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La tempesta travolge l’Ars: 83 deputati indagati

redazione

La tempesta travolge l’Ars: 83 deputati indagati

martedì 14 Gennaio 2014

Una bomba mentre l'Assemblea regionale è impegnata ad approvare la Finanziaria. Oltre ottanta parlamentari, in carica ed ex, insieme ad altri 14 tra consulenti e dipendenti, avrebbero usato i rimborsi elettorali per acquistare cravatte, borse, intimo griffati, gioielli, soggiorni di lusso e per altre spese illecite

Bomba a Palazzo dei Normanni. L’ex capogruppo del Pd all’Assemblea regionale siciliana, Antonello Cracolici, ha ricevuto un avviso di garanzia dalla procura di Palermo per l’inchiesta sulle spese dei gruppi parlamentari. Ne ha dato notizia lo stesso Cracolici al Parlamento siciliano. Sono decine i deputati dell’Assemblea regionale siciliana indagati per illecito utilizzo dei rimborsi spettanti ai gruppi parlamentari. La procura di Palermo ha notificato 13 inviti a comparire a ex parlamentari della scorsa legislatura che risponderebbero di peculato.
 
In totale sono 83 i deputati regionali – alcuni in carica, altri delle scorse legislature – indagati nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Palermo sull’uso illecito dei fondi destinati ai gruppi parlamentari. L’accusa è peculato. Oltre ai parlamentari sono inquisiti 14 consulenti e dipendenti dei Gruppi. L’indagine ha scandagliato la penultima e la terzultima legislatura. La maggior parte degli illeciti contestati sarebbero riferiti alla scorsa. 
 
Gli inviti a comparire sono stati notificati al momento agli ex capigruppo dell’Ars. Nella lista vi sono: Innocenzo Leontini, Rudy Maira, Cataldo Fiorenza, Giulia Adamo, Nunzio Cappadona, Antonello Cracolici, Francesco Musotto, Nicola Leanza, Nicola D’Agostino, Giambattista Bufardeci, Marianna Caronia, Paolo Ruggirello, Livio Marrocco. L’indagine è coordinata dall’aggiunto Leonardo Agueci, Maurizio Agnello e Luca Battinieri.
 
"Mi sembra giusto dare questa comunicazione al Parlamento. Ho ricevuto un avviso a comparire di fronte alla Procura di Palermo per il ruolo di capogruppo che ho ricoperto nella scorsa legislatura. Ne do comunicazione per evitare qualche interpretazione, retroscena o misteri su un’inchiesta giudiziaria nota e partita già tempo fa", ha detto Cracolici rivolgendosi ai parlamentari, prendendo la parola dal pulpito di sala d’Ercole mentre i deputati erano riuniti per l’esame della finanziaria.
 
Cracolici, che in questa legislatura è presidente della commissione Affari istituzionali dell’Ars, ha affermato che domani spiegherà la sua posizione in una conferenza stampa. "Ho ritenuto giusto comunicarlo al Parlamento e lo farò domani con una conferenza stampa durante la quale illustrerò ciò che mi viene addebitato. Ogni contestazione riguarda la mia attività di capogruppo. Non mi viene contestato di aver messo un euro in tasca".
 
 
Cravatte, gioielli, alberghi di lusso. Acquisti di cravatte, borse, ma anche biancheria intima griffati, gioielli e rimborsi di soggiorni in alberghi di lusso: così, secondo le Fiamme Gialle, 83 deputati della scorsa e della precedente legislatura e 14 consulenti e dipendenti dell’Ars avrebbero speso i rimborsi destinati ai Gruppi parlamentari. Le spese illegittime ammonterebbero a oltre 10 milioni di euro. Per tutti l’ipotesi accusatoria è di peculato.
 
Necrologi, cialde per caffè, acqua minerale. Tra le spese contestate dalla Procura di Palermo all’ex capogruppo del Pd, Antonello Cracolici, ci sarebbero anche spese fatte con i fondi del gruppo per l’acquisto di cialde per il caffè, bottiglie di acqua minerale e per la pubblicazione di necrologi. E’ quanto si apprende in ambienti politici. L’indagine della Guardia di finanza riguarda le spese di tutti i gruppi parlamentari.
 
Alcuni nomi. Tra gli indagati – oltre al deputato del Pd responsabile del Welfare, Davide Faraone, all’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo e all’ex presidente dell’Ars Francesco Cascio – anche i deputati Nino Dina, Salvatore Cordaro, Gaspare Vitrano, Massimo Ferrara, Franco Mineo, Giuseppe Lupo, Bernardo Mattarella, Cateno De Luca, Riccardo Savona, Lino Leanza, Paolo Ruggirello, Salvino Pantuso, Carmelo Curenti e Alessandro Aricò. L’inchiesta è stata condotta dalla Guardia di Finanza e ha preso il via nel 2012. Le Fiamme Gialle nelle scorse settimane hanno depositato in procura un’informativa con i risultati degli accertamenti.
 
 

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