La mozione Crocetta mette in stand by l’Ars - QdS

La mozione Crocetta mette in stand by l’Ars

Raffaella Pessina

La mozione Crocetta mette in stand by l’Ars

sabato 26 Ottobre 2013

Si prospetta una nuova settimana a vuoto all’Assemblea regionale. Il nuovo Dpef rimane bloccato nelle Commissioni

PALERMO – La prossima settimana sarà decisiva per la politica siciliana. Infatti martedì prossimo la seduta d’Aula avrà come unico punto all’ordine del giorno la discussione della mozione di sfiducia presentata dai parlamentari del Movimento cinque stelle all’Ars. Per dare maggiore forza a questa iniziativa, deputati ed attivisti grillini si attivano questo week end per diffondere informazioni sul percorso politico che ha portato i parlamentari M5S a presentare la mozione di sfiducia al Presidente della Regione.
Il via libera alla presentazione della mozione di sfiducia, per la cronaca, è arrivato a seguito di una votazione fatta su internet ed il risultato ha evidenziato che il 90 % degli attivisti grillini avrebbe votato per la rimozione di Crocetta. A nessuno ovviamente è dato sapere cosa succederà, se la mozione potrà essere approvata o meno. Certo è difficile pensare che 90 parlamentari, dopo solo un anno di legislatura, siano disposti a buttare tutto alle ortiche e ad affrontare una nuova e peraltro costosa campagna elettorale. L’unico fatto certo sarà che ancora per una settimana almeno non si potrà legiferare, poichè si discuterà della bontà o meno di questo governo e di questo presidente di regione.
Intanto, sul tema dei precari, e sulla scelta del Governo nazionale di non tenere in considerazione la stabilizzazione dei precari siciliani, il presidente Crocetta e l’assessore Valenti, hanno comunicato di star attivando ogni possibile azione necessaria a ripristinare il testo originario, come emendato dalla Commissione Bilancio del Senato.
 
Per mercoledì prossimo inoltre è stato convocato un incontro con le parti sociali a Palermo, per predisporre un’azione comune tra governo regionale e sindacati. Sulla vicenda si era espresso anche il capogruppo del Pd all’Ars Baldo Gucciardi: “Sarebbe fin troppo banale, oggi, ricordare che già ad agosto avevamo lanciato l’allarme per la percezione di un approccio non adeguato al problema da parte del governo nazionale. Ma la Regione non ha chiesto allo Stato alcun onere aggiuntivo: ci aspettiamo dunque che si ponga subito rimedio a questa ferita inferta ai precari siciliani ascoltando il governo e le forze parlamentari regionali, nonché le stesse forze sociali dell’isola, per trovare presto un rimedio rispetto alla grave scelta della Camera dei Deputati”.
Ad un giorno dall’insediamento della Commissione affari istituzionali dell’Ars, le polemiche sulla elezione del suo presidente Cracolici non attenuano a spegnersi. In una nota il vicepresidente vicario della Commissione stessa Vincenzo Figuccia, commentando le dichiarazioni rese da Cracolici ha detto: “Se il buongiorno si vede dal mattino, allora il presidente Cracolici parte decisamente col piede sbagliato, dimenticando che proprio la storia recente della Prima Commissione dimostra che non è più tempo di primedonne e che i Presidenti non possono e non potranno interpretare “pro domo sua” il proprio ruolo istituzionale.”
Ed ha aggiunto: ”Non è certo e non è più il momento adatto perché un presidente di Commissione si occupi prioritariamente dei rapporti fra il proprio partito ed il Governo – prosegue Figuccia – e che a tali rapporti adatti l’Agenda e i tempi della Commissione come se questa fosse un palcoscenico.” E conclude dicendo: “Spero che l’onorevole Cracolici voglia assumere un ruolo super partes”. E in conclusione, salteranno con ogni probabilità le riunioni di commissioni legislative Ars, convocate per martedì prossimo e che avrebbero dovuto esaminare per le proprie parti di competenza, il documento di programmazione economico finanziaria. La seduta per la sfiducia a Crocetta infatti è stata fissata per le ore 11,00.

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