La Bce dimezza il tasso: denaro al minimo storico - QdS

La Bce dimezza il tasso: denaro al minimo storico

redazione

La Bce dimezza il tasso: denaro al minimo storico

venerdì 08 Novembre 2013

Draghi stima un possibile prolungato periodo di bassa inflazione

FRANCOFORTE – La Banca Centrale Europea nella riunione di ieri ha tagliato “a sorpresa” il tasso di riferimento di 25 punti base allo 0,25%. I tassi resteranno bassi per un periodo prolungato. Lo ha detto il presidente della Bce Mario Draghi sottolineando che la Bce stima un possibile “’prolungato periodo di bassa inflazione’” per la zona Euro.
 
Inoltre la Bce è pronta a considerare tutti gli strumenti a disposizione per sostenere l’Eurozona dato il permanere di rischi al ribasso per la crescita.
Il risultato è che le borse europee si sono risvegliate dopo l’inatteso taglio dei tassi dallo 0,50 allo 0,25%. Milano (+0,87%) è superata Madrid (+1,83%) ma anche da Francoforte (+1,12%), Madrid (+1,21%) e Parigi (+1,15%). Resta in tensione, a Piazza Affari, Pirelli (+4,63%), su nuovi massimi sull’onda del piano, e strappa A2a (+5,12%) grazie alla trimestrale mentre l’incertezza sulla governance continua a penalizzare Bpm (-2,98%). Riduce il calo infine Telecom (-1,33%) mentre è in corso il board su conti e piano. Lo spread tra btp e bund tedesco scende a 241 punti dopo il taglio dei tassi della Bce allo 0,25%. Il rendimento del titolo decennale cala al 4,11%.
L’Euro si è trovato ieri in brusca discesa dopo il tagliodella Bce. La moneta unica ha segnato quota 1,335 sul dollaro rispetto a 1,3507 prima del taglio (-1%). In calo anche sulla sterlina a 0,8312 da 0,841, ai minimi da gennaio. Sullo yen è a 132, contro i 133,3 precedenti alla decisione di Francoforte.
La Banca d’Inghilterra lascia i tassi invariati allo 0,50%. Nessuna variazione neanche sul piano di riacquisto Bond, confermato a 375 miliardi di sterline.
Resta da dire, però, che questa operazione non avrà effetto sui mutui: la gran parte di quelli variabili è infatti ancorata all’Euribor, un altro indice del costo del denaro nelle transazioni a breve tra banche, che prima della crisi si evolveva rispettando una certa simmetria rispetto all tasso Bce, ma che da due anni a questa parte si muove per conto suo ed è talmente basso (i parametri più adottati nei mutui, l’Euribor a 1 e a 3 mesi, sono rispettivamente allo 0,13% e allo 0,24%) che non può più materialmente scendere.

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