“Sì, nonostante la crisi la nostra associazione è cresciuta e oggi Confartigianato Imprese è considerata a Palermo la prima associazione, grazie ai suoi 4.005 iscritti”.
“La maggior parte dei nostri iscritti appartengono al settore dell’alimentazione, del benessere, dell’edilizia, degl’impianti e dell’autoriparazione”.
“Penso che i commercianti, vedendo l’impegno che abbiamo profuso e gli obbiettivi che abbiamo raggiunto, si sentano ben garantiti da noi. La nostra associazione è vicina alla gente e per questo ha dimostrato un forte interesse al problema della vivibilità di Palermo proponendo alle istituzioni soluzioni reali”.
“Grazie al fatto che abbiamo sede all’interno della Camera di Commercio, siamo sempre più capaci di risolvere in tempo reale la maggior parte degli intoppi burocratici.
Forniamo corsi di formazione per chi vuole affacciarci al settore commerciale e accompagniamo il soggetto in tutto quello che è necessario per aprire un esercizio, dall’ottenimento della licenza alla ricerca del credito opportuno.
Siamo accreditati per formare titolari e dipendenti del settore alimentare.
A breve apriremo, come in altre zone d’Italia,delle strutture parallele alle Suap dell’Agenzia delle Imprese.
Siamo stati premiati per il numero di Pec che abbiamo nell’associazione”.
“Le nostre azioni sono ragionate per il bene della gente, del Comune e della legalità assoluta.
Attualmente, ad esempio, girano a Palermo 15 auto-carrozze legali grazie a un regolamento da noi creato e che il Comune ha approvato generando un nuovo profilo professionale con licenza.
Stiamo lavorando anche per migliorare il rapporto carente che ristoranti e pub hanno con il Comune, soprattutto per evitare che gli esercizi chiudano e trovando loro soluzioni alternative legali altrettanto vincenti di quelle non legali. Da non dimenticare la nostra costante battaglia per la sicurezza nel lavoro”.
“Il problema dell’abusivismo è incancrenito e da smuovere gradatamente. Quando tutti avevano paura siamo stati i primi ad averne parlato e sono arrivato al punto di mettere a disposizione il mio numero personale per dare a chi lo desiderasse la possibilità di legalizzare la propria posizione o denunciare chi non era interessato. Il risultato continua ad essere esageratamente contrario a chi pensa che Palermo si una città omertosa. Devo molto al Comandante dei Vigili Urbani, e non di meno agli Ufficiali di Finanza e ai Carabinieri”.
“L’abusivismo, a mio parere, va combattuto diminuendo le tasse che spesso sono esagerate rispetto i guadagni dell’imprenditore e dei suoi dipendenti. Negli ultimi 3 anni abbiamo perso circa 3000 imprese, e se sicuramente molte di loro stanno continuando l’attività, ma in nero, chi rimane regolare non è in condizioni di rimanere sul mercato per questioni di concorrenza poco leale.
Sarebbe necessario anche evitare il cuneo fiscale, semplificare la burocrazia e aumentare gli aiuti concreti alle aziende facilitando loro l’accesso al credito”.
“Non è una novità che questi corsi procurano lavoro solo all’1% di chi li frequenta, come non è una soluzione chiuderli senza dare alternative valide ai giovani disoccupati. Basterebbe mobilitare solo un quarto del denaro speso per inserire i giovani nelle botteghe e dare loro esempi veri e più possibilità di lavoro. Noi siamo disponibili a mettere nelle nostre aziende i giovani, ma alla condizione di non considerare il loro operato studio di settore e in cambio di aiuti per la contribuzione. Abbiamo già fatto molti progetti a riguardo, e molti altri ne potremmo fare”.
Quali sono i mestieri più richiesti?
“Secondo i dati a nostra disposizione sono molto richiesti meccanici manutentori, sarti, fabbri e liutai”.
“Per noi artigiani la Crias rappresenta l’unico ente che può dare aiuti concreti alle aziende che cercano credito e non hanno garanzie da dare in cambio, ma richiede almeno un anno di attesa prima che il prestito venga erogato a chi lo richiede. È necessario che lo stato pensi a ridare sostanza al fondo: essendo a rotazione, un po’ per i ritardi di restituzione e un po’ per gli stipendi degli impiegati all’ente, il servizio è destinato a finire presto.
Al contrario Artigiancassa è un vanto: diminuendo il conto interesse dal 15% al 10%, sono stato in grado di pagare tutte le pratiche fin’ora presentate erogando 6 milioni di euro nell’ultimo mese”.