Scuole al posto di Facoltà. Iniziata la rivoluzione a Palermo - QdS

Scuole al posto di Facoltà. Iniziata la rivoluzione a Palermo

Desiree Miranda

Scuole al posto di Facoltà. Iniziata la rivoluzione a Palermo

mercoledì 15 Gennaio 2014

Dall’1 gennaio nuova organizzazione per l’Università di Palermo. Eletti i cinque presidenti: quasi un plebiscito per loro

PALERMO – Era stato annunciato e così è avvenuto: dallo scorso primo gennaio l’Università degli studi di Palermo ha cambiato il suo volto e la sua organizzazione. Del tutto superate, infatti, le facoltà che hanno caratterizzato l’Università italiana, come prevede la legge cosiddetta Gelmini (240/2010) in un processo già avviato e adesso in dirittura d’arrivo “con l’accorpamento dei Dipartimenti che da 81 sono passati a 20”, come spiega il rettore Roberto Lagalla. E a pochi giorni dall’entrata in vigore della nuova organizzazione il rettore dell’Università di Palermo comunica alla sua comunità accademica l’elezione dei cinque presidenti delle Scuole attivate.
Quasi un plebiscito per i candidati che hanno ricevuto quasi sempre la totalità dei voti dei colleghi. Unici candidati in molti casi, infatti, hanno comunque ricevuto i voti che ne legittimano l’elezione. Una situazione che fa storcere un po’ il naso a qualcuno, soprattutto sulle pagine social dell’Ateneo.
“Per delle elezioni occorre che i candidati siano diversi e qui erano solo questi”, lamenta Cristina. Soddisfatto delle scelte e del valore dei suoi professori è il rettore dell’ateneo palermitano, Roberto Lagalla. “La capacità e l’esperienza di tutti gli eletti sono garanzia di un ottimo avvio delle nuove strutture che si troveranno a gestire realtà completamente nuove nelle quali il ruolo dei dipartimenti è centrale e protagonistico”, dichiara nell’invitare al rettorato il prossimo 23 gennaio mattina i dodici presidi uscenti e i cinque nuovi presidenti delle Scuole dell’Università di Palermo.
Ma vediamo nel dettagli chi sono i nuovi dirigenti dell’ateneo palermitano. Il nuovo presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia è il professore ordinario di Igiene Francesco Vitale che ha ricevuto 35 voti su 36 votanti, mentre una scheda è stata lasciata bianca; Fabrizio Micari, che fino a ieri ha ricoperto l’incarico di preside della facoltà di Ingegneria, anche lui unico candidato, è stato eletto presidente della Scuola Politecnica con 48 voti su 51 (3 schede bianche).
 
Giuseppe Liotta, già preside con la vecchia organizzazione della facoltà di Scienze motorie, ha ottenuto 18 voti ed è stato eletto presidente della Scuola delle Scienze giuridiche ed economico-sociali riuscendo a vincere il confronto con la collega Maria Immordino che ha ricevuto solo 13 voti. Il nuovo presidente delle Scuole delle Scienze di base e applicate, eletto con 24 voti e quindi riuscendo a superare il collega Salvatore Feo che ne ha ottenuti 20, è Valerio Agnesi, ordinario di Geologia e già delegato del rettore al Sistema museale.
Per la quinta Scuola istituita all’Università di Palermo, la Scuola delle Scienze umane e del patrimonio culturale, è stato eletto Girolamo Cusimano, professore ordinario di Geografia. Anche lui candidato unico, è stato eletto presidente con 39 voti su 43.

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