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Palermo – Bagheria, riaccesa la polemica sul Parco di Monte Catalfano

Luca Mangogna

Palermo – Bagheria, riaccesa la polemica sul Parco di Monte Catalfano

martedì 29 Ottobre 2013

La richiesta è di verificare che siano stati utilizzati i fondi per la bonifica e la manutenzione del luogo. Il deputato Claudia La Rocca del M5S ha presentato un’interrogazione all’Ars

BAGHERIA (PA) – Nelle guide turistiche, il Parco di Monte Catalfano, è segnalato come il “polmone verde di Bagheria”, un’area di oltre 300 ettari immersa fra la vegetazione e l’aria pulita, poco distante dal centro abitato del Comune alle porte di Palermo. Allo stato attuale dei fatti però, Monte Catalfano, stante il costante stato di degrado nel quale si ritrova, è ridotto a una discarica, abbandonato al proprio destino.
Le sorti del Parco sono tornate alla ribalta nelle ultime settimane per via di un’interrogazione all’Ars del deputato bagherese Claudia La Rocca del M5S, che chiesto al governo regionale di verificare se siano stati correttamente utilizzati i finanziamenti per i progetti che avrebbero dovuto migliorare la zona e che venga accertata la costanza degli interventi di manutenzione e bonifica del luogo. La Rocca e il M5S hanno inoltre annunciato di aver presentato un esposto al sindaco, al comandante della Polizia municipale di Bagheria e al direttore dell’unità di prevenzione dell’Asp di Palermo, sulla presenza di lastre di eternit nel Parco che possono evidentemente nuocere in maniera assai grave alla salute dei cittadini.
“É dovere delle amministrazioni – ha detto La Rocca – tutelare le nostre riserve naturali e soprattutto valorizzarle. Monte Catalfano è una potenziale ricchezza per il suo territorio, ma allo stato attuale, nonostante i buoni propositi, è una distesa di rifiuti abbandonati con l’aggiunta dell’ingombrante e preoccupante presenza di eternit”.
L’assessore al Verde pubblico del Comune di Bagheria Massimo Mineo, ha quindi immediatamente replicato alle accuse del M5S. “Intervengo – ha detto Mineo – solo per non mortificare il lavoro e la dignità di chi si adopera ogni giorno per dare decoro al Parco e per preservarlo. Si può e si deve criticare ma non si può neanche tacere quello che di buono è stato fatto”.
Dopo aver lodato a vario titolo i meriti di chi ha operato e continua a operare per la bonifica e la manutenzione del Parco, e aver sottolineato i problemi di natura economica che sussistono per la cura dello stesso, Mineo ribadisce che l’amministrazione sta lavorando al massimo delle proprie possibilità per Monte Catalfano. “Siamo abbondantemente abituati a subire attacchi, critiche e contestazioni – ha aggiunto l’assessore – La nostra replica nasce piuttosto dalla necessità di non mortificare il lavoro di chi riesce, con grande sacrificio, a compensare le difficoltà delle rispettive amministrazioni. Purtroppo – ha concluso – le cose belle non fanno notizia e quelle poche volte che si prova a metterle in evidenza, viene fuori il patologico sadismo di screditarle e distruggerle ad ogni costo”.

 
Parlano le immagini. Le foto diffuse in rete ritraggono un’area degradata

BAGHERIA (PA) – Le risposte dell’assessore Mineo non hanno convinto il M5S di Bagheria che sulle condizioni critiche di Monte Catalfano rilancia le proprie accuse e pubblica sul proprio profilo Facebook una galleria di immagini che lasciano poco spazio all’immaginazione. Rifiuti di ogni specie e genere lasciati per terra, vegetazione spontanea e incolta, pannelli solari distrutti e soprattutto le famigerate lastre di eternit. Piuttosto il Movimento riprende le motivazioni che hanno spinto il deputato Claudia La Rocca a presentare all’Ars un’interrogazione sul tema al Governo regionale e puntualizza di non aver in nessun modo mortificato il lavoro dei dipendenti che operano nell’area del Parco. “Si tranquillizzi assessore Mineo – si legge nel blog Il Grillo di Bagheria – ed eviti di strumentalizzare la fatica dei dipendenti, che in nessun caso sono tirati in ballo. L’interrogazione della portavoce Claudia La Rocca semmai tiene alta l’attenzione un’area importante per tutti i bagheresi”.

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