Ancora bloccate le visite alla tomba di Luigi Pirandello - QdS

Ancora bloccate le visite alla tomba di Luigi Pirandello

Calogero Conigliaro

Ancora bloccate le visite alla tomba di Luigi Pirandello

venerdì 24 Gennaio 2014

L’esempio della Casa museo regionale Pirandello: grandi potenzialità non espresse appieno

AGRIGENTO – Un incendio avvenuto questa estate è stato più che sufficiente per bloccare le visite alla tomba di Luigi Pirandello, in contrada Caos. A essere danneggiati sono stati il sistema di videosorveglianza, l’impianto elettrico e la staccionata che costeggia il vallone sottostante. Tutti problemi per la cui soluzione servirebbero alcune decine di migliaia di euro, che purtroppo – nonostante la perizia fatta lo scorso luglio dall’assessorato regionale ai Beni culturali – ancora non si sono visti arrivare.
Così – anche a causa della combinazione di altri fattori – le presenze di turisti in visita nella Biblioteca Casa museo regionale Luigi Pirandello nel 2013 hanno subito una sensibile contrazione: si è passati dalle 45.237 presenze del 2012 alle circa 37.000 registrate al 30 novembre del 2013. D’altro canto gli incassi sono aumentati di 5 mila euro, confermando il sito come uno dei luoghi turistico-culturali più importanti del capoluogo, secondo solo alla Valle dei Templi e al Museo archeologico Pietro Griffo. Il ricavato dei biglietti (fino ai 18 anni e dopo i 60 anni l’ingresso è gratuito, mentre i residenti in provincia pagano solamente un euro) viene incamerato per il 70% dall’assessorato regionale ai Beni culturali, mentre la restante parte va nelle casse del Comune di Agrigento.
Nonostante le difficoltà riscontrate nell’ultimo periodo, la direzione della Casa museo regionale Luigi Pirandello non è affatto pessimista. “Nel 2012 – ha spiegato il direttore Vincenzo Caruso illustrando le motivazioni della discrepanza tra numero di visitatori e incassi – l’assessorato regionale al Turismo bandì alcuni progetti per la valorizzazione dei siti museali e noi realizzammo un’iniziativa che portò qui, nella casa natale di Luigi Pirandello, circa 7.500 studenti delle scuole di ogni grado. Ragazzi che ovviamente non pagavano il biglietto. Certo, in generale, un piccolo calo delle presenze c’è stato, ma non di grandi dimensioni. Peraltro, il progetto con le scuole per il 2014 sarà ripetuto”.
Resta comunque il problema della panoramica Caos e del percorso che conduce alla tomba delle scrittore, tuttora bloccato. “Una scelta – ha aggiunto Caruso – dettata da ragioni di sicurezza nate in seguito all’incendio di vaste dimensioni che ha distrutto l’area mediterranea circostante e bruciato parte della palizzata in legno. Sappiamo però dal Dipartimento regionale competente che a breve l’intervento di sistemazione dell’area sarà effettuato. Lavori che finora non sono partiti perché nell’anno passato la disponibilità di fondi era veramente poca”.
Tempi certi, comunque, per il momento non ce ne sono e tutto ciò si traduce in un evidente controsenso per una terra che, pur continuando a parlare di sviluppo economico basato sul turismo, non riesce a garantire la fruizione dei luoghi più richiesti. Il tutto a circa due mesi dalla visita sul territorio del ministro per i Beni culturali Massimo Braj, il quale ha constatato personalmente le difficoltà nel percorrere la strada degli scrittori che dalla sciasciana Racalmuto porta proprio alla Casa museo Pirandello, per poi terminare il suo itinerario nella vicina Porto Empedocle, città di Andrea Camilleri.
Difficoltà non da poco e che hanno penalizzano fortemente chi con questo settore ci lavora, così come evidenziato dai rappresentanti del Distretto turistico Valle dei Templi. “Quanto accade con la panoramica Caos e la tomba di Pirandello – ha affermato l’amministratore del Distretto, Gaetano Pendolino – è la prova della miopia dei vertici della Regione verso il mondo del turismo culturale, unica industria possibile in questa parte del territorio. Siamo dinanzi la solita scarsa attenzione verso le risorse culturali agrigentina, legate fra l’altro a scrittori conosciuti in tutto il mondo. È ovvio che in futuro è auspicabile un maggiore riguardo, con finanziamenti adeguati e un’attenta programmazione”.
Una posizione condivisa anche dalle guide turistiche, che sottolineano come il settore ad Agrigento e provincia sia da tempo in agonia. “Se un percorso importante come quello che dalla Casa museo Pirandello porta alla tomba dello scrittore non è percorribile – ha detto Marco Falzone, storica guida turistica della città – ed è sufficiente un incendio di vicine sterpaglie per chiudere la zona per mesi e mesi, vuol dire che non c’è attenzione per la valorizzazione dei beni culturali e il turismo a essi connesso”.
Gli ultimi dati diffusi dall’Osservatorio turistico provinciale hanno fotografato una situazione tutto sommato stabile, che evidenzia comunque la tendenza dei visitatori a spendere sempre meno. Anche a causa di un’offerta da troppo tempo stagnante.
“I gruppi organizzati – ha aggiunto Falzone – sono sempre meno e quello che resta è un turismo mordi e fuggi. Magari il Comune di Agrigento potrebbe spendere le somme incamerate dalla bigliettazione sia del Parco archeologico che degli ingressi nel Museo Pirandello per potenziare i servizi e l’offerta culturale, evitando di utilizzarle per altre voci che nulla hanno a che fare con il turismo”.
 

Cultura e istruzione: riflettori sui giovani

AGRIGENTO – Unire istruzione e fruizione del patrimonio culturale: questa la ricetta scelta dalla Direzione della Casa museo regionale Luigi Pirandello per la valorizzazione della struttura sia a livello provinciale che regionale.
Nel 2012 il boom di presenze legato al progetto pensato per gli alunni delle scuole ha condotto nel Museo e lungo il percorso che conduce sino alla tomba dello scrittore circa 800 studenti al giorno, per un totale di 7.500 giovani arrivati in contrada Caos. Quest’anno l’iniziativa sarà riproposta, ma senza il concorso dell’assessorato regionale al Turismo.
“L’edizione 2012 dell’iniziativa – ha spiegato Vincenzo Caruso, direttore della Casa museo Pirandello – fu organizzata con momenti teatrali atti a rappresentare le opere principali dello scrittore. ‘La giara’, ‘L’uomo, la bestia e la virtù’, ‘Liolà’, e altro ancora, messi in scena lungo gli itinerari svolti dalle classi che parteciparono al progetto. Il risultato fu un grande successo e per questo ci stiamo adoperando per realizzare qualcosa di simile”.
La struttura punta a organizzare anche una serie di rappresentazioni teatrali durante l’estate, oltre che manifestazioni di carattere culturali quale l’assegnazione della pergamena Pirandello a personaggi del territorio che si sono distinti per meriti culturali o scientifici.
Tutte iniziative che negli anni hanno mantenuto vivo in città e provincia il ricordo di uno dei massini personaggi della letteratura del Novecento.

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