La speranza di recuperare le due vittime della “Concordia” - QdS

La speranza di recuperare le due vittime della “Concordia”

redazione

La speranza di recuperare le due vittime della “Concordia”

giovedì 19 Settembre 2013

Continuano le operazioni all’Isola del Giglio

ISOLA DEL GIGLIO (GR) - Proseguono i lavori sullo scafo della Costa Concordia. Immagini riprese da un gommone della Guardia Costiera, mostrano i pontoni e le chiatte di lavoro degli operai. Conclusa con successo la fase più spettacolare, quella del ‘parbuckling‘ – il raddrizzamento – della Concordia, c’è ancora tanto da fare per la messa in sicurezza della nave. Lo ha ricordato il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, a margine di una conferenza stampa. La nave, ha spiegato Gabrielli, “deve ora essere in gergo tecnico ‘winterizzata’, cioè messa nelle condizioni di poter affrontare in sicurezza l’autunno e l’inverno con il nuovo assetto. Saranno montati dei tiranti per bloccarla e realizzate altre opere di stabilizzazione. Gli ingegneri hanno dimostrato con modelli che la Concordia potrà resistere anche a onde alte e venti forti’”.
Poi, ha aggiunto, “si stanno studiando opere per il rinforzamento della fiancata danneggiata in modo da poter collocare i cassoni che dovranno in seguito far rigalleggiare lo scafo”. In proposito, ha rilevato il capo della Protezione civile, “si è evidenziato che 5 di questi cassoni confliggono con il fondale e quindi la nave andrà sollevata e spostata per poterli montare”.
Una volta montati tutti i cassoni, ha concluso, si passerà alla fase di rigalleggiamento. Infine, non prima della prossima primavera, la Concordia sarà spostata dal Giglio verso il porto dove verrà smaltita. Quanto alla ricerca dei corpi dei due dispersi, Russel Rebello e Maria Grazia Trecarichi, Gabrielli si è detto “consapevole che non è un’operazione scontata”.
“In questi giorni avremo una risposta” ha detto Kevin Rebello, fratello di Russell, uno dei dispersi della Concordia, dopo aver fatto un sopralluogo di fronte al relitto su un’imbarcazione della Capitaneria di porto. Con Kevin c’erano Elio Vincenzi e Stefania, marito e figlia dell’altra dispersa, Maria Grazia Trecarichi. Al loro ritorno in porto sia Kevin sia Elio stringevano in mano dei pezzi delle cime della Concordia.
“Questi – ha detto Elio – hanno salvato tante persone. Abbiamo chiesto che ce li dessero e ci hanno risposto di sì”. I tre familiari dei dispersi, una volta avvicinati alla nave, sono stati fatti salire su un gommone che li ha portati a pochissima distanza dalla parte riemersa del relitto, di fronte alla zona dove si ipotizza possano trovarsi i resti dei loro cari. A quel punto, Kevin ha gettato dei fiori bianchi all’interno del relitto e Stefania un’orchidea. Quando inizieranno le ricerche? “Non si sa, domani, forse dopodomani (oggi e domani per chi legge, ndr) – ha detto Kevin – I sommozzatori sono pronti. Tutti aspettiamo e speriamo”.

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