Al via la selezione per gli esperti di politiche attive del lavoro - QdS

Al via la selezione per gli esperti di politiche attive del lavoro

Michele Giuliano

Al via la selezione per gli esperti di politiche attive del lavoro

giovedì 10 Ottobre 2013

Pubblicato l’avviso per la selezione per titoli dei lavoratori degli ex Sportelli multifunzionali. Previsto l’affidamento del servizio al Ciapi di Priolo per una spesa di 32 milioni di euro

PALERMO – Pubblicato l’avviso pubblico che riguarda la “selezione per titoli di esperti in materia di politiche attive del lavoro e servizi per l’impiego, per la realizzazione del progetto della durata di 6 mesi, destinato alla erogazione di specifici servizi inerenti innovativi interventi di politica attiva del lavoro, previsti nel Piano di azione e coesione (Pac) Fase 3 –Misure anticicliche”.
Si tratta del famoso avviso che pone le basi per lo scioglimento, se così si può dire, del vecchio sistema degli Sportelli multifunzionali. Il bando prevede l’affidamento del servizio al Ciapi di Priolo per una spesa di 32 milioni di euro e l’utilizzo di circa mille e 500 lavoratori. Sul sito istituzionale del dipartimento Lavoro della Regione è stato pubblicato il modello di domanda che contiene l’elenco dei requisiti necessari per la partecipazione al progetto. Ad ogni requisito corrisponde un punteggio assegnato. Per la precisione, per l’iscrizione all’Albo regionale degli operatori della formazione professionale siciliana ai sensi della circolare assessoriale numero 1 del 15 maggio 2013, verranno attribuiti 10 punti in sede di valutazione delle istanze.
 
Così come verranno assegnati 40 punti se l’istante è in possesso di specifica conoscenza delle dinamiche del mercato del lavoro e specifica esperienza nel settore delle politiche attive del lavoro maturata nella realizzazione di progetti attuati su richiesta dell’amministrazione regionale del lavoro. Inoltre, per coloro che potranno esibire una specifica esperienza in materia di erogazione dei servizi per l’impiego, saranno assegnati 30 punti. Ed ancora, coloro che potranno dimostrare esperienza in materia di erogazione di interventi specialistici per l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, otterranno un punteggio pari a 20. Ed infine a parità di punteggio avrà precedenza il soggetto con maggiore anzianità nell’esperienza maturata nella realizzazione di progetti attuati su richiesta dell’amministrazione regionale del lavoro.
Immancabili le polemiche e ad innescarle per prima la Flc Cgil: “Con questo bando – scrive il sindacato – il governo si è dimostrato inaffidabile e incompetente. Vigilando sul sito dell’assessorato per verificare degli adempimenti sui quali l’amministrazione si era impegnata nei giorni scorsi, fin dall’accordo del 26 settembre tra Regione e parti sociali del settore, siamo venuti a conoscenza della pubblicazione del modello di domanda e di selezione.
Il testo pubblicato, redatto unilateralmente e senza che nessuno dei suggerimenti e delle osservazioni e richieste di trasparenza e oggettività della nostra organizzazione siano stati accolti, appare rapsodico, di difficile interpretazione e ogni tentativo di confronto o di richiesta di correzione sembra essere stato inutile. La domanda, pubblicata sul sito istituzionale con un link, non ha alcun riferimento al bando di selezione, che invece dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) essere stato pubblicato fisicamente in cartaceo all’albo dei Servizi Centri per l’impiego, gli ex uffici provinciali dee lavoro, nei singoli capoluoghi del lavoro”.
 


L’approfondimento. Il 14 ottobre la sottoscrizione dei contratti
 
La sottoscrizione del contratto per tutti i dipendenti degli Sportelli è prevista per il 14 ottobre al Ciapi di Priolo, dove sono stati assegnati. “In merito alla copertura del costo del personale – chiarisce la Uil Scuola Sicilia – restano solo due possibilità: la prima riguarda quegli enti che non hanno economie a valere sul terzo anno dei progetti e che consiste nell’inevitabile accesso alla Cgid; la seconda concerne quegli enti che le economie le hanno e che possono mantenere in servizio il personale a carico dei progetti. Per quest’ultima possibilità, da quanto è emerso da ulteriori approfondimenti di carattere tecnico, non tutto ma una parte del personale potrà essere caricato sui progetti”. Quindi la situazione potrà essere differente da ente ad ente. Nel frattempo il dirigente generale del Dipartimento, Anna Rosa Corsello, ha riferito che la proposta del Ministero contempla la possibilità che siano i Centri per l’impiego i destinatari delle risorse per l’attuazione della cosiddetta “Garanzia Giovani”. Le Regioni, quindi, diventano partner nell’attuazione della “Garanzia Giovani” e potranno esercitare quell’autonomia richiesta di organizzare il servizio anche con privati, purchè accreditati.

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