilibri di bilancio. Va fatto qualche passaggio in giunta ed entro la prossima settimana ci potrebbe essere il testo pronto”. Il testo, secondo lo stesso assessore, potrebbe andare in Aula la prossima settimana. “Stiamo verificando i conti – ha spiegato Bianchi – Parliamo di circa 70 milioni di euro frutto anche di risparmi di voci di spesa, una parte sarà destinata al fondo di svalutazione di crediti, il resto, ma non posso ancora quantificare, vogliamo utilizzarlo per rimpinguare i fondi a Province, comuni e associazioni dell’ex tabella H per le quali avevamo stanziato appena 6 milioni”.
Sulle voci circolate sulla sua sostituzione nel quadro di un rimpasto della giunta, Bianchi ha affermato di avere avuto molti che lo hanno difeso e dato che nessuno di fatto si è schierato per la sua defenestrazione si riteneva soddisfatto. “Mi pare che la proposta di farmi fuori sia figlia di madre vedova, quindi sono contento”. Critici i grillini con il portavoce Cancelleri che ha detto che “da venti giorni assistiamo a questo teatrino ‘deputati in giunta sì, deputati in giunta no’. Non credo sia il momento di parlare di rimpasto, davanti alle emergenze che vive la Sicilia”. “In dieci mesi di governo Crocetta -ha aggiunto- non è cambiato niente nella vita dei cittadini. Abbiamo affrontato la doppia preferenza di genere, i criteri di incandidabilità dei deputati, ma non è stato approvato nulla di concreto per aiutare i siciliani a migliorare le proprie condizioni di vita”.
 
Se ne va dall’Udc Giulia Adamo, partito al quale aveva aderito nell’ottobre del 2010. In una nota inviata al leader Pierferdinando Casini, Adamo, che è sindaco di Marsala (Trapani), scrive: “Ho atteso con pazienza e fiducia che si volesse riprendere la politica del cambiamento, in assenza della quale è per me impossibile mantenere la presidenza regionale del partito, al quale auguro di ritrovare la forza e la passione civile di cui la Sicilia e il nostro Paese hanno grande bisogno. Rassegno, pertanto, le mie dimissioni per dedicarmi interamente all’attività amministrativa che mi dà la responsabilità – ma anche la libertà – di agire esclusivamente nell’interesse del territorio che mi ha eletto”.

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