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Palermo – Amat, rivoluzione in progress. Piano industriale in 20 giorni

Gaspare Ingargiola

Palermo – Amat, rivoluzione in progress. Piano industriale in 20 giorni

mercoledì 23 Ottobre 2013

Bando pubblico internazionale per l’acquisto di 18 nuovi mezzi a basso impatto ambientale. Orlando ha dato disposizione al Cda di presentare rapidamente il documento

PALERMO – Spiragli di rinascita per l’Amat, la partecipata del trasporto pubblico che da anni versa in condizioni economiche e organizzative assai precarie, nonostante gli sforzi dell’amministrazione comunale per ridurne l’indebitamento. In un vertice a Villa Niscemi tra l’esecutivo, il Consiglio di amministrazione e le parti sociali, sono stati illustrati i prossimi passi per rilanciare l’azienda, scongiurando l’ennesimo venerdì nero dei trasporti a causa dello sciopero di 24 ore degli autisti in un primo momento fissato per l’8 novembre e poi revocato dai sindacati (soddisfatti per l’esito dell’incontro).
 
Sarebbe stato il terzo in meno di un mese dopo quello di 4 ore e il successivo di 8 ore a cavallo fra settembre e ottobre. Manifestazioni per le quali si è registrata la frattura fra le sigle confederali che vi hanno aderito e i sindacati – Ugl e Cobas – che hanno insistito sulla necessità di aprire un tavolo trattante. Alla fine agli scioperi ha partecipato soltanto un centinaio di autisti su un totale di 1.700 dipendenti, ma è bastato per bloccare la città praticamente per due intere giornate.
L’incontro di Villa Niscemi si è invece rivelato risolutivo per iniziare a delineare un incremento della rete dei trasporti “già dal festino del 2014 grazie all’inaugurazione della Linea 1 del tram”, ha detto il sindaco Leoluca Orlando. Per risolvere il problema del numero insufficiente di autobus in circolazione l’Amat ha indetto un bando pubblico internazionale per l’acquisto di 18 nuovi mezzi dotati di tutti i comfort e a basso impatto ambientale.
 
Tra le caratteristiche tecniche inserite nel dispositivo di gara ci sono motori a gasolio Euro 5, un sistema di videosorveglianza h24, l’annuncio vocale delle fermate, impianti di riscaldamento e ventilazione e un monitor ad alta definizione per fornire ai passeggeri ogni tipo di informazione utile, dal meteo ai percorsi degli autobus alle news in tempo reale. Ogni autobus costerà 240 mila euro per una spesa complessiva di 4,3 milioni di euro.
Piazza Pretoria ha intenzione di intervenire anche sull’organizzazione dei servizi “mettendo il cittadino in condizione di conoscere se e quando transita un autobus grazie al monitoraggio dei tempi di percorrenza attraverso sistemi telematici, rete internet, Twitter e numero verde”. Orlando, inoltre, ha dato disposizione al Cda dell’Amat di “presentare entro venti giorni ai sindacati il Piano industriale per i prossimi tre anni e la bozza dei contratti di servizi che sarà trasmessa al Consiglio comunale per l’approvazione”.
Novità in vista anche per l’officina, al centro di feroci polemiche a Sala delle Lapidi durante la trattazione del Bilancio di previsione 2013 la scorsa settimana, non soltanto in merito alla grave esposizione debitoria dell’azienda, ma anche a causa di una relazione tecnica presentata dal presidente Modica sull’ipotesi di passaggio di 24 dipendenti da part time a full time.
 
Attualmente i 24 lavoratori provengono dal bacino dei 96 ex ausiliari del traffico transitati alcuni anni fa dalla Polizia municipale e lavorano nelle officine a 27 ore la settimana. L’input per una loro eventuale stabilizzazione, che solo l’amministrazione potrebbe avvallare, è venuta da una parte della Commissione consiliare Partecipate: gli straordinari che sono costretti a sobbarcarsi per riparare gli autubus malfunzionanti sono tanti e tali da rendere economicamente più conveniente il tempo pieno. Ma l’assessore al Bilancio Luciano Abbonato ha già bocciato l’idea in virtù del divieto di assunzioni contenuto nel Patto di stabilità. E il sindaco ha minacciato, in assenza di una netta inversione di tendenza nell’organizzazione del lavoro nelle officine, di affidare il compito a un’altra azienda partecipata.

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