Il Governo è assente: salta la seduta all’Ars - QdS

Il Governo è assente: salta la seduta all’Ars

Raffaella Pessina

Il Governo è assente: salta la seduta all’Ars

venerdì 20 Settembre 2013

Proteste dai banchi parlamentari: “Un comportamento inaccettabile”. Il vice presidente Venturino: prevederemo sanzioni

PALERMO – A Palazzo dei Normanni ieri è saltata la seduta d’Aula per la mancanza del Governo e dei componenti della Commissione Affari istituzionali. Al primo punto dell’ordine del giorno c’ era lo schema di progetto di legge costituzionale per le modifiche dello statuto in materia di ripudio della mafia e il ddl di modifica della legge regionale n. 8 sull’Irsap.
Il presidente di turno di Sala d’Ercole Antonio Venturino chiede di fermare la seduta e di rinviarla, con Sala D’Ercole praticamente deserta. “Non intendo proseguire – ha detto Venturino – tutti devono sapere di questo costume inaccettabile”. Il deputato del centrodestra Giuseppe Vinciullo protesta al contrario: “Il parlamento deve andare avanti”. Alla fine prevale Venturino, il quale ha detto che “La prossima volta si proseguirà, ma questa volta la seduta viene rinviata”. L’ appuntamento è stato fissato a martedì 24 settembre, alle 16. Prima del rinvio della seduta, molte proteste si sono levate dai banchi dei parlamentari per l’assenza del governo e dei presidenti delle commissioni parlamentari.
I deputati Giancarlo Cancelleri (M5s), Vincenzo Vinciullo (Pdl), Francesco Rinaldi (Pd) e Giuseppe Gianni (Misto), hanno reagito con forza all’intenzione del presidente Vicario Venturino di chiudere la seduta in assenza del governo. “Nel rispetto di questo parlamento la presidenza non ritiene possibile procedere in assenza del governo, dei relatori, e dei presidenti di commissione, ma garantisco che sarà disciplinato un regolamento sanzionatorio, nel prossimo ufficio di presidenza, oggi però non intendo procedere nei lavori fino a quando non saranno presenti i componenti del Governo”, ha risposto Venturino. “Intendo insistere invece, abbiamo dimostrato che in questa Aula senza la presenza del governo si può legiferare, il potere di fare le leggi appartiene all’Ars, non al governo – ha detto Vinciullo – si creerà altrimenti un precedente gravissimo, di fronte all’assenza del relatore non si discutono le leggi, sarebbe un sistema barbaro e antidemocratico”.
Ma le polemiche si estendono anche alle presenze ed ai comportamenti che i parlamentari tengono nelle commissioni parlamentari: Antonio Malafarina, deputato del Megafono all’Assemblea regionale siciliana e componente della commissione Affari istituzionali ha chiesto al presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, di garantire la commissione e il suo funzionamento.
“L’ammutinamento in atto in I commissione Ars da parte di diversi deputati sconfessa gli stessi partiti di maggioranza che li esprimono nell’organismo parlamentare. Si deve agire operando la loro sostituzione. Il Pd e credo anche l’Udc, non possono consentire a loro parlamentari di disattendere gli accordi stipulati”. Intanto sul fronte politico si registra la dichiarazione del capogruppo del Pd all’Ars, Baldo Gucciardi, che in vista della direzione regionale del partito che si svolgerà lunedì prossimo, ha detto che “L’accordo si troverà sugli obiettivi, Crocetta è il nostro presidente, l’abbiamo sostenuto su un programma e sugli obiettivi non intendiamo tentennare”.
“Lunedi’ – ha proseguito – si ragionerà di politica, della Sicilia e dei problemi sul tappeto. La direzione darà l’indirizzo e martedì, assieme agli alleati e al presidente Crocetta, stabiliremo i percorsi che da qui a fine anno ci dovranno portare a realizzare riforme molto importanti, e certamente bilancio e finanziaria che vanno approvati entro la fine dell’esercizio”. Infine la posizione dell’Udc si allontana sempre di più da quella del Governatore e Filippo Tripoli, coordinatore provinciale del partito di Casini a Palermo stigmatizza le dichiarazioni di Crocetta sui governi di Totò Cuffaro e chiede al presidente della Regione di occuparsi principalmente di realizzare il suo programma di governo voluto dai siciliani nell’ottobre dello scorso anno”.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017