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Catania – Dietro i parcheggiatori abusivi non ci sarebbero reti criminali

Chiara Borzi

Catania – Dietro i parcheggiatori abusivi non ci sarebbero reti criminali

venerdì 24 Gennaio 2014

Numerosi controlli per le vie della città, “ma la presenza si annulla solo quando sono attive le strisce blu”. La Polizia: “C’è una suddivisione del territorio, ma non un’organizzazione”

CATANIA – Si trovano ovunque sparsi per la città, vicino agli uffici, vicino ai grandi bar, nelle grandi piazze, in coincidenza con i grandi eventi cittadini. La figura del parcheggiatore abusivo è molto familiare ai catanesi, tanto familiare da essere ormai diventata abituale riconoscerne la mansione e, spesso, l’utilità del ruolo corrispondendo la somma richiesta dalla figura di turno. Per eliminare questa piaga tipica non solo del territorio catanese, ma di tutte le cittadine meridionali ed alcune settentrionali (si pensi Torino), le autorità di sicurezza presenti e attive nella provincia etnea stanno eseguendo operazioni mirate.
Si ricordano interventi particolarmente massicci e fatti in sinergia tra le forze pubbliche nei pressi dei grandi stabilimenti della Playa e lungo il Viale Kennedy, ad essi sono seguiti ulteriori interventi registrati a macchia di leopardo sul territorio catanese a seguito di denunce per tentate estorsioni aggravate da minacce fatte da diversi cittadini catanesi, vittime proprio di operatori non riconosciuti e nel caso anche particolarmente violenti.
 
Nell’ultimo periodo sembra essere ripartita la pressione di forze di Polizia, Carabinieri e Vigili Urbani nei confronti di queste figure illegali. Sono riprese le operazioni di allontanamento e quelle di tutela di fronte al verificarsi di casi che hanno interessato ancora i singoli cittadini, si pensi agli ultime sanzioni comminate ai parcheggiatori abusivi riconosciuti nella zona di Piazza Dante e nei pressi dell’Ospedale “Garibaldi”, ma anche i lavoratori comunali dell’Amt, minacciati appena tre mesi fa mentre svolgevano il loro lavoro all’interno della Fiera dei Morti.
Dai monitoraggi e le azioni disposte dalla Polizia di Stato possiamo ricostruire il quadro del fenomeno. Pur essendo diffuso in modo ragionato su tutto il territorio e pur garantendo guadagni non certo magri, quello dei parcheggiatori abusivi non è un sistema gestito dalla criminalità organizzata. Chi svolge questo compito agisce singolarmente. Lo conferma la Polizia. “Per contrastare il fenomeno nelle diverse zone della città – ha dichiarato Maria Cristina Rapetti, del Commissariato Catania “Centro”- agiamo con scadenza settimanale. Operiamo in base ai periodi e i luoghi, nei pressi del cimitero in novembre, nel centro storico secondo le esigenze, alla Playa nel periodo estivo”.
“Effettuando i controlli generalmente riscontriamo la presenza in luogo delle stesse persone – ha dichiarato Alessandro Drago, vice questore aggiunto della Squadra Mobile – persone molto spesso legate anche da un legame di parentela. Vi è effettivamente una suddivisione del territorio dettata da una certa logica, ma non possiamo dire ci sia un’organizzazione criminale a gestirla. Quello del parcheggiatore abusivo è un compito che si tramanda a volte da padre in figlio. Durante gli stessi controlli – continua il vice questore – abbiamo ravvisato la presenza di pregiudicati, ma sono personaggi che hanno ripiegato in questo tipo di ‘mestiere’ uscendo da giri più complessi. Non ci sono indagini che possano attestare un legame diverso da questo tra il parcheggiatore abusivo e la criminalità, il fenomeno è espresso per lo più da singoli”.
La dimestichezza e l’abitudine circondati dalla figura del parcheggiatore abusivo ha finito per provocare atteggiamenti distorti tra i gestori delle attività commerciali, generalmente piuttosto vessati da queste figure.
“Queste stesse figure criminali – ha dichiarato Alessandro Drago – hanno cominciato a legarsi ai gestori delle attività commerciali in cui stazionano. È un fenomeno che abbiamo rilevato maggiormente nelle zone degli stabilimenti balneari, nei pressi delle spiagge libere ma anche nelle vicinanze delle discoteche. L’unico momento in cui per certo l’attività del parcheggiatore abusivo si annulla si registra nei luoghi e negli orari in cui sono presenti e attive le strisce blu”.

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