Ars, variazioni di bilancio rinviate in Commissione - QdS

Ars, variazioni di bilancio rinviate in Commissione

Raffaella Pessina

Ars, variazioni di bilancio rinviate in Commissione

venerdì 08 Novembre 2013

Le disposizioni inserite considerate disomogenee e di natura non contabile. Senza relazione tecnica. è scontro tra Venturino e Cracolici

PALERMO – Nulla di fatto all’Assemblea regionale per le variazioni di bilancio, il cui esame è stato rinviato alla prossima settimana. Anche questo provvedimento di legge, come tutti quelli precedenti non è esente da polemiche: il ddl (579-607/A), quello appunto sulle variazioni tecniche di bilancio è stato stoppato ieri mattina dal presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, perché mancante della relazione tecnica.
 
E nell’Aula, tenutasi nella mattinata, scoppia una polemica tra il presidente di turno, Antonio Venturino, e il deputato del Pd Antonello Cracolici. Venturino ha infatti rinviato il documento esitato dalla commissione Bilancio per un approfondimento nelle commissioni competenti. In particolare lo scontro tra i due è avvenuto a causa dello stralcio di 8 articoli dal ddl, perché ritenuti “norme non pertinenti e disomogenee” rispetto al contenuto della manovra.
 
“Questa presidenza, esaminato il contenuto del ddl esitato dalla commissione bilancio -ha detto Venturino- ha riscontrato la presenza di alcune disposizioni che non hanno la natura tecnico-contabile di variazioni di bilancio. Si tratta di norme che recano modifiche sostanziali della legislazione vigente, non collegate tra loro da alcun nesso di omogeneità”. Si tratta di articoli che riguardano: il credito di imposta, il rimborso delle missioni e delle trasferte degli ispettori del lavoro, il personale a tempo indeterminato, le modifiche dello status di amministratori delle societa’ partecipate.
Si allungano quindi i tempi per l’ approvazione in Aula alla manovra da 71,5 mln di euro già approvata dalla commissione Bilancio. Cracolici ha parlato di “presidenza schizofrenica, che muta a proprio piacimento il contenuto di una legge approvata in commissione eliminando norme alla bisogna. Oggi si e’ commesso un vero e proprio abuso di potere”, ha aggiunto. Dura la replica di Venturino: “La presidenza applica il regolamento, non potendo ritenere ammissibili norme non pertinenti, non le permetto di dire che questa presidenza è schizofrenica”.
Toto Cordaro, presidente del gruppo Pid-Grande Sud, ha invitato Cracolici a dire “quali sono le norme cassate ingiustamente a favore di chi e contro chi, così se c’è da fare una gara su chi è piu realista del re, abbiamo tutti la possibilità di schierarci”. Le norme stralciate sono:  l’articolo 3 comma 4, che riguarda l’uso del fondo delle autonomie locali con destinazione prioritaria ai trasporti degli alunni disabili. L’articolo 4 che attribuisce alle Province il gettito dell’imposta sulle assicurazioni contro la responsabilità civile. L’articolo 5 comma 3 che sospende l’efficacia delle graduatorie per i lavoratori dell’antincendio. L’articolo 8 comma 6, che destina agli ispettori del lavoro un budget di 200 mila euro per il rimborso di spese di missioni e trasferte.
 
L’articolo 9 sul credito di imposta. L’articolo 11 che riguarda i 44 lavoratori con contratto a progetto scaduto a luglio nell’assessorato al Territorio e Ambiente: per loro è stata bloccata dunque la proroga fino al 31 dicembre. L’articolo 12 che modifica i criteri di rimborso del trasporto gratuito agli alunni della scuola media superiore. L’articolo 13 che proroga dei contratti degli 8 lavoratori del Parco dei Nebrodi, che viene cosi’ cassata. L’articolo 14 sullo status degli amministratori delle societa’ partecipate.
L’Aula è riconvocata per martedi’ 12 novembre alle 10. Vincenzo Vinciullo (Pdl) ha detto che “e’ grave che venga tolta la priorita’ dell’impegno di spesa delle province in favore del trasporto dei ragazzi disabili, che attualmente sono nelle condizioni di non poter frequentare le lezioni”. Il capogruppo del Pdl, Nino D’Asero si stupisce e dichiara : “Non mi sembra nemmeno possibile che, in un periodo di così grandi ambasce per i siciliani, di tali emergenze per la Sicilia, l’Ars non riesca a incardinare il tanto atteso ddl da 71,5 milioni sulle variazioni di bilancio.

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