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Catania – Il fallimento dei bus urbani e i tentativi di rilanciare l’Amt

Melania Tanteri

Catania – Il fallimento dei bus urbani e i tentativi di rilanciare l’Amt

mercoledì 25 Settembre 2013

Il nuovo corso dettato da Lungaro prevede il recupero delle vetture in attesa dei finanziamenti. Alle fermate si attende anche un’ora e mezza. Niente ricambi, molti mezzi fermi

CATANIA – “Ci sarà il massimo impegno di tutti per contribuire al rilancio dell’Amt”. Così il nuovo-vecchio presidente dell’Azienda metropolitana trasporti, Carlo Lungaro, ha commentato l’annuncio del sindaco Bianco che, la settimana scorsa, ha tenuto una conferenza insieme allo stesso Lungaro e all’assessore alla Mobilità, Rosario D’Agata, per illustrare la situazione, difficile, in cui si trova l’azienda di trasporto pubblico locale e, soprattutto, le strategie a breve termine messe in campo per risollevarne le sorti.
A cominciare da quello di recuperare il maggior numero possibile di mezzi in circolazione, attualmente fermi a circa 120 – a giugno erano appena 68 i mezzi a circolare – portandoli entro Natale a 150 ogni giorno e agendo, contestualmente sulla rimodulazione della rete, in modo da avere come primo risultato la diminuzione dei tempi di attesta, attualmente lontani da qualsiasi standard, che potrebbero passare da una media di 50 minuti a una di 20 minuti.
“Quando passo per le strade e vedo gente rabbiosa perché aspetta l’autobus da troppo tempo – ha proseguito Lungaro – mi sento obbligato a fare qualcosa per limitare questo disagio. Per questo, come prima cosa – ha aggiunto il presidente Amt – abbiamo recuperato il rapporto di fiducia con i fornitori che ci hanno concesso nuovo credito, permettendoci di sistemare alcuni autobus che erano fermi in officina perché mancavano i pezzi di ricambio”.
E di rabbia comprensibile ha parlato anche il sindaco Bianco che ha evidenziato come i disagi, patiti da tutti i cittadini, diventino maggiori per raggiungere le periferie che negli anni hanno subito un drastico taglio delle linee.
“È inaccettabile – ha sottolineato il primo cittadino – che un cittadino per arrivare da Librino o da un altro quartiere periferico al centro della città, per raggiungere il cimitero o uno dei mercati storici, debba aspettare l’autobus anche fino a un’ora e mezza”.
Primo passo per rilanciare l’Amt è dunque l’aumento dei mezzi su strada, in attesa dei finanziamenti, che permetteranno di potenziare ulteriormente la flotta: sei grandi mezzi ibridi o a metano saranno comprati infatti dal Comune grazie a un finanziamento del Ministero dell’Ambiente di 1,6 milioni di euro. Altri quattro, più piccoli, bus ecologici, saranno acquistati grazie al progetto Pisu-Pist della Regione Siciliana finanziato per un milione di euro.
Una vera e propria boccata di ossigeno per un’azienda, l’Amt, ancora soffocata dai debiti dovuti prevalentemente ai crediti vantati con la Regione, con cui c’è un contenzioso per il riconoscimento di 10,6 mln previsti dalla legge e dai tagli al trasporto pubblico che, nel solo periodo compreso tra il 2012 e il 2013 sono stati di circa 5 milioni.
Non solo. Per i prossimi giorni Bianco ha convocato una conferenza per presentare il cronoprogramma dei lavori della Metropolitana della Circumetnea, fondamentale per integrare il trasporto pubblico locale. “Successivamente – ha concluso – illustreremo il progetto per utilizzare anche in chiave metropolitana la linea Catania-Messina delle Ferrovie dello Stato”. Per potenziare i collegamenti da e per l’aeroporto, inoltre, l’intenzione è quella di far ripartire gli Alibus, navette veloci per Fontanarossa.

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