Finanziaria, avanti tra tagli e polemiche - QdS

Finanziaria, avanti tra tagli e polemiche

redazione

Finanziaria, avanti tra tagli e polemiche

giovedì 09 Gennaio 2014

Live: Stop per tre anni al salario accessorio del personale degli Enti regionali / Tagliati 100 mln € per spesa farmaci e altri beni. Scure dell'Ars su 58 dirigenti della sanità / Tagliate le royalties in favore delle compagnie petrolifere, M5S: "Svenduto il territorio". Segui la diretta video dell'Ars

20:19 – Tagliati 100milioni di euro alla spesa per i beni e servizi: 70 mln in meno al settore farmaceutico e 30 recuperati da altri comparti. Le risorse comunque rimarranno all’interno del fondo sanitario e saranno destinati all’assistenza socio-sanitaria. La norma, contenuta nella legge di stabilità, è stata approvata dall’Ars.
 
20:14 Stop per tre anni al salario accessorio del personale degli Enti regionali. Bloccato il salario accessorio per tre anni dei dipendenti e dei dirigenti degli enti della Regione. La norma è contenuta nell’articolo 11 della legge di stabilità, approvato dall’Ars. Fino al 2016, questo personale non potrà percepire un salario accessorio superiore al 15% di quello corrisposto ai regionali. Tra gli enti coinvolti, il Consorzio autostrade, le Camere di commercio, gli Enti parco.
 
19:00 – I grillini sul piede di guerra: territorio svenduto ad aziende petrolifere. “La maggioranza svende il territorio alle grandi imprese di estrazione petrolifera”. Lo dicono i deputati del Movimento 5 Stelle all’Ars, a seguito della decisione presa in aula che prevede la riduzione dal 20 al 13 per cento dell’aliquota che ciascun titolare di concessione di idrocarburi liquidi e gassosi è tenuta a corrispondere, “senza sapere, nemmeno, a quanto ammonteranno le entrate”, aggiungono i deputati cinquestelle.
"Hanno vinto la battaglia ma non la guerra – conclude Angela Foti, deputata grillina – rilanceremo la problematica e terremo i riflettori accesi sulla questione. Le proposte del Movimento 5 Stelle, nelle more di una riforma che abolisca definitivamente le royalties, come accade già nel Nord Europa, sono quelle di istituire direttamente una tassazione sul fatturato e riformare l’intero sistema autorizzativo dei pozzi, confrontandoci con la volontà di tutti i siciliani. Loro non si arrenderanno mai, noi neppure. Gli conviene?".
 
 
18:01Scure su 58 dirigenti della sanità, risparmi per attività sportive di disabili e autistici. Tagliati 58 posti di posti di coordinatori sanitari e amministrativi nella sanità. Con 38 voti a favore e 32 contrari, l’Ars ha approvato la norma della legge di stabilità che sopprime queste figure; i risparmi di spesa serviranno a finanziare le attività sportive dei disabili e delle persone affette da autismo. La norma, sostenuta dai Cinquestelle, ha passato lo scoglio del voto segreto, richiesto dal deputato del Pdl-Fi, Gorgio Assenza. In aula l’assessore alla Salute, Lucia Borsellino, aveva difeso la norma, contro cui si erano espressi in modo trasversale diversi esponenti di maggioranza e opposizione. Ma il tentativo di sopprimere la norma con un emendamento era fallito.
 
17:33Bocciata norma su sanità, infuria la polemica: Aula sospesa. Bagarre in aula dopo la bocciatura, per un solo voto, di un emendamento trasversale che prevedeva la soppressione della norma della Finanziaria che cancella 58 posti tra coordinatori sanitari e amministrativi. Subito dopo la votazione, che dunque mantiene al momento l’articolo di legge, il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, ha sospeso la seduta per qualche minuto e ha convocato la conferenza dei capigruppo con l’obiettivo di accelerare i lavori parlamentari.
 
16:40 – Via libera a mutuo di 90 mln € per finanziare spese di Comuni e Province. La Regione potrà accendere un mutuo di 90 milioni di euro per finanziare parte delle spese d’investimento di Comuni e Province. La norma, approvata dall’Ars, è contenuta nella legge di stabilità, in discussione in aula. Inizialmente il Governo aveva previsto 60 milioni di euro, somma aumentata a 90 milioni con la riscrittura della norma.
 
15:22 – Stanziati 20 milioni di euro per le Province. Supera il primo banco di prova l’accordo tra il governatore Rosario Crocetta e le opposizioni. L’Ars infatti ha approvato l’emendamento di riscrittura del governo dell’articolo 7 della Legge di stabilità che assegna 20 milioni alle Province, 10 milioni come contributo di parte corrente e 10 milioni in conto capitale. 
Si tratta di una delle misure concordare ieri da Crocetta nel vertice informale con le minoranza nella stanza di Nello Musumeci. I fondi, con decreto dell’assessore per le Autonomie, saranno destinati in modo prioritario per le spese dei servizi socio-assistenziali in favore dei disabili, per garantire il diritto allo studio, per il funzionamento dei consorzi universitari e il pagamento degli emolumenti del personale. I contributi in conto capitale sono destinati al pagamento delle quote capitale delle rate di ammortamento dei mutui degli enti per finanziare gli investimenti. Per salvaguardare gli equilibri finanziari delle Province, inoltre, la Regione attiverà nuove misure con la manovra di assestamento per il 2014.
 
14:47Ridotte le royalties petrolifere. In Sicilia vengono ridotte le royalties per le estrazioni, anche petrolifere, dal 20 al 13 per cento. La norma, approvata dall’Assemblea regionale, è stata inserita dal governo nella legge di stabilità, all’esame dell’aula. Il provvedimento è passato con 44 voti a favore e 26 contrari: il governo ha resistito al voto segreto, superando per tre volte la prova d’aula. Contrari alla riduzione i deputati Cinquestelle che hanno tentato di evitare il taglio, ma senza risultato. Le royalties erano state aumentate appena un anno fa con un’apposita norma della scorsa finanziaria, che era stata proposta dai Cinquestelle e che aveva raddoppiato l’imposta dal 10 al 20 per cento: la misura era stata duramente contestata dalle compagnie petrolifere ma anche da altre aziende di estrazione.
 
12:37 – Per recuperare altri 100 milioni di euro a copertura del fondo per i residui attivi, misura suggerita informalmente dal commissario dello Stato per mettere in sicurezza i conti pubblici rispetto a entrate incerte, l’assessore all’Economia Luca Bianchi sta lavorando a ulteriori tagli ad alcuni capitoli di bilancio.
 
"Non abbiamo scelta", dice Bianchi prima di riunirsi nell’ufficio della commissione Bilancio assieme al suo staff e ai funzionari dell’Ars. Ma l’assessore dovrà trovare anche le risorse per finanziare le misure proposte dall’opposizione ieri in un vertice con il governatore Crocetta e apprezzate dal presidente: vendita borghi rurali, fondi alle Province per il trasporto dei disabili, contratti di solidarietà per le piccole e medie imprese, sostegno ai comuni con meno di 5mila abitanti, mobilità per il personale dell’Istituto per l’incremento ippico.
 
12:14 – È in corso nella stanza del governo a Palazzo dei Normanni un vertice di maggioranza col presidente Rosario Crocetta per cercare una intesa complessiva sulla legge di stabilità, il cui esame è cominciato ieri in aula.
 
12:00 – Tra poco inizierà una nuova lunga giornata per Rosario Crocetta e il suo Governo. Ieri sera – dopo un lungo dibattito sulla norma della legge di stabilità che prevede la riduzione delle royalties dal 20 al 13 per cento per le estrazoni – il presidente dell’Ars ha rinviato la seduta parlamentare alle 12 di oggi per discutere della Finanziaria (sono stati invece approvati il bilancio interno e il rendiconto 2012 dell’assemblea).
 
L’opposizione, sebbene continua a rimanere su pozioni rigide – non rinunciando a manifestare il proprio dissenso verso la manovra – ha lanciato dei segnali distensivi verso il governatore. Che dal canto suo si è dimostrato disponibile a recepire nella finanziaria alcune norme proposte dai gruppi di minoranza.
 
La tregua – non è dato sapere quanto sia labile – è stata trovata in una riunione informale che si è svolta nella stanza di Nello Musumeci, alla quale hanno preso parte anche il capogruppo del M5s Giancarlo Cancelleri, Marco Falcone del Pdl-Fi e Nino D’Asero del Nuovo centrodestra.
 
Quello che è stato definito “pacchetto-salvagente” prevede fondi in favore dei Comuni con meno di 5mila abitanti, un fondo per finanziare contratti di solidarietà nelle piccole e medie imprese, risorse per le scuole di specializzazione in medicina, 10 milioni alle Province per il trasporto dei disabili e lo sblocco della mobilità per i dipendenti dell’Istituto per l’incremento ippico con la riduzione da 46 a 16 del personale e il contestuale trasferimento degli altri lavoratori in altri enti.
 
E intanto per cercare di svelenire ulteriormente il clima, Crocetta non ha del tutto respinto le critiche di Nello Musumeci sull’ufficio di Bruxelles (il presidente della commissione Antimafia all’Ars ne ha chiesto la chiusura, denunciando uno spreco da un milione di euro l’anno). Il presidente della Regione, in realtà, ha preso tempo: si è dato un anno di tempo per valutare l’utilità della sede della Regione siciliana, soprattutto in coincidenza col semestre europeo sotto la guida dell’Italia.
 
Restano comunque diversi malumori, specie su alcune disposizioni come quella sulle unioni civili e per il diktat dell’assessore all’Economia, Luca Bianchi, di mantenere fermi i saldi, con spazi di manovra davvero esegui. Anzi. Per cercare di equilibrare il bilancio, il governo ha tagliato 100 milioni alla sanità, fondi utilizzati per sostenere l’architettura contabile, davvero al limite.
Al via un’altra giornata di passione a Palazzo dei Normanni.
 

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