Siracusa - Fare turismo tassando il turismo - QdS

Siracusa – Fare turismo tassando il turismo

Giuseppe Solarino

Siracusa – Fare turismo tassando il turismo

venerdì 08 Novembre 2013

L’obiettivo è finanziare manutenzioni, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali. Il Comune si autofinanzia introducendo un’imposta sui pernottamenti in città

SIRACUSA – La Giunta comunale ha approvato la delibera di istituzione della tassa di soggiorno. Una volta approvata anche dal Consiglio comunale graverà sui non residenti che alloggeranno nelle strutture ricettive ubicate nel territorio del Comune. La tassa è determinata, per ogni pernottamento e tipologia di struttura, nelle seguenti misure: Strutture alberghiere: 1 stella 1,00 €; 2 stelle 1,00 €; 3 stelle 1,50 €; 4 stelle 2,00 €; 5 stelle 2,50 €. Le Strutture extra alberghiere con caratteristiche di civile abitazione: Affittacamere e Bed and breakfast: 1 stella 1,00 €; 2 stelle 1,00 €; 3 stelle 2,00 €. Appartamenti per vacanze: 1,50 €; Case per ferie 1,50 €; Residence: 1 stella 1,00 €; 2 stelle 1,00 € ; 3 stelle 1,50 €. Villaggi turistici: 2 stelle 1,00 €; 3 stelle 1,50 €; 4 stelle 2,00 €. L’imposta sarà corrisposta per ogni pernottamento nelle strutture ricettive ubicate nel territorio del Comune di Siracusa, fino ad un massimo di 4 pernottamenti consecutivi; sarà graduata e commisurata alla tipologia delle strutture ricettive, tenendo conto delle caratteristiche e dei servizi offerti secondo la classificazione che è articolata in “stelle” e “spighe”.
Il gettito della tassa di soggiorno è destinato a finanziare interventi in materia di turismo, di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali, e dei relativi servizi pubblici. Si andrà quindi dallo sviluppo degli itinerari tematici e dei circuiti di eccellenza agli interventi di ristrutturazione e adeguamento delle strutture e dei servizi destinati alla fruizione turistica, con particolare riguardo all’innovazione tecnologica, agli interventi eco sostenibili ed ai progetti relativi al turismo accessibile; dalla manutenzione e recupero dei beni culturali, paesaggistici e ambientali per garantirne una migliore ed adeguata fruizione allo sviluppo di punti di accoglienza ed informazione; dal cofinanziamento di interventi promozionali da realizzarsi in collaborazione con la Regione ed altri Enti all’incentivazione di progetti volti a favorire il soggiorno di giovani, famiglie ed anziani presso le strutture ricettive durante i periodi di bassa stagione.
Per l’assessore al Turismo, Francesco Italia, “l’istituzione della tassa di soggiorno giunge al termine di un percorso di confronto con gli operatori del settore e per tale motivo recepisce molte delle indicazioni da loro proposte. Mi riferisco, ad esempio, alle esenzioni per alcune tipologie di strutture e per l’ampio ventaglio di dei destinatari esentati. La vocazione turistica della nostra città, fortemente mortificata dall’assenza di servizi ai turisti, potrà finalmente contare su una voce di bilancio che la metterà in condizione di essere realmente competitiva. Ciò anche grazie alla collaborazione e al continuo confronto con gli operatori del settore”.
Una scelta non del tutto condivisa, quela di approvare ed applicare per i visitatori che pernotteranno in città, una “tassa di soggiorno” arriva dalle Associazioni di categoria e dagli Albergatori: Confindustria, Confcommercio, Confapi, Cia, Confagricoltura – Agriturist, Cna, A.g.c.i., Lega Cooperative, Casartigiani, Noi Associazione Albergatori SR, Siracusa Turismo. In una nota comune, il sistema produttivo siracusano, si lamenta che “nonostante i diversi incontri avuti e la disponibilità dell’assessore Francesco Italia, in merito ad alcuni suggerimenti (in parte recepiti), la versione definitiva del regolamento è insoddisfacente e lascia disattese le aspettative delle Associazioni e degli operatori”.

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