Il Garante bacchetta le scuole, “Dati sensibili se indispensabili” - QdS

Il Garante bacchetta le scuole, “Dati sensibili se indispensabili”

Michele Giuliano

Il Garante bacchetta le scuole, “Dati sensibili se indispensabili”

martedì 24 Settembre 2013

L’Autorità che tutela la privacy ha rilevato numerosi casi di violazioni

PALERMO – Graduatorie on line e moduli di iscrizione solo con dati pertinenti. No alla pubblicazione sul web dei nomi degli studenti le cui famiglie sono in ritardo nel pagamento della retta per la mensa. Vietato diffondere telefono e indirizzo di personale scolastico e studenti. In occasione dell’avvio dell’anno scolastico, il Garante per la privacy ricorda a tutte le scuole d’Italia (di ogni ordine e grado) quali sono i principi stabiliti nei provvedimenti adottati in questi anni in materia di trasparenza in ambito scolastico, a tutela degli studenti e dei lavoratori che operano nel mondo dell’istruzione.
Il Garante sottolinea che sono numerosi i casi in cui istituti e pubbliche amministrazioni rendono accessibili informazioni che dovrebbero restare riservate, mettendo a rischio la riservatezza e la dignità delle persone. Ad esempio sulle graduatorie l’autorità è intervenuta più volte contro illeciti compiuti nella pubblicazione on line, con liste contenenti spesso dati personali non pertinenti o eccedenti le finalità istituzionali perseguite.
Alcuni Comuni, per esempio, hanno pubblicato on line le graduatorie di chi ha diritto ad usufruire del servizio di scuolabus includendo tra le varie informazioni liberamente accessibili, non solo i dati identificativi dei bambini, ma anche l’indirizzo di residenza e il luogo preciso dove lo scuolabus li avrebbe fatti salire e scendere. C’è poi il tema del servizio mensa: in questo caso il Garante ricorda che è illecito pubblicare sul sito della scuola il nome e cognome degli studenti i cui genitori sono in ritardo nel pagamento della retta o del servizio mensa. Lo stesso vale per gli studenti che usufruiscono gratuitamente del servizio in quanto appartenenti a famiglie con reddito minimo o a fasce deboli. Gli avvisi messi on line devono avere carattere generale, mentre alle singole persone ci si può rivolgere con comunicazioni di carattere individuale.
Infine per quanto concerne le iscrizioni a scuole e asili, gli istituti devono predisporre con cura i moduli di iscrizione di bambini e studenti, così da non chiedere alle famiglie informazioni personali eccedenti e non rilevanti. Particolare attenzione deve essere posta sull’eventuale raccolta di dati sensibili, come quelli sulle condizioni di salute e sull’appartenenza etnica o religiosa. Il trattamento di questi dati, oltre a dover essere espressamente previsto dalla normativa, richiede infatti speciali cautele e può essere effettuato solo se i dati sensibili sono indispensabili.

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