Modica, la zona fra Tre Casucce e Torre Rodosta dimenticata - QdS

Modica, la zona fra Tre Casucce e Torre Rodosta dimenticata

Marcello Medica

Modica, la zona fra Tre Casucce e Torre Rodosta dimenticata

martedì 24 Settembre 2013

Numerose le criticità segnalate più volte alle amministrazioni comunali che si sono succedute

MODICA (RG) – La vasta zona residenziale ricadente nelle contrade Tre Casucce e Torre Rodosta, a ridosso di Modica Sacro cuore, versa nel degrado e manca di alcuni servizi essenziali, come per esempio quello della rete fognaria.
Sono tante le problematiche in atto, che provocano enormi disagi ai numerosi residenti, ormai stanchi di ascoltare le solite promesse fatte dai politici di turno, che fino a oggi non sono state mantenute. In merito allo stato di trascuratezza della zona, si sono di recente registrati diversi interventi, fra i quali quello del Comitato per i diritti del cittadino che, facendosi portavoce delle numerose istanze dei residenti, ha posto all’attenzione dell’amministrazione comunale le criticità lamentate da molti.
 
“È sicuramente una delle zone più popolose della città – hanno detto i rappresentanti del Comitato – ma è anche, purtroppo, una delle zone più trascurate e abbandonate. Fra Tre Casucce e Torre Rodosta i disservizi di ogni genere sono, ormai, all’ordine del giorno e alcuni servizi primari, come quello della rete fognaria o quello della disinfestazione, mancano del tutto. Basta infatti percorrere la lunga arteria che l’attraversa per accorgersi, per esempio, che la scerbatura dei cigli stradali non viene effettuata chissà da quanto tempo. E sono evidenti le tristi condizioni in cui versano le aiuole dell’incrocio con via Rocciola Scrofani”.
“Per non parlare – hanno aggiunto – del fondo stradale dissestato e in alcuni tratti disseminati di buche che mettono in continuo repentaglio l’incolumità pubblica, o delle diverse discariche abusive dove abbonda ogni genere di rifiuto, persino il pericoloso eternit. Da segnalare, ancora, le scarse condizioni della segnaletica, obsoleta e in alcuni tratti, addirittura, inesistente, o la scarsa illuminazione a causa delle numerose lampade non funzionanti e mai sostituite”.
Il Comitato per i diritti del cittadino, ritenendo che le tasse pagate dai modicani debbano avere, principalmente, lo scopo di finanziare i servizi pubblici, ha chiesto all’amministrazione comunale di effettuare, al più presto, un sopralluogo volto a prendere coscienza della trascuratezza della zona e di iniziare ad affrontare e risolvere, una volta per tutte, le tante problematiche in atto.
Alcuni residenti hanno fatto capire che le problematiche in atto sono dovute, da un lato, alla scarsa attenzione del Comune ma, dall’altro, anche alla scarsa collaborazione e in alcuni casi all’inciviltà dei molti, che non ci pensano due volte, per esempio, ad abbandonare ogni genere di rifiuto ai margini della strada.
“Non se ne può più – ha fatto sapere un residente – e siamo stanchi di vivere in queste condizioni. Il nostro è un quartiere stupendo, ma ahinoi abbandonato. Per quanto riguarda la scerba tura, per esempio, potremmo venire incontro, visto i tempi di crisi, all’amministrazione comunale organizzando delle domeniche ecologiche, con l’impegno, però, che ogni residente pulisca prima di tutto la parte che delinea la propria proprietà e le restanti zone con un minimo di collaborazione. Iniziamo a dare il buon esempio, dato che molti paesi del Nord applicano questo metodo, col risultato che il Comune gli fa pagare meno tasse”.
“Siamo cittadini – ha aggiunto un altro residente – di un quartiere dimenticato da tutti i politici che si sono succeduti nel tempo. Non si capisce il perché, a oggi, debbano esistere a Modica zone di serie A e zone di serie B come la nostra”.
In realtà, le problematiche in atto nella zona in questione sono simili a quelle di tante altre del vasto territorio della Città della Contea e le soluzioni, almeno nell’immediato, non sono così semplici. Resta il fatto, però, di uno scollamento e una mancanza di collaborazione tra i cittadini e la macchina amministrativa del Comune, che spesso sconosce i reali problemi di una zona, anche quelli risolvibili senza alcun impiego di risorse finanziarie, ma attraverso una maggiore attenzione e un maggior controllo del territorio.
 


Dopo gli impegni presi ora si attendono i fatti
 
MODICA (RG) – Riguardo alle condizioni del fondo stradale della zona di Tre Casucce e Torre Rodosta, nei mesi scorsi l’ex assessore alle Manutenzioni, Tato Cavallino, aveva dato rassicurazioni in merito alla manutenzione di diverse strade, tra cui anche l’arteria che attraversa la vasta zona. In particolare, Cavallino aveva dichiarato che per la ripavimentazione della strada Torre Rodosta insieme a quella di San Giuliano S. Elena, per un importo di 160 mila euro, vi era un progetto, già realizzato, approvato in giunta e con le relative note inviate alla Cassa depositi e prestiti.
Al suo insediamento, il neo sindaco, Ignazio Abbate, aveva dichiarato che, dopo aver attenzionato le frazioni marinare, l’attenzione sarebbe stata riservata ai quartieri e alle zone periferiche della città più trascurate, come nel caso della zona di cui trattasi. In effetti, nelle scorse settimane, l’attuale amministrazione comunale si è prodigata abbastanza alla risoluzione delle numerose problematiche del vasto territorio modicano e proprio nei giorni scorsi sono stati consegnati i lavori di manutenzione straordinaria della pavimentazione e di opere accessorie di alcune strade urbane ed extraurbane. Stesso discorso per quanto riguarda le numerose discariche abusive disseminate ovunque e per la bonifica delle quali l’amministrazione ha già fatto abbastanza e ha già programmato l’istituzione di isole ecologiche e riattivato il servizio di ritiro ingombri a domicilio gratuito, mentre, per la manutenzione dei cigli stradali delle strade comunali, l’Ente ha intenzione di affidare la gestione alle imprese inserite nelle organizzazioni professionali agricole.

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