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Catania – Partecipate: niente dismissioni sei mesi per deciderne il destino

Melania Tanteri

Catania – Partecipate: niente dismissioni sei mesi per deciderne il destino

sabato 01 Febbraio 2014

Girlando: “Valutare cosa mettere sul mercato”. La revisione inizia con Sostare, la meno problematica. I vincoli normativi nazionali sono cambiati, sospeso il piano Stancanelli di riordino

CATANIA – Sono servite due sedute di Consiglio ma, alla fine, la sospensione della delibera che aveva come oggetto la “Proroga dei termini della deliberazione di Consiglio Comunale n.49 del 19 Novembre 2012, Partecipazioni societarie adeguamento normativo” e revoca della medesima deliberazione nella parte riguardante la cessione parziale relativa della “Sostare Srl”, è stata discussa dall’assise cittadina.
Viene sospeso per circa sei mesi, dunque, il piano di riordino delle società partecipate, approvato nel novembre del 2012 dall’allora maggioranza a sostegno del sindaco Stancanelli, studiato per adeguare l’assetto di queste società alla spending review che imponeva alle amministrazioni pubbliche il compito di predisporre piani di razionalizzazione delle società controllate entro il 31 dicembre 2013.
Con quell’atto, il Comune si era impegnato a cedere con i limiti posti dal legislatore nazionale le partecipazioni di Asec Spa (49%), Amt Spa(40%), Sostare Srl (40%) (con eccezione di Multiservizi, per cui era prevista la cessione per intero, e di Sidra, che sarebbe rimasta di proprietà dell’ente) lasciando dunque al socio pubblico, il Comune, i poteri di controllo e attribuendo a quello privato solo la gestione operativa di queste aziende. Una necessità non più vigente, dunque, dal momento che è la normativa nazionale ad essere cambiata, che ha portato l’amministrazione Bianco a chiedere al Consiglio un po’ di tempo per valutare cosa eventualmente mettere sul mercato e cosa non. A cominciare dalla SoStare, l’azienda che gestisce le strisce blu di Catania, per cui la delibera non è stata sospesa ma revocata.
“La richiesta di sospensione – ha spiegato l’assessore al Bilancio, Giuseppe Girlando – della ex delibera n. 49 è dovuta principalmente al cambio normativo che non ha più obbligato gli enti locali alla vendita delle partecipazioni. La delibera 49 partiva proprio dal presupposto normativo della vendita, per cui, cambiando i presupposti abbiamo ritenuto opportuno darci un termine per presentare al Consiglio comunale delle proposte motivate sul mantenimento o meno delle partecipazioni”.
Girlando ha spiegato anche la scelta di iniziare questa revisione proprio con la società che gestisce la sosta a pagamento. “Sostare è quella che ha meno problemi di ordine contabile e organizzativo e nel nuovo assetto – ha spiegato ancora Girlando – dal momento che la titolarità degli stalli tornerà all’azienda, che fino al 31 dicembre 2013 li aveva in concessione”.
L’assessore al Bilancio ha poi spiegato come, in questo modo, Sostare diventi una società di servizi per il Comune, in quanto gestore di parcheggi e parchimetri, e come questo consenta di fare entrare questo servizio tra quelli a domanda individuale “il che ci permette – ha sottolineato – alcuni risparmi fiscali”. Secondo l’assessore, inoltre, le società partecipate sono parte importante dell’attività svolta dal Comune, in particolare quelle partecipate al 100 per cento dall’ente comunale, di cui costituiscono parte integrante. “Noi siamo obbligati ad alcune cessioni – ha concluso Girlando – perché la normativa è volta a fare in modo che le amministrazioni non utilizzino in modo distorto queste società. E, proprio per decidere il mantenimento o meno di alcune di queste, ci siamo dati sei mesi per capire se queste società andranno in perdita in futuro”.

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