Regione siciliana, le spese pazze non finiscono mai - QdS

Regione siciliana, le spese pazze non finiscono mai

Massimo Mobilia

Regione siciliana, le spese pazze non finiscono mai

martedì 15 Ottobre 2013

14 mila € di spese postali e 2 mila € per noleggio macchine affrancatrici in barba alla Pec e anche 5.435 € per forniture pasquali. In sei mesi 50 mila € ad un solo legale, 27.700 € per pulire la sede di Catania della Presidenza

PALERMO – Tagliare le spese inutili, evitare gli sprechi, risparmiare sui conti pubblici. E’ una litania continua sentita e risentita ogni giorno dalle dichiarazioni di politici e amministratori. Tema delicato quello degli sprechi quando l’ente in oggetto si chiama Regione siciliana dove di "spese pazze" siamo ormai abituati a parlare a prescindere dal fatto che la guida del governo si chiami Lombardo oppure Crocetta.
Se è vero infatti che qualche mese fa, nell’analizzare l’impiego dei fondi regionali da parte della nuova Giunta, avevamo titolato che "Tra alti e bassi, la via dei tagli è imboccata", oggi scopriamo invece che a quelle spese se ne sono aggiunte altre tali da non rendere propriamente virtuose le spese di Palazzo d’Orleans. E purtroppo non è una novità. Al resoconto delle spese di Presidenza, Autonomie locali e Salute tra gennaio e aprile, che era stato pubblicato nella Gurs n. 28 del 14 giugno, si è aggiunto il Supplemento alla Gurs n. 42 del 13 settembre che aggiorna le spese sostenute nei primi sei mesi del 2013.

Spese di cancelleria e posta sempre abbondanti
Non si riesce ad esempio a mettere ancora in soffitta carta e penna a favore del digitale visto che le spese per posta, cancelleria, beni di consumo, fax e fotocopiatrici sono salite a 62.928 euro, con 14 mila euro di spese postali che sembrano prendersi beffa della Pec e 2 mila euro buttati in noleggi di macchine affrancatrici. In aumento pure le spese per le pulizie degli uffici governativi che hanno superato 100 mila euro, con la pulizia del lago di Palazzo d’Orleans costata 6.276 euro e 27.700 euro per ripulire la sede presidenziale di Catania.

I regali di Pasqua anche in piena crisi
Alla corte di Rosario Crocetta sono tornati anche i regali che caratterizzarono il predecessore, con 5.435 euro di forniture per le feste pasquali, 1.625 euro per comprare "sacchetti porta doni" e perfino 509 euro in corone di fiori. Una Presidenza che non si risparmia neanche quando si tratta di controllare i propri dipendenti comprando "rilevatori di presenza" per 2.118 euro (nel mercato se ne trovano anche a 300 euro) o per comprare due "maschere facciali di protezione" a 248 euro (in vendita anche a meno di 10 euro).
Il rivoluzionario presidente che ha destinato 60 mila euro agli uffici di sua diretta collaborazione, non si è risparmiato nemmeno nel concedere un finanziamento diretto di 381.983 euro per il "risanamento del cinema Manfredi di Mussomeli" e 13 mila euro di aiuti suddivisi ad associazioni amiche.
Non è stata da meno l’assessore alle Autonomie locali, Patrizia Valenti, che ha speso 611 euro per farsi stampare i biglietti da visita. Lo stesso assessorato in cui la messa in sicurezza di scaffali nell’archivio storico è costata 702 euro e una serratura elettrica al dipartimento del Personale ben 600 euro. Gli stessi uffici che rendicontano le spese per utilizzo, noleggio e manutenzioni varie delle automobili regionali, a questo giro arrivate a 313.715 euro dove pesano i 113 mila euro a favore degli autisti e in cui ricompaiono pagamenti ad Autostrade per l’Italia per 5 mila euro. Testimonianze che i numerosissimi dirigenti regionali sono in perenne viaggio, e difatti gli stessi dirigenti sono costati 238 mila euro per pagare missioni e rimborsi spese, senza dimenticare che oltre ai cospicui stipendi altri 171.601 euro sono serviti per assegnare loro incarichi aggiuntivi.

Il manuale per il risparmio energetico non pare efficace
Una Regione dove non si continua a badare a spese riguardo i costi dell’energia elettrica, raddoppiati e arrivati a 254.049 euro nonostante sia stato diffuso negli uffici il "Manuale per il risparmio energetico" che punta ad una riduzione annua dei costi del 10%.
Ma a passarsela meglio di tutti a Palazzo d’Orleans sono e saranno sempre gli avvocati, considerando che le spese legali – tra parcelle, spese di giudizi e sentenze, interessi e rimborsi giudiziari – in sei mesi sono lievitate a mezzo milione di euro, per l’esattezza a 526.514 euro. Un avvocato è arrivato a percepire anche in un colpo solo ben 50 mila euro. Regione siciliana porto sicuro per le toghe.

 


Bollette anche per l’ufficio stampa della Presidenza, ma chi telefona se è vuoto?
 
Telefoni sempre più caldi alla Regione, dove per pagare le bollette della telefonia fissa e mobile, la spesa rendicontata in sei mesi è stata di 530.925 euro. In questo caso non si risparmiava ieri e non si continua a badare a spese oggi. E nello scorrere l’elenco degli sprechi telefonici non potevamo non fermarci alla voce "fatture Telecom primo bimestre 2013 Ufficio stampa di Catania", per 787 euro. Roba da poco rispetto al totale speso, ma stavolta lo stupore è ben altro e ci chiediamo: come mai risultano spese telefoniche di un fantomatico ufficio stampa etneo quando un Ufficio stampa della Regione siciliana non esiste proprio? Sono passati oltre dieci mesi infatti dal 6 dicembre del 2012 quando il Comitato di redazione chiudeva battenti a seguito del licenziamento notificato dal nuovo governatore Crocetta ai 21 giornalisti che componevano l’ufficio. Tema caldo che avevamo già trattato a giugno nell’inchiesta "Crocetta guadagna più di Obama". Il presidente della Regione aveva voluto azzerare l’Ufficio stampa annunciando una rivoluzione attraverso un bando pubblico per la selezione dei nuovi giornalisti. Nessuna selezione però è stata ancora fatta, l’argomento sembra caduto nel dimenticatoio nonostante la legge imponga a tutte le pubbliche amministrazioni l’istituzione di questo ufficio. Nel frattempo, i fondi in bilancio destinati alla comunicazione della Presidenza sono passati da 525 mila euro a 3 milioni, i comunicati vengono gestiti direttamente dall’entourage del presidente, ed esiste il fantasma di un Ufficio stampa catanese dove qualcuno di tanto in tanto avrà pure utilizzato il telefono.

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