Test di accesso, dal 2014 si anticipa al mese d’aprile - QdS

Test di accesso, dal 2014 si anticipa al mese d’aprile

Andrea Carlino

Test di accesso, dal 2014 si anticipa al mese d’aprile

mercoledì 08 Gennaio 2014

Il ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, ha stabilito le date. Necessità di allinearsi alle tempistiche del resto d’Europa

CATANIA – Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Maria Chiara Carrozza, ha stabilito le date dei test dei corsi di laurea ad accesso programmato che nel 2014 saranno anticipati e si svolgeranno in primavera, fatta eccezione per le professioni sanitarie, che sono a numero programmato ma a livello locale, con test differenziati per ciascun ateneo.
Questo il calendario ufficiale: medicina e chirurgia – odontoiatria e protesi dentaria in lingua italiana, 8 aprile 2014; medicina veterinaria, 9 aprile 2014; corsi di laurea e di laurea magistrale a ciclo unico, direttamente finalizzati alla professione di architetto, 10 aprile 2014; medicina e chirurgia in lingua inglese, 29 aprile 2014; professioni sanitarie, 3 settembre 2014.
 
Sarà la prima volta che gli studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori affronteranno la complessa selezione per l’accesso all’università ancora ad anno scolastico aperto. Nel 2013, i test vennero dapprima anticipati a luglio e dopo mille polemiche furono rinviati a settembre.
 
Ma dal 2014 si cambia. L’esigenza di anticipare i tempi nasce dalla necessità, per l’Italia, di allinearsi alle tempistiche in vigore nel resto dell’Europa, e dall’esigenza di ottemperare alla volontà di avviare l’anno accademico con graduatorie definitive e in modo regolare. Lo scorso anno il test consisteva nella risposta a sessanta quesiti a risposta multipla (bisognava scegliere tra cinque opzioni) valutati con + 1,5 ogni risposta esatta, – 0,4 punti per ogni risposta sbagliata, 0 punti per ogni risposta non data. I corsi di laurea a numero chiuso a livello nazionale non sono gli unici a prevedere il test d’ingresso e che per le altre facoltà si deve far riferimento alle decisioni di ogni singolo ateneo.
La decisione del ministro Carrozza non ha accolto riscontri positivi soprattutto fra studenti che da quest’anno dovranno affrontare i test di ammissione nel bel mezzo dell’anno scolastico, stressati dall’ imminente esame di maturità e dalla preparazione per compiti orali e scritti che, nel secondo quadrimestre dell’anno, soprattutto dell’ultimo anno di superiori, diventa serratissima.
 
Doppio stress per i maturandi insomma, che dovranno rimboccarsi le maniche e studiare il doppio. Il vantaggio, per loro, sarà quello di poter cominciare l’anno accademico, qualora ammessi, in modo più sereno e disciplinato, con graduatorie definitive e certe.

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