Giunta, proroga precari e poi stabilizzazioni - QdS

Giunta, proroga precari e poi stabilizzazioni

Raffaella Pessina

Giunta, proroga precari e poi stabilizzazioni

martedì 03 Dicembre 2013

Per il pagamento dei debiti della Pa un altro ddl per un mutuo di 946 mln. Nel ddl approvato previsto l’impiego in aziende private

La Sicilia entro il 2012 potrebbe prorogare i contratti al precariato per altri tre anni e nel contempo permettere a tutti gli enti di avviare i relativi processi di stabilizzazione. Le risorse saranno tutte a carico della Regione, utilizzando, secondo una nota diffusa ieri, il risparmio effettuato nell’anno in corso e previsto nel prossimo anno “nella lotta contro gli sprechi e il malaffare”.
 
Ieri il Governatore Crocetta in mattinata ha incontrato i rappresentanti dei sindacati di Cgil, Cisl e Uil per un confronto sul ddl elaborato sulla base della circolare D’Alia. Poi si è riunito con i rappresentanti della maggioranza e con i presidenti delle commissioni Affari Istituzionali (Antonello Cracolici del Pd)  e Bilancio (Nino Dina dell’Udc).
Nel pomeriggio la giunta ha approvato il documento elaborato e che verrà sottoposto al giudizio dell’Aula al più presto. Il ddl prevede la forma dell’auto impiego nonchè l’impiego, su richiesta del precario, in aziende private. Viene prevista la istituzione di un albo unico regionale, fatto di fasce diverse, A e B, C e D e lavoratori Asu.
 
Il governo ha anche in programma di predisporre due ddl separati per Rmi (reddito minimo di inserimento) ed ex Pip ( i precari storici della Sicilia, lavoratori della Social Trinacria, circa 3 mila), per i quali sono già disponibili delle risorse per la prosecuzione dei progetti. Nei prossimi giorni il Governo incontrerà tutti i gruppi parlamentari, anche di opposizione, per una valutazione complessiva dei testi sottoposti all’approvazione del Parlamento. Nel corso della stessa riunione di Giunta è stato anche approvato il ddl sulla impignorabilità della prima casa e dei beni utili strumentali al lavoro, entro il limite dei 200 mila euro e da proporre al governo nazionale.
 
Ma se da un lato la Regione si appresta ad assumere a tempo indeterminato tutti i precari, dall’altro sta per contrarre un nuovo mutuo per 946 milioni di euro, dei quali 606 milioni serviranno a risanare i debiti delle aziende sanitarie verso le imprese. Lo prevede il disegno di legge ‘Disposizioni in materia di pagamenti della pubblica amministrazione’, esitato in commissione Bilancio dell’Ars. Il resto dei fondi, pari a 340 milioni, sarà diviso in tre parti, una della quali resterà alla Regione e le altre due saranno destinate ai Comuni.
Il termine per gli emendamenti è stato fissato alle 10 di questa mattina ; il governo dal canto suo  si è impegnato a portare in commissione l’elenco delle imprese cui saranno destinati i fondi per il ripianamento dei debiti. L’operazione è consentita dal decreto dell’8 aprile del ‘95 che autorizza l’accensione di mutui per far fronte a debiti certi. La Sicilia non è l’unica a percorrere questa strada. “Anzi – ha dichiarato Vincenzo  Vinciullo del Pdl e Vice Presidente della Commissione – altre Regioni hanno contratto mutui ben superiori”. Il Piemonte per 2,3 miliardi, la Campania per 2,9 miliardi e il Lazio per 3,9 miliardi.
 
Nella mattinata di oggi è prevista la presenza dell’assessore regionale alle Risorse Agricole Dario Cartabellotta in commissione Attività Produttive  per discutere la proposta della Regione Siciliana rispetto al Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020. “La nuova Programmazione 2014-2020 – ha detto l’assessore Cartabellotta – che avrà una dotazione finanziaria pari circa  2 miliardi di euro, punterà sul miglioramento del posizionamento del Brand Sicilia sui mercati internazionali e sul rafforzamento dell’integrazione tra agricoltura, ambiente, cultura e turismo, al fine di garantire anche una più congrua redditività ai produttori agricoli”.
 
Sempre oggi in commissione Affari istituzionali verranno ascoltati gli esponenti delle associazioni rappresentative degli Enti Locali (Anci, Urps, Asael, Asacel, Lega delle Autonomie). Le audizioni vengono attuate in merito al disegno di legge di riforma degli Enti Locali, che prevede l’istituzione dei Liberi Consorzi di Comuni, e delle Città Metropolitane. Questo pomeriggio intanto in Aula si prosegue la discussione sul disegno di legge sugli aiuti all’informazione locale.

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