Avviso 20 lumaca, corsi ancora congelati. La nuova Formazione stenta a decollare - QdS

Avviso 20 lumaca, corsi ancora congelati. La nuova Formazione stenta a decollare

Michele Giuliano

Avviso 20 lumaca, corsi ancora congelati. La nuova Formazione stenta a decollare

giovedì 19 Dicembre 2013

I decreti di approvazione agli enti vengono sfornati a velocità ridotta: a pagarne le conseguenze sempre gli studenti. Il governo regionale ha deciso di potenziare l’assessorato per velocizzare le pratiche

PALERMO – A passo di lumaca verso l’avvio dei corsi di formazione nell’ambito della seconda annualità dell’Avviso 20. Iter terribilmente lento che ancora non ha permesso quasi ovunque in Sicilia di dare il via alle attività. Il nuovo iter più rigoroso che impone alla Regione di emanare un decreto per singolo ente finanziato si sta dimostrando farraginoso. Al punto che il governo regionale ha deciso di dare vita ad un ulteriore potenziamento strumentale degli uffici presso il Dipartimento Regionale dell’Istruzione e Formazione per fare fronte all’emergenza mandati. “Al momento – fotografa la situazione attuale la Uil Scuola Sicilia – circa 390 i decreti di finanziamento già usciti dal repertorio. Di questi un centinaio registrati ed in corso di registrazione alla Ragioneria. Ora è compito degli enti inoltrare le richieste di primo acconto per l’emissione dei mandati di pagamento”.
Parallelamente si continua a lavorare sul fronte degli esodi volontari dei lavoratori degli enti, nell’ottica di snellire un pesantissimo apparato fatto da quasi 10 mila dipendenti in tutte le filiere formative che costa all’incirca 300 milioni di euro l’anno. In tal senso è stato preparato un questionario da Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola allo scopo di rilevare la platea dei lavoratori interessati all’ipotesi di fuoriuscita dal settore. Sotto questo aspetto il dirigente generale e la segreteria tecnica dell’assessore regionale alla Formazione, Nelli Scilabra, hanno dato il loro assenso alla predisposizione della modulistica. C’è poi anche in ballo la questione degli esuberi: erano stati programmati degli incontri tra sindacati e assessorato ma sono saltati per ragioni tecniche. In pratica non tutti gli enti convocati avevano i dati di dettaglio per eseguire la scelta delle risorse professionali dichiarate in eccedenza.
A tutti gli enti è stato inviato un file dall’assessorato stesso in modo che, ciascun organismo che deve assumere, sia messo in condizione di conoscere le caratteristiche professionali necessarie e le informazioni utili per mettersi in contatto con i lavoratori che rispondono al fabbisogno. In base al confronto, che è stato svolto durante la prima riunione con gli enti, è stata anche diramata la procedura da seguire. Il file è corredato da ogni indicazione per scegliere sia uno o più formatori sia uno o più amministrativi. La scelta è agevole perché gli enti che hanno inviato l’elenco degli esuberi si sono rifatti al Contratto collettivo nazionale di lavoro 1994/1997.
 

 
L’approfondimento. Personale nell’elenco degli esuberi
 
Chi deve scegliere nell’elenco del personale in esubero basta che individui il formatore e amministrativo inseriti in lista per la disciplina richiesta con maggiore anzianità. Nel caso di ex-equo si sceglie chi ha più carichi di famiglia. Resta inteso che un formatore può essere individuato per più moduli della stessa macro-area disciplinare. Può capitare che lo stesso formatore e amministrativo sia individuato da più enti. L’interessato sceglierà evidentemente la proposta più conveniente, che potrà coincidere con il maggiore numero di ore o con la sede di servizio più vicina. Eseguita la scelta, l’ente trasmetterà un file con le figure da assumere indicando disciplina, ore e periodo di servizio previsto. L’ufficio ricevuto il file aggiorna la lista regionale. I sindacati confederali intanto chiedono al governo regionale risposte immediate e hanno incontrato ancora l’assessore Scilabra per sollecitare tempi di intervento celeri per superare le criticità.

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