Il Bilancio non è in Gurs. Oggi giornata di proteste - QdS

Il Bilancio non è in Gurs. Oggi giornata di proteste

Raffaella Pessina

Il Bilancio non è in Gurs. Oggi giornata di proteste

martedì 04 Febbraio 2014

Nonostante gli annunci, il Supplemento ordinario n. 2 non è stato pubblicato. Il presidente Crocetta contro il Parlamento: “L’Ars giocherella”

PALERMO – L’assessore all’Economia Luca Bianchi è al lavoro per preparare un documento che soddisfi le richieste emerse al tavolo romano della settimana scorsa per porre rimedio all’impugnativa del Commissario dello Stato sulla finanziaria siciliana per il 2014. Si tratterà a tutti gli effetti di una manovra bis.
“Dobbiamo comprendere ancora esattamente la consistenza finanziaria di questa operazione – ha detto Bianchi – per procedere efficacemente e nel più breve tempo possibile”. Il caso della finanziaria siciliana, impugnata quasi totalmente, aveva impegnato i ministeri dell’Economia e degli Affari regionali, ed ha avuto una svolta nel Consiglio di ministri venerdì scorso quando è stato ammesso il ‘rientro agevolato’ delle Regioni in difficoltà dalla condizione di criticità. La Sicilia potrà così attivare un piano decennale di rientro, liberando nell’immediato una parte consistente degli oltre 500 milioni di euro congelati dal commissario per essere appostati nel Fondo rischi dei residui attivi, a parziale copertura dei 3,5 miliardi di euro ritenuti inesigibili. “Si tratta però di capire – ha concluso Bianchi – quante di quelle risorse liberate sono effettivamente disponibili”.
Permangono ancora incertezze sui 26.000 dipendenti di società ed enti legate alla Regione, quelle per le quali lavorano i cosiddetti “regionali indiretti”. Proprio a causa di queste incertezze, i sindacati confederali dei regionali si mobilitano oggi con sit-in di tutto il personale della Regione, degli enti locali, delle partecipate e dei precari davanti alla sede dell’assessorato all’Economia in via Notarbartolo.
In piazza Indipendenza, davanti alla presidenza della Regione, protestano invece i sindacati autonomi dei regionali Cobas-Codir e Sadirs, che avevano già dalla scorsa settimana organizzato la loro iniziativa. I segretari regionali di Fp Cgil, Enzo Abbinanti, di Cisl Fp Luigi Caracausi e Uil Fpl, Enzo Tango, in una nota denunciano “gli effetti nefasti della finanziaria regionale sul comparto pubblico determinati dalla inadeguata gestione politica del Governo regionale che ha trovato conferma nella devastante impugnativa del Commissario dello Stato”.
Il ministro alle Infrastrutture Maurizio Lupi ha detto che in Sicilia “bisogna ripartire dalle infrastrutture e lavorare per i collegamenti e rendere davvero vicine Catania, Messina e Palermo altrimenti revocheremo le risorse. I soldi ci sono ma non si spendono o si spendono male”. E il Presidente della Regione Crocetta se la prende con il Parlamento siciliano. “Abbiamo un’Ars che giocherella, questa è la verità. E non abbiamo opposizione, occupata a difendere leggi del passato, non capendo che il mondo cambia”. “Ad esempio – aggiunge – noi stiamo passando dalle Province ai liberi consorzi di Comuni. E non può accadere che questi li abbiamo inventati noi e a livello nazionale ci freghino sul tempo perché stanno rivedendo il Titolo V della Costituzione. L’Ars deve fare di più”.
Crocetta ha anche detto che “serve un rapporto migliore fra istituzioni, ci vuole una camera di compensazione. Oggi siamo l’unica regione che può essere paralizzata da un organo monocratico, il Commissario”. Sul fronte della politica si registra la vittoria alle consultazioni del Partito Democratico in vista delle primarie del 16 febbraio di Fausto Raciti, il deputato trentenne cuperliano sui cui si sono compattate le aree di Renzi, Cuperlo e del Megafono di Rosario Crocetta. Hanno partecipato al voto circa 25.000 iscritti, il 65% dei quali, si è espresso a favore proprio di Raciti. Suo diretto competitore nella corsa alla segreteria regionale, l’uscente Giuseppe Lupo, deputato regionale, accreditato di un 24-25%. In terza posizione Antonella Monastra.

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