Giornata mondiale Alzheimer. Chi ancora può, non dimentichi - QdS

Giornata mondiale Alzheimer. Chi ancora può, non dimentichi

Chiara Borzi

Giornata mondiale Alzheimer. Chi ancora può, non dimentichi

sabato 21 Settembre 2013

Tantissime le iniziative in programma, anche in rete: testimonianze di vicinanza a chi soffre. Un male che non dà scampo: in Italia circa 700 mila casi, di cui 33 mila solo in Sicilia

Catania – Ogni anno il nostro Paese ricorda coloro che, a causa della malattia, sono costretti a dimenticare: donne e uomini affetti da Alzheimer.
Oggi le città italiane si riempiranno di iniziative organizzate in occasione della XX Giornata Mondiale dell’Alzheimer, testimonianze che materializzeranno solidarietà e dramma vissuti da malati e familiari segnati dal contatto con questa grave malattia autoinvalidante.
Un male che non dà scampo, l’Alzheimer. ogni 10 minuti un italiano se ne ammala, per un totale ad oggi di 700-800 mila casi, ma si stima che i numeri saranno doppi nel 2020 e tripli nel 2050. In trent’anni, in Italia vi saranno infatti oltre 3 milioni di persone che avranno bisogno di cure e di assistenza ininterrotta.
Negli anni tra il 2012 e il 2013 la sanità italiana, con il sostegno della Federazione Italiana Alzheimer, ha fatto fortunatamente dei passi in avanti determinanti mediante la costruzione di centri di assistenza all’avanguardia e strutturati secondo le più aggiornate disposizioni legislative, ma non basta ancora.
Secondo gli studi condotti da Confartigianato sono 409 mila gli anziani italiani affetti dalla malattia, otto anziani su dieci sono colpiti da disabilità (78,6%). Di essi, circa 33 mila sono residenti in Sicilia, regione – secondo Confartigianato – che fortunatamente non è prima tra i territori in cui è alta invece l’ospedalizzazione per disturbi mentali senili.
In Italia hanno numeri molto alti Liguria, Provincia Autonomia di Bolzano, Emilia-Romagna, Lazio e Provincia Autonoma di Trento. In virtù di queste stime è opportuno ricordare quali sono i costi che una malattia così debilitante richiede al Servizio Sanitario Italiano. Nel 2012 – ancora secondo gli studi Confartigianato – sono stati spesi 11.439 milioni di euro per assistere e curare i disordini mentali dovuti alla demenza senile, una cifra che copre lo 0,79% del nostro Pil. Grazie al calcolo approssimativo elaborato dal Qds, sappiamo inoltre che il costo affrontato dalla sola regione Sicilia per lo stesso periodo è di circa un miliardo di euro. Pur considerando per la nostra regione un tasso d’invecchiamento relativamente inferiore rispetto al resto d’Italia, l’incalzare dalla componente anziana nella nostra popolazione costringerà il nostro Servizio Sanitario a prepararsi ad un futuro più difficile nel fronteggiare l’Alzheimer.
Il 2013 può essere anno di crescita della Sicilia in quella speciale classifiche delle cosiddette “regioni attrezzate”. Nel 2012, in un’intervista rilasciata al Qds, fu la stessa Gabriella Salvini Porro, Presidente della Federazione Italiana Alzheimer, a confermare l’assenza della Sicilia tra le eccellenze strutturali italiane (tutte presenti a Nord).
 
Oggi la Sicilia ha forse maggiori chances, finalmente, per competere con questi territori grazie alla costruzione del Centro Diurno Alzheimer all’interno dell’ospedale Chiello di Piazza Armerina (Enna). “Il nuovo reparto offrirà risposte serie e concrete alle centinaia di famiglie che in Sicilia vivono la malattia dell’Alzheimer come un vero dramma anche a causa della ancora scarsa assistenza agli ammalati” – ha riferito Antonio Venturino, vicepresidente del parlamento siciliano – “è questa la sanità siciliana che fa notizia e che può divenire modello di best practice a livello nazionale, grazie al primo fattivo accordo di collaborazione del privato in questo delicato settore”. La scalata verso l’efficienza siciliana fortunatamente non si ferma. A Palermo sono stati attivati in questi mesi quattro centri diurni Alzheimer (Cda) distribuiti nelle zone di Carini, Caccamo, Palazzo Adriano e Palermo. Ognuno ospita 10 pazienti al giorno.
Oggi 21 settembre 2013, la XX Giornata Mondiale dell’Alzheimer si celebra anche nella piazza più grande e più frequentata d’Italia, quella della rete. Un non-luogo dove la testimonianza del sostegno e anche della vergogna per le difficoltà che rimangono, possono identificarsi comunque e moltiplicarsi esponenzialmente agli infiniti contatti che internet offre.
Nel nostro Paese, la FAI ha organizzato per la Giornata Mondiale iniziative di sensibilizzazione sui social network. Su Facebook si invita l’utente a rimuovere la foto del proprio profilo perché “l’Alzheimer cancella l’identità di chi ne soffre”. La FAI, ancora, su Youtube, ha reso disponibile un video cona una candid camera organizzata dalle stessa Federazione per dimostrare, all’insaputa dei protagonisti, cosa voglia dire vivere giornalmente con un malato di Alzheimer. Il malato è impersonato da un tassista-attore. Per i proprietari di IPhone e Android è disponibile, infine, un’app che dirotterà gli utenti al Pronto Alzheimer, servizio di counselling telefonico.

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