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Palermo – Bilancio di previsione del Comune di Monreale, mille fasi per arrivare all’approvazione

Luca Mangogna

Palermo – Bilancio di previsione del Comune di Monreale, mille fasi per arrivare all’approvazione

giovedì 26 Settembre 2013
MONREALE (PA) – Un’altra proroga per l’approvazione del bilancio di previsione 2013 di Monreale. Il documento, esitato favorevolmente dalla Giunta già nello scorso giugno, non approderà in Consiglio comunale prima di ottobre, anche per gli effetti del Dlgs. 69 del 2013, il cosiddetto “Decreto del fare”, che ha concesso la proroga per l’approvazione dei bilanci di previsione dei Comuni sino al 30 novembre.
Giuseppe La Fiora, assessore al Bilancio del Comune di Monreale, comunque si augura che il documento possa approdare al più presto in Consiglio. “Noi cercheremo di portarlo quanto prima in Consiglio – ha detto La Fiora al QdS – É un problema di passaggi in Consiglio comunale che non dipende da noi. A giorni dovrebbe arrivare il parere definitivo dei Revisori dei conti e quindi il documento dovrebbe poi passare all’esame della commissione al bilancio”.
A far slittare la presentazione del bilancio di previsione, sono stati inoltre le variabili legate all’Imu e all’attuazione della Tares, i cui parametri non sono stati ancora determinati dalla Giunta, ma che comunque, come ci ha confermato lo stesso La Fiora, sono in via di definizione.
Intanto, è atteso entro la fine di ottobre il parere definitivo della Corte dei Conti sul Piano di riequilibrio del Comune di Monreale, che nelle intenzioni dell’amministrazione dovrebbe definitivamente scongiurare il rischio di dissesto finanziario.
Sul tema, l’assessore al Bilancio professa ottimismo. “Se non va bene il Piano di riequilibrio di Monreale – ha spiegato La Fiora – basato su entrate certe e non su presunte vendite di immobili e altri beni, significa che non va bene nessun Piano di nessun Comune. È chiaro che dobbiamo attendere l’esito definitivo, ma il nostro Piano è stato basato essenzialmente sulle entrate derivate dall’aumento dell’Imu e non da fantomatiche entrate buttate lì”.
L’incognita più grossa legata al risanamento economico di Monreale è però legata ai residui attivi che nel Comune del palermitano ammontano a circa 18 mln di euro. “Purtroppo – ha aggiunto La Fiora – si tratta di una grande quantità di piccoli importi, per cui l’esattoria non ha la convenienza a fare azioni individuali, ma si limita a mandare degli avvisi. Noi abbiamo avuto diversi incontri con la Serit, la quale ha dimostrato di aver fatto tutto quello che la norma gli consente di fare, anche se gli ultimi strumenti legislativi hanno peggiorato la cosa. Comunque dal 31 dicembre usciremo dalla Serit e stiamo già predisponendo le carte per una riscossione diretta, riguardo quella ordinaria, ovvero su base volontaria. Per quel che riguarda la riscossione coattiva – ha concluso – questa verrà fatta tramite una società che dovrà essere iscritta al Mef, visto che all’interno del Comune non abbiamo figure che possano farlo”.
 

 
La cause del ritardo. A pesare è senza dubbio l’incognita della Tares
MONREALE (PA) – Alberto Arcidiacono, presidente del Consiglio comunale, nonostante l’ottimismo dell’assessore delegato Giuseppe La Fiora, denuncia un deficit comunicativo fra Giunta e Consesso cittadino sull’approvazione del bilancio di previsione 2013. “Noi come Consiglio – ha spiegato Arcidiacono al QdS – al momento non abbiamo registrato nessuna forma di collaborazione con la Giunta per quel che riguarda questo documento finanziario e posso dire certamente che in questo caso l’amministrazione non sta avendo un approccio ecumenico nei confronti del Consiglio. Non sono mai stato contattato, personalmente, né sono a conoscenza di contatti fra l’amministrazione e la commissione al bilancio”. A pesare sul ritardo della definizione del bilancio, è soprattutto l’incognita Tares. “Purtroppo – ha aggiunto Arcidiacono – manca il piano finanziario dell’Ato Pa1, presentato e poi ritirato, senza il quale non è possibile studiare un’adeguata tariffazione”. (lm)

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