La cultura e le tangenti, il "sistema" dell'Abruzzo - QdS

La cultura e le tangenti, il “sistema” dell’Abruzzo

redazione

La cultura e le tangenti, il “sistema” dell’Abruzzo

mercoledì 13 Novembre 2013

Contributi per il 150° di D’Annunzio. Arrestato l’assessore regionale Luigi De Fanis

PESCARA – L’assessore alla Cultura della Regione Abruzzo, Luigi De Fanis, è stato arrestato per concussione dagli uomini del Corpo Forestale di Pescara. L’Inchiesta si chiama “Il Vate”. Il provvedimento stato richiesto dal sostituto procuratore di Pescara, Giuseppe Bellelli. Bellelli in coppia con l’altro pm Giampiero Di Florio, ha sostenuto l’accusa nei confronti della Sanitopoli di Del Turco.
Assieme a De Fanis, della giunta di centrodestra, è stata messa ai domiciliari la sua segretaria, Lucia Zingariello. Oltre ai due provvedimenti di restrizione, firmati dal Gip Mariacarla Sacco, ci sono anche due obblighi di dimora per una funzionaria della Regione e per il presidente di una onlus. I reati contestati sono concussione, truffa aggravata e peculato per l’erogazione dei contributi regionali per l’organizzazione degli eventi celebrativi dell’anniversario dei 150 anni della nascita di Gabriele D’Annunzio.
De Fanis avrebbe chiesto tangenti per l’organizzazione del concorso internazionale di musiche da film ‘Mario Nascimbene Award’, e per un evento al Salone del Libro di Torino. De Fanis, medico ortopedico, è stato sindaco di Montazzoli (Chieti) dal 1990 al 1995 e dal 1995 al 2000 assessore della Comunità montana Alto Vastese. Attualmente è assessore alla Sanità e all’Ambiente del Comune di Atessa, ed è stato eletto alla Regione nel Pdl.
L’importo dei fondi regionali sarebbe stato di circa 40 mila euro e la richiesta di mazzetta, a quanto si è appreso da fonti giudiziarie, sarebbe stata del 10 per cento.
Il meccanismo messo in atto sarebbe stato quello di gonfiare le fatture: ad inchiodare De Fanis e la sua segretaria anche intercettazioni telefoniche ed ambientali. L’indagine vuole far luce sulle modalità di erogazione dei contributi regionali in base alla Legge regionale n.43/73 che disciplina l’organizzazione, l’adesione, e la partecipazione a convegni, e altre manifestazioni culturali.
Cinquanta tra Ufficiali e agenti del Corpo forestale dello Stato sono stati impegnati nelle perquisizioni domiciliari degli indagati e delle sedi della assessorato alle Politiche culturali della Regione Abruzzo di L’Aquila e di Pescara. Effettuate anche perquisizioni nella sede dell’Agenzia regionale per la Promozione Culturale di Sulmona e in diverse località abruzzesi: Guardiagrele, Paglieta, Montazzoli e Vasto.
All’obbligo di dimora sono finiti il funzionario regionale Rosa Giammarco, direttore dell’Agenzia Regionale del Turismo di Sulmona e Alto Sangro, e il presidente di una onlus del vastese, Ermanno Falone. Perquisizioni sono in corso a Sulmona e all’assessorato alla Cultura a Pescara.

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