Italia in recessione, unico Paese del G7 - QdS

Italia in recessione, unico Paese del G7

redazione

Italia in recessione, unico Paese del G7

mercoledì 20 Novembre 2013

Il report dell’Ocse ha rivisto al ribasso le la stima per il Pil. Ripresa ostacolata dal sistema bancario

PARIGI – L’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) ha rivisto al ribasso la stima per il Pil dell’Italia nel 2013, ancora negativo, ma al rialzo quella per il 2014. Rispetto a sei mesi fa, la previsione per quest’anno passa da -1,8% a -1,9%, e quella per l’anno prossimo da 0,5% a 0,6%. L’Italia, si legge nell’Economic Outlook dell’Ocse, resta l’unico Paese del G7 ancora in recessione.
In Italia, “la ripresa prevista potrebbe essere ostacolata se le condizioni del sistema bancario restringeranno il credito e interromperanno il normale ciclo degli investimenti”. Nel nostro Paese, spiega l’organizzazione nell’Economic outlook, “il prestito bancario ha continuato a contrarsi, in parte a causa della domanda ridotta di credito. Ciononostante, i tassi d’interesse applicati sono significativamente più elevati che in alcuni altri Paesi dell’eurozona, cosa che suggerisce che anche la disponibilità di prestiti sia limitata, riducendo gli investimenti e forse i consumi”.
La ripresa economica nell’eurozona è “rallentata e disomogenea”, cosa che rende necessari “ulteriori aggiustamenti durevoli e simmetrici attraverso riforme dei mercati di prodotti e lavoro”, sia nei Paesi in debito sia in quelli in surplus. L’Ocse prevede un 2013 in lieve recessione (-0,4%) e un ritorno alla crescita nel 2014 (1%) e 2015 (1,6%). L’organizzazione auspica “una liberalizzazione dei servizi in Germania, che rafforzerebbe e ribilancerebbe la domanda”.
Il miglioramento dei conti italiani sul fronte del deficit “è stato sostanziale nel 2013” ma “con un rapporto debito-Pil ancora in aumento, ci sarà bisogno di una stretta di bilancio intensa almeno quanto programmato nel 2014-15”.
Per l’Ocse, il deficit dell’Italia scenderà dal 3% nel 2013 al 2,8% nel 2014 e al 2% nel 2015. Il debito continuerà invece a crescere, dal 132,7% del Pil nel 2013 e al 133,2% nel 2014, e solo nel 2015 comincerà a calare, al 132,6%.
Nell’area euro, la disoccupazione continuerà a crescere anche nel 2014, passando dal 12% al 12,1%. Stessa situazione in Italia, dove la percentuale dei senza lavoro passerà dal 12,1% nel 2013 al 12,4% nel 2014. Lo prevede l’Ocse nel suo Economic outlook. Il picco dovrebbe arrivare nel secondo trimestre del 2014, seguito da una lenta e progressiva diminuzione. Nel 2015, il tasso di disoccupazione è stimato al 12,1% in Italia e all’11,8% nell’eurozona.

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