Si tratta di un processo che va avanti per circa 12 ore al giorno, dalle 7 di mattina fino alle 7 di sera. Nonostante, però, il conferimento dei rifiuti duri solo mezza giornata, l’impianto resta attivo 24/24 ore.
La capacità produttiva della centrale raggiunge circa 2.200 Tonnellate di rifiuti al giorno (T/g), con tre linee di combustione che processano circa 730 T/g di Rsu.
Come spiega l’Epa, l’ente nazionale per la protezione ambientale statunitense (Environmental Protection Agency), nonostante gli impianti che bruciano gli Rsu siano normalmente più piccoli rispetto a quelli che vengono alimentati da combustibili fossili, i primi richiedono una simile quantità di acqua per unità di elettricità generata.
È per questa ragione che scaricare i liquami è un’attività che deve essere autorizzata e sottoposta a controlli rigidi. Ed è per questa ragione che le acque industriali devono essere depurate e controllate in appositi impianti come quello sito accanto alla centrale Rsu di Belvedere.
LONDRA – Come abbiamo già spiegato nelle precedenti puntate, a seguito del processo di trattamento termico dei rifiuti per la produzione di elettricità nasce un nuovo rifiuto, tecnicamente noto come IBA, Incinerator bottom ash, ossia "cenere di fondo dell’inceneritore".
Questa tipologia di rifiuto viene trasportata all’interno di grossi contenitori blu, che vengono caricati su grosse navi, attraversano il Tamigi per 30 Km e, infine, vengono conferiti all’impianto di Tilbury Docks, specializzato appunto nel trattamento delle ceneri prodotte dal processo di combustione.
Qui le ceneri vengono completamente differenziate, riciclate e riutilizzate. Dopo l’estrazione dei metalli si procede al processo di vagliatura del materiale, successivamente polverizzato e trasformato in aggregato (inerte), pronto per essere riutilizzato negli impasti di cemento e in quelli bituminosi per la costruzione rispettivamente di edifici e pavimentazioni di strade e campi d’aviazione.
Come ha notato il direttore del QdS Carlo Alberto Tregua nel suo editoriale del 20 settembre 2013, la Sicilia ha sicuramente il grande svantaggio di non avere impianti per il trattamento dei rifiuti, ma questo svantaggio può trasformarsi paradossalmente in un vantaggio, perché costruendo nuovi impianti adesso l’isola potrebbe disporre di centrali di ultimissima generazione col minimo impatto ambientale e la massima efficienza energetica che nulla avrebbero a che fare con gli odiati termovalorizzatori e agli altrettanto odiati inceneritori.
LONDRA – In cosa è diversa la centrale di Belvedere (attiva dal Giugno 2011) rispetto agli altri due impianti energetici a base Rsu della città?
“La tecnologia è simile ma abbiamo sistemi più moderni per il controllo del processo di combustione, trattamento dei fumi industriali, etc.”
Quali materiali in uscita produce l’impianto e dove vanno a finire esattamente?
“Le ceneri di fondo prodotte dal forno (IBA) ammontano a circa il 28 % dei materiali in ingresso (180.000 tonnellate per anno) – completamente differenziate, riciclate e riutilizzate in un impianto apposito sito a Tilbury Docks, dove vengono estratti i metalli e il materiale viene vagliato, polverizzato e trasformato in aggregati per le costruzioni (inerti). Il residuo di controllo dell’inquinamento dell’aria ammonta a circa il 4 % del materiale in ingresso (25.000 tpa) ed è classificato generalmente come materiale pericoloso per via del contenuto di calce e la cattura di metalli pesanti dal processo di trattamento dei gas di scarico. Alcuni dei materiali vanno agli impianti di recupero/riciclo, altri vengono immagazzinati in miniere di sale adibite a discarica”.
Come, dove e a che prezzo vengono trattate le acque di scolo prodotte dall’attività della centrale?
“Le acque di scolo provenienti dall’impianto vengono trattata all’interno del sito e riciclate per essere riutilizzate nello stabilimento attraverso lo stesso processo che usiamo per raffreddare le ceneri di fondo, il cosiddetto "bagno di tempra" (quench bath process). Nessuno dei materiali viene trasporato fuori sede verso impianti per il trattamento delle acque di scolo, quindi non spendiamo soldi né per smaltirle né per trasportarle”.
L’impianto crea più inquinamento di una centrale energetica alimentato da combustibili fossili? E cosa può dirmi dell’energia prodotta?
“No, l’impianto opera sotto autorizzazione ambientale concessa dall’ente governativo per l’ambiente (Environment Agency) che ha livelli di controllo delle emissioni e regimi di monitoraggio più severi rispetto ai livelli qualitativi degli impianti alimentati da combustibili fossili”.
Una centrale Rsu è un ostacolo per le strategie di riciclo?
“No, una centrale Rsu contribuisce alla strategia di riciclo recuperando elettricità dal processo di smaltimento dei rifiuti”.