Un tavolo tecnico per salvare la Sicilia - QdS

Un tavolo tecnico per salvare la Sicilia

redazione

Un tavolo tecnico per salvare la Sicilia

mercoledì 29 Gennaio 2014

La vicenda della Finanziaria sicula sarà affrontata domani al ministero deglli Affari regionali. Il ministro per la Pa, Gianpiero D'Alia: "Verifica per evitare che ci siano buchi nel bilancio"

La vicenda della finanziaria della Regione Siciliana impugnata dal Commissario dello Stato verrà affrontata domani nel corso di un tavolo tecnico che si terrà, a partire dalle ore 15, al ministero degli Affari Regionali, alla presenza tra gli altri del titolare del dicastero Graziano Delrio e, per l’amministrazione isolana, dell’assessore all’Economia Luca Bianchi. Lo ha reso noto il ministro per la Pubblica amministrazione, Gianpiero D’Alia, al termine del confronto a Palazzo Chigi con il governatore della Sicilia Rosario Crocetta.
 
“Si è trovata una buona soluzione – ha dichiarato il ministro D’Alia – che definisce un percorso con un tavolo tecnico che individua in un rapporto sereno e di leale collaborazione tra governo regionale, centrale e Commissario dello Stato, tutti gli strumenti per garantire i servizi essenziali alla Sicilia e un percorso virtuoso di risanamento economico e finanziario che la Regione ha già iniziato ma che deve portare avanti con determinazione e costanza”.
 
Nel corso del tavolo tecnico, ha spiegato il ministro, “si farà una verifica voce per voce per individuare soluzioni che garantiscano la spesa delle risorse, ma anche che non ci siano buchi nel bilancio della Regione. Il tavolo tecnico – ha aggiunto – vedrà la partecipazione del Mef anche per quanto riguarda i cosiddetti residui attivi”.
 
Secondo il ministro il tavolo rappresenta quindi “un percorso chiaro: il presidente Crocetta sa cosa deve fare lui e lui sa cosa stiamo facendo noi”. Sul ruolo del Commissario di Stato, D’Alia ha osservato “che ogni operato è criticabile, ma va rispettato il suo ruolo costituzionale e tra l’altro – ha aggiunto in conclusione – è bene ricordare che il commissario ha operato per garantire la tenuta dei conti pubblici”.
 
Soddisfatto Rosario Crocetta: "Il governo oggi ha riconosciuto che la nostra finanziaria è valida e certa a livello di entrate; tra l’altro riesce anche a destinare gran parte dei propri fondi alle imprese e al welfare, come accade ad esempio con i salari di solidarietà".
"La questione in realtà – ha aggiunto il presidente – è vecchia e riguarda i comportamenti di governi regionali precedenti che hanno sperperato"
 

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