Scuola in Sicilia, ecco le novità per studenti ed insegnanti - QdS

Scuola in Sicilia, ecco le novità per studenti ed insegnanti

Giuliana Gambuzza

Scuola in Sicilia, ecco le novità per studenti ed insegnanti

giovedì 19 Settembre 2013

Il decreto, da 400 milioni a livello nazionale, verrà coperto soprattutto dalle accise sugli alcolici. Nell’isola i fondi per l’edilizia scolastica si aggiungeranno ad altri 49 milioni

CATANIA – Aiuti agli studenti, lotta alla dispersione, regole per reclutare il personale. Via il bonus maturità, in arrivo fondi per l’edilizia scolastica, la formazione dei docenti e l’insegnamento della geografia. Queste le principali misure del decreto approvato il 9 settembre dal Consiglio dei Ministri. Pensate per migliorare un settore che, in Sicilia, è fatto di tanti aspiranti insegnanti, edifici da ristrutturare o costruire e un tasso di abbandono scolastico a due cifre.
“L’istruzione riparte”: si chiama così il nuovo pacchetto per scuola, università e ricerca, che costerà – a regime – circa 400 milioni di euro, da coprire soprattutto con le accise sugli alcolici. Contribuiranno al totale di 400 milioni gli 8 per il comodato d’uso dei testi scolastici, i 15 per sostenere la lotta alla dispersione e i 100 per il Fondo per le borse di studio degli universitari.
 
Ancora, i 13,2 milioni per potenziare l’insegnamento della geografia generale ed economica (un’ora in più negli istituti tecnici e professionali al biennio iniziale) e i 3 destinati ai progetti didattici in musei e siti culturali. Il doppio servirà all’orientamento degli studenti della scuola superiore. Altre risorse ci vorranno per la nomina di ruolo di 26mila docenti di sostegno in tutta Italia e, in base a un piano triennale, di 69mila insegnanti e 16mila ausiliari tecnici e amministrativi.
Un altro obiettivo del decreto è “far fronte alle carenze strutturali delle scuole o costruire nuovi edifici”. Per raggiungerlo le Regioni potranno contrarre mutui trentennali a tassi agevolati. I “40 milioni di quota capitale e interessi”, in programma dal 2014, “stanno a significare che Comuni e Province possono indebitarsi per circa 500 milioni”, ha spiegato il sottosegretario all’Istruzione Gian Luca Galletti.
In Sicilia l’effetto di questa misura potrebbe essere rafforzato da due interventi annunciati di recente dalla Regione. Il primo, da 33 milioni di euro, è diretto a contrastare la dispersione scolastica con “la costruzione di nuove scuole o la ristrutturazione di edifici esistenti collocati in comuni sciolti per mafia o in stato di calamità naturale e nelle aree a rischio marginalità sociale”. Altri 16 milioni sono stati destinati alla Sicilia dal “decreto del fare” per la messa in sicurezza delle sedi scolastiche di proprietà degli enti locali.
Cambiamenti anche nel mondo universitario. Il contestato “bonus maturità”, che avrebbe attribuito da 1 a 10 punti extra per i voti superiori a 80/100, è stato cancellato. “Poco equo”, l’ha definito il ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza. Almeno il 7% del Fondo di finanziamento degli enti di ricerca sarà assegnato in base al punteggio ottenuto nella valutazione della qualità dei risultati. E l’ammissione alle scuole di specializzazione mediche avverrà sulla base di una graduatoria nazionale, non più territoriale. Notizia utile per gli aspiranti camici bianchi. Quest’anno, solo a Palermo, sono aumentati del 15%, per un totale di 3.574 candidati ai test di ingresso in Medicina e Chirurgia per 430 posti disponibili.
 

 
Testi scolastici. Le misure per tagliare un budget da centinaia di euro
 
Libri pesanti – per il portafogli, oltre che per la schiena – addio. Nel decreto approvato il 9 settembre sono previste misure per far risparmiare sui testi. Un obiettivo finora difficile da raggiungere per le famiglie isolane, costrette a spendere anche 600 euro per ciascun figlio. In base al recente provvedimento, per quest’anno sono ammessi libri in edizioni precedenti. Gli 8 milioni stanziati a livello nazionale (2,7 per il 2013 e 5,3 per il 2014) serviranno alle scuole secondarie per comprare libri e e-book da dare in comodato d’uso agli alunni con meno disponibilità economica. Quanto ai tetti di spesa, spetterà ai presidi assicurarne il rispetto. E gli insegnanti potranno comunque decidere di sostituire i libri con altri materiali. Si tratta di provvedimenti che per i genitori siciliani dovrebbero tradursi in denaro risparmiato. Una parte almeno di quello che ogni anno si trovano a spendere. Circa 580 gli euro pagati nel 2013 da ogni iscritto al primo anno del superiore. L’ha stimato Federconsumatori Sicilia in un’indagine condotta nelle scuole superiori di Palermo. Dove, però, rispetto al 2012 la cifra richiesta è diminuita in media del 13%, con punte del 24. E dovrebbe scendere ancora l’anno prossimo, grazie alle nuove norme.
 

 
Insegnanti, sostegno e dirigenti scolastici nel decreto le regole per le assunzioni
 
Novità anche per gli insegnanti, nel decreto del 9 settembre. Interesseranno i quasi 71mila dell’organico siciliano per l’anno che si è appena aperto. Ma anche, per la parte del provvedimento che riguarda le assunzioni, chi aspira a diventarlo: poco meno di 50mila i partecipanti all’ultimo concorso nella nostra regione.
Nel suo complesso il decreto, senza essere del tutto risolutivo, va nella direzione giusta. Questo il parere condiviso di Cgil, Cisl e Uil su un provvedimento che, per garantire "la continuità del servizio scolastico", aggiorna le regole su assunzione e formazione dei docenti.
 
Previsto un piano triennale di ingresso di ruolo di insegnanti e ausiliari tecnici e amministrativi, per un totale nazionale di 69mila docenti e 16mila Ata tra il 2014 e il 2016. Nell’isola l’ultimo concorso per 1.194 posti (di cui metà riservati ai precari), partito a dicembre 2012, si è concluso con “la disponibilità di circa 70 posti da assegnare per tutte le discipline”, si legge in una nota dell’Ufficio scolastico regionale. Che, come ha scritto il 29 agosto, “pubblicherà nei termini utili tutte le graduatorie definitive, tranne quelle della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e delle materie letterarie, in ragione del numero elevato di candidati”. Un risultato che “chiunque può confrontare con la situazione di altre Regioni”.
L’assunzione a tempo indeterminato dovrebbe arrivare anche per oltre 26mila insegnanti di sostegno a livello nazionale. Quelli che oggi assistono gli alunni disabili in Sicilia, dati del Ministero dell’istruzione alla mano, sono poco più di 10mila.
Quanto all’aggiornamento dei docenti, sul territorio italiano vengono stanziati 10 milioni per il 2014. Soprattutto per il rafforzamento delle loro competenze digitali. Altri 10 milioni verranno usati l’anno prossimo per l’ingresso gratuito degli insegnanti di ruolo in musei e simili.
Ancora, cambia la procedura di assunzione dei presidi, che saranno selezionati ogni anno con un “corso-concorso di formazione della Scuola nazionale dell’amministrazione”. Come gli altri dirigenti pubblici.
 
Nel frattempo, nelle regioni in cui i precedenti concorsi per dirigenti scolastici non si sono ancora conclusi, saranno assegnati incarichi temporanei.
La situazione in Sicilia al momento dell’approvazione del provvedimento? In base a un decreto regionale di maggio, i 37 vincitori del concorso 2004 dovrebbero ottenere un incarico dopo la nomina di quelli del successivo. Tra i due bandi, ricorsi da parte di vari esclusi.

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