Duro colpo della GdF alla famiglia mafiosa di Carini
PALERMO – Un ingente patrimonio di 160 milioni di euro, costituito da diverse imprese e relativi complessi aziendali, quote societarie, fabbricati, terreni, autoveicoli e disponibilità finanziarie, è stato confiscato a un esponente di spicco della famiglia mafiosa di Carini e a un imprenditore ritenuto contiguo alla cosca. L’operazione è stata condotta dalla Guardia di finanza di Palermo, su disposizione della Sezione Misure di prevenzione del Tribunale, a seguito di indagini economico-patrimoniali svolte, sotto la direzione della Procura di Palermo, dal Gruppo d’investigazione sulla criminalità organizzata (Gico) del locale Nucleo di Polizia tributaria.
Tra i beni confiscati figurano due lussuose ville a Carini del valore di circa un milione di euro, formalmente di proprietà di un prestanome arrestato nel 2006 per associazione a delinquere di stampo mafioso ed estorsione. Tra gli altri beni in confisca sono comprese anche quattro società e relativi complessi aziendali, quote societarie, tre ditte individuali nel settore edile, nel commercio di elettrodomestici e nell’abbigliamento con sede a Palermo e provincia, tre opifici commerciali a Carini, sei autoveicoli, 29 fabbricati e 43 terreni dislocati nelle province di Palermo e Trapani, nonché diverse disponibilità finanziarie, fra cui rapporti bancari e polizze vita.