“Ho trovato un’azienda seduta su se stessa, con un servizio offerto alla città inesistente, pochi mezzi in strada con tempi di attesa veramente inaccettabili. La cosa più grave che ho notato, inoltre, è che, relativamente all’assenza di servizio e alle interminabili attese, la gente sembra assuefatta. Per questo credo che la cosa più urgente sia riportare l’Amt alla normalità e recuperare l’appeal nei confronti della cittadinanza”.
“Nell’ultimo periodo, quasi per miracolo, siamo riusciti a metterne in strada 136 mezzi. Un numero eccezionale per Catania, se si pensa che lo scorso anno non sono stati superati i 100 mezzi. Un risultato che siamo riusciti a raggiungere anche grazie a tutti quelli che hanno messo a disposizione il proprio lavoro. In ogni caso, la media attuale è di 120 autobus al giorno, anche se l’obiettivo, come ha affermato lo stesso sindaco Bianco, è di arrivare a fare circolare quotidianamente 150 autobus entro Natale. Per quel periodo avremo altri 10 autobus in più”.
“Noi abbiamo un contratto con la Regione per 10 milioni 500 mila chilometri e, per raggiungerli, abbiamo bisogno di un minimo di 140 mezzi fissi e funzionanti, perchè i contributi arrivano sulla base dei chilometri effettuati. In seguito, quando si osserverà il trasporto pubblico con un’ottica metropolitana, le cose cambieranno”.
“Direi di no. Attualmente i dipendenti sono 751 in totale, di cui 400 autisti. Succede che abbiamo gli autobus in circolazione ma non gli autisti per guidarli. Per i chilometri che dobbiamo fare e per i mezzi che abbiamo, è necessario assumere nuovo personale, soprattutto autisti. Lo ha dichiarato lo stesso primo cittadino e per noi è fondamentale. In questo momento, ce ne vorrebbero una sessantina in più e questa è una richiesta che sottoporremo all’amministrazione comunale. Un altro problema, poi, sempre relativo alle risorse umane, è il fatto che non ci sono capi intermedi e funzionari per cui occorre ricostruire la pianta organica”.
“Il bilancio ammonta a circa 50 milioni e sono due gli aspetti di cui bisogna parlare. Da un lato quello economico e, da questo punto di vista, l’azienda è in linea, anche se quest’anno il bilancio registrerà qualche perdita dal momento che non siamo riusciti a fare i chilometri che avremmo dovuto fare e che la Regione non pagherà. Dall’altro lato c’è la situazione finanziaria che è diversa. C’è infatti un ingente credito che ammonta a diversi milioni di euro che l’azienda vanta nei confronti del Comune e per il quale l’amministrazione si è impegnata a suo tempo a pagare progressivamente, cosa di fatto non avvenuta. Esiste un piano di rientro ed Enzo Bianco ha in programma una serie di operazioni per appianare la situazione. Il fatto che il Comune abbia evitato il dissesto è una buona notizia, ma ora occorre monitorare la situazione dei conti, in modo da intervenire dove serve. Mi spiego, serve ad esempio pagare i fornitori strategici, per evitare che il servizio sia interrotto per mancanza di ricambi. Io, comunque, sono ottimista e a dicembre potremo avere un quadro più preciso, anche in relazione a quella che sarà la situazione a Palazzo degli Elefanti. In ogni caso, ci vorranno almeno un paio di anni per rientrare del debito”.
“La considero una buona idea. Il progetto è ottimo, anche se forse andava realizzato in modo migliore. Per attivarlo sono stati infattii utilizzati 12 autobus sottratti ad altri percorsi in un periodo di mancanza di bus. In ogni caso, lo considero un buon punto di partenza”.
“In questo senso sono ottimista e convinto che, nel giro di un paio di anni, avremo una linea metropolitana funzionante. La scommessa di Catania è proprio questa e sono convinto che ci si potrà riuscire, anche perchè il sindaco mi ha nominato proprio per consentirmi di completare quel lavoro che avevamo avviato a suo tempo: creare un’azienda metropolitana”.
“Oltre all’immettere in strada 150 bus per Natale, abbiamo in mente di rimodulare l’intera rete. Oggi, infatti, questa è basata su 12,5 milioni di chilometri ma noi dobbiamo adeguarla ai tagli della Regione, circa il 20 per cento, e quindi portarla a 10,5 milioni. Accanto a questo, stiamo lavorando per ridurre i tempi di attesa a venti minuti al massimo – oggi a media è di 50 minuti. Relativamente al trasporto da e per l’aeroporto, poi, a Natale speriamo di inaugurare nuovamente il servizio Alibus”.