Diritti e doveri sul verde pubblico - QdS

Diritti e doveri sul verde pubblico

Raffaella Tregua

Diritti e doveri sul verde pubblico

venerdì 22 Novembre 2013
Rottami l’auto, pianti un albero, ossia scrap car plant tree, è una delle iniziative green lanciate a Londra da un’organizzazione no profit che spera , grazie alla buona volontà dei cittadini londinesi, di ricavare tanto da poter piantare alberi in quantità nei parchi londinesi. Noi in Sicilia ne vorremmo tanti, ma così tanti. Parchi, panchine, aiuole colorate dove passeggiare, trascorrere il tempo libero, portare i bambini. Purtroppo, il verde urbano fa acqua da tutte le parti. L’unico Comune ad avere il Piano del verde, comunque datato anno 2005 (vecchio dunque di otto anni) è Palermo. Catania, Messina, Siracusa niente da fare. Eppure le norme italiane (legge 10/2013) ed europee lo impongono e chiedono ai Comuni oltre al Piano del verde, anche un regolamento ed un censimento poiché il verde pubblico non è solo godimento dell’occhio e dell’anima, ma è fondamentale per la raccolta delle acque piovane, per migliorare l’aria che i cittadini respirano riducendo l’assorbimento delle polveri sottili, per favorire la biodiversità e l’efficienza energetica.
Con un’azione concreta e pochi fondi si potrebbe fare davvero tanto. Così, ogni città ne avrebbe grande giovamento, soprattutto in questo momento storico ed economico in cui le difficoltà stringono il portafogli ed il cuore, ma al tempo stesso spingono a cercare le cose semplici, ad andare verso luoghi gioiosi e che non inducano a spendere.
Milano, che era un tempo considerata la città più grigia d’Italia, oggi ha più del 12 per cento di verde pubblico contro il 4% di Palermo e poco più del 2% di Catania. Pressochè inesistenti Siracusa e Messina, in quanto a polmoni di verde pubblico, mentre Cagliari ci batte in lunghezza col suo 10 per cento. I Sindaci possono favorire la promozione di iniziative locali, oltre che trovare sponsor per incrementare e valorizzare il patrimonio arboreo (un po’ come i mecenati per il patrimonio culturale e artistico). Se con le recenti norme legislative in vigore, i sindaci partono in modo attivo e veloce con il coinvolgimento del privato anche noi cittadini siciliani potremo sperare di avere in poco tempo grandi risultati e soprattutto molto, molto verde in più. E a Natale, perché no, regaliamoci un albero.

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