Avanti giovani contaminatevi e investigate - QdS

Avanti giovani contaminatevi e investigate

Carlo Alberto Tregua

Avanti giovani contaminatevi e investigate

sabato 23 Novembre 2013

Non piagnucolare ma attivarsi

Il dramma della disoccupazione giovanile, anche in Sicilia, deriva dalla incapacità della classe dirigente , di cui fa parte quella politica e burocratica, di avere attivato le riforme necessarie per scrostare privilegi e rendite di posizione, inserire processi efficienti tutti digitalizzati, puntare a settori a crescita sicura.
Ma anche alla mentalità, secondo la quale molte famiglie hanno cercato il posto fisso, soprattutto nella Pubblica amministrazione, prostituendosi con gente che del favore, promesso e poco concesso, ha fatto la propria fortuna, insieme alle disgrazie dei cittadini.
Vi è un’ulteriore causa della malattia occupazionale che ha colpito i giovani: loro stessi piagnucolano, mendicano un assegno o un’indennità purché sia, aspettano che qualcuno gli faccia piovere la manna dal cielo. Pochi sono i giovani che hanno capito che debbono avere iniziativa, che possono tornare al lavoro manuale di cui c’è tanto bisogno. Insomma, essere attivi e non passivi. 

Molti giovani brillanti hanno avuto un’idea e hanno provato a trasformarla in progetto. In parte ci sono riusciti e in parte no. Essi hanno ideato delle startup, poco coccolate dalle istituzioni, mentre in Sicilia si dovrebbero creare decine di incubatori di idee e progetti innovativi, perché solo una parte riesce a vedere la luce, come è naturale che sia.
Le stesse colpevoli istituzioni non hanno provveduto a creare una rete fra incubatori delle startup e sistema bancario, con un corridoio preferenziale che consentisse di esaltare le potenzialità delle iniziative relative.
Questa stagnazione va eliminata senza lamentele, ma con forte spirito di iniziativa, voglia di fare e tanto olio di gomito.
Se la formazione regionale, che ha letteralmente divorato 3 mld € in 12 anni, avesse provveduto a qualificare i giovani che hanno partecipato ai corsi (se è vero), oggi avremmo tanti di essi pronti per il grande balzo nel mondo del lavoro, quello che produce ricchezza, occupazione e imposte.
Non solo, ma l’immissione sul mercato di decine di migliaia di giovani, con tanta buona volontà e capacità di intraprendere, avrebbe svelato lo scenario dei talenti.

 
Sono proprio i talenti, che la Sicilia ha in abbondanza, che devono essere incoraggiati a fare e a far fare (attività ancora più difficile).
I talenti vanno trovati attraverso filtri e incoraggiati a esprimere la propria personalità. Non solo non devono avere ostacoli quando attivano un’intrapresa, ma essere favoriti lungo i percorsi agevolandone ogni esigenza.
Come si scriveva prima, le responsabilità della gravissima disoccupazione giovanile sono da addebitarsi alla classe dirigente, alle istituzioni e agli stessi giovani. Ma non è scaricando le responsabilità da una parte all’altra della popolazione che il problema si risolve. Al contrario, unendo le forze, facendo sistema, spingendo al massimo le sinergie.
Occorre fare massa critica per attivare le forze giovanili e farle immettere nel mercato. Non è semplice, ma non c’è altra via.

L’attuale dissennata azione della Giunta regionale di assegnare posti fasulli ai precari privilegiati perché raccomandati va esattamente nella direzione opposta a quella indicata e non ha alcuna possibilità di dare ai talenti quelle opportunità che meritano, anche perché in atto emergono i fannulloni, gli ignoranti e tanti altri che, non volendo sacrificarsi e impegnarsi a fondo, si accontentano dello straccio di un qualunque assegno di 700-800 € al mese, ma di lavoro non vogliono parlare.
La mentalità diffusa è quella che Pantalone debba sostenere tutti, una sorta di comunismo aggiornato che non si chiama così ma che produce gli stessi vergognosi effetti.
In questa situazione, sono ovviamente dimenticati i fondamentali valori di merito e responsabilità. Se essi fossero la guida del sistema istituzionale ed economico siciliano, gli infingardi sarebbero emarginati e i talenti emergerebbero prepotentemente.
Avanti, giovani. Fatevi contaminare dalle attività positive e iniziate un percorso di investigazione, cioè un modo di fare acuto per raggiungere un risultato. Per voi è importante creare lavoro, non cercare posto di lavoro. Così sarete liberi!

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