Palermo - Delibere da approvare in vista del bilancio: i tempi stringono - QdS

Palermo – Delibere da approvare in vista del bilancio: i tempi stringono

Gaspare Ingargiola

Palermo – Delibere da approvare in vista del bilancio: i tempi stringono

venerdì 27 Settembre 2013

Diventa sempre più urgente la ratifica dei provvedimenti propedeutici alla convalida del rendiconto 2013. Questi i temi: Tares, Piano triennale delle opere pubbliche, pedonalizzazioni

PALERMO – Sono settimane di fuoco quelle che attendono il Consiglio comunale di Palermo, chiamato al tour de force per varare una serie di provvedimenti decisivi e propedeutici all’approvazione del bilancio previsionale 2013. Tanto che il presidente Salvatore Orlando ha deciso di convocare l’assise ogni pomeriggio fino al termine dei lavori, in modo che il previsionale approdi a Sala delle Lapidi entro ottobre. Di recente è arrivato il sì a quattro provvedimenti: la costituzione della Srr, l’anagrafe degli eletti, che consentirà una comunicazione più trasparente dell’attività dei consiglieri, una delibera sui fondi Fas e i primi due atti pre-bilancio.
Si tratta dei correttivi in materia finanziaria che l’amministrazione ha dovuto adottare per rispondere ai rilievi della Corte dei Conti e del piano delle alienazioni degli immobili degradati, il cui beneficio per le casse comunali è ancora di là da vedere, tant’è vero che non è neppure prevista una specifica voce nel bilancio. I provvedimenti che attendono il Consiglio sono ben quattro delibere sulla Tares, il Piano triennale delle opere pubbliche, già approvato dalla giunta Orlando, e il Piano urbano del traffico che porterà con sé le ostiche e non secondarie questioni delle pedonalizzazioni, dei gazebo e del regolamento sulla movida, con gli esercenti della ristorazione già pronti a scendere sul piede di guerra.
 
Il piano pedonalizzazioni, tra l’altro, condizionerà anche il prossimo contratto di servizio con l’Amat. Le misure più delicate sono senza dubbio quelle relative alla Tares: una questione di tempi, dato che la prima rata è scaduta il 15 settembre e le relative sanzioni per i ritardatari sono già partite (con rialzi anche del 30%) senza che ancora ci sia un regolamento, ma anche una questione di modalità, poiché l’opposizione in blocco e ad alcuni componenti della maggioranza (in particolare i superstiti di Italia dei valori, Filippo Occhipinti e Paolo Caracausi) hanno promesso battaglia a colpi di emendamenti.
Due i nodi principali da sciogliere: se sancire o meno un’ulteriore rateizzazione oltre alla seconda tranche di pagamenti fissata per il 15 novembre e a quali categorie di contribuenti concedere sconti e deduzioni. A spingere su una dilazione dei pagamenti che sfoci addirittura nel 2014 è in modo particolare il Pd: per Rosario Filoramo “chiedere che la Tares venga pagata entro quest’anno significa non rendersi conto dello stato drammatico in cui vivono tante famiglie”.
Ma durante la discussione sulla cosiddetta “delibera Corte dei Conti” l’assessore al Bilancio Luciano Abbonato ha tuonato contro l’ipotesi di un rinvio: “I magistrati contabili hanno già censurato ogni ipotesi di dilazione dei prelievi fiscali perché altera gli equilibri di bilancio. Non dimentichiamo che quest’anno la Tarsu 2012 si sta sovrapponendo alla Tares, e l’anno prossimo si presenterebbe lo stesso problema con la nuova Service Tax. È una cadenza incompatibile con una sana gestione”. Dai partiti più piccoli giunge una levata di scudi anche sulle forme di esenzione: secondo le tabelle preparate dal governo nazionale la nuova tassa sarà una vera e propria stangata per le famiglie più numerose e per gli esercizi commerciali che producono più rifiuti, come quelli del settore ristorazione, mentre a pagare di meno saranno le banche. I consiglieri dell’opposizione presenteranno invece le più variate proposte di deduzione: per le famiglie a basso reddito, per gli alberghi e per i parcheggi (Idv), per chi adotta un randagio (Mpa) o per i teatri privati ma solo in estate (Udc).

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017