Ristrutturazione casa, come risparmiare con gli ecobonus - QdS

Ristrutturazione casa, come risparmiare con gli ecobonus

Jessica Marzella

Ristrutturazione casa, come risparmiare con gli ecobonus

martedì 11 Febbraio 2014

Ristrutturare la propria abitazione, acquistare mobili ed elettrodomestici sono spese ingenti ma spesso inevitabili: ecco come sfruttare le agevolazioni fiscali

 Quando avete acquistato la vostra casa, vi sembrava perfetta. Ma ora, dopo anni che la abitate, non potete non notare gli spifferi che si insinuano dalla finestra, il pavimento ormai rovinato, per non parlare della lavatrice che proprio non vuole più funzionare. Sono quindi urgenti dei lavori di ristrutturazione: se le spese si rivelano troppo onerose, ci si può informare su quali sono i mutui online più vantaggiosi.
 
Richiedere un mutuo, infatti, permetterà di affrontare le spese con maggiore serenità e decidere di rivolgersi ad una banca che opera online contribuirà senza dubbio a ridurre i costi del finanziamento. Per scegliere il mutuo più vantaggioso, basterà confrontare l’offerta di Barclays e Cariparma con quelli di altri istituti di credito.
 
Non dimentichiamo, poi, che una volta richiesto il mutuo e iniziati i lavori di ristrutturazione si può beneficiare delle agevolazioni previste dagli ecobonus: con l’approvazione della Legge di Stabilità, infatti, le detrazioni per chi effettua lavori di ristrutturazione in casa sono state prorogate per tutto il 2014. Vediamo allora come usufruire dei benefici fiscali previsti dall’ecobonus e quali sono invece i lavori per i quali non si può richiedere l’agevolazione fiscale.
 
Attenzione innanzitutto alla tipologia di lavori che si svolgono: per accedere alle detrazioni fiscali, pari al 50% di quanto speso, la ristrutturazione non deve rientrare negli interventi di manutenzione ordinaria degli edifici. L’unica deroga a questa regola è rappresentata dagli interventi di manutenzione ordinaria effettuati su parti comuni di edifici condominiali.
 
Ma cosa di intende per “interventi di manutenzione ordinaria”? Come si può leggere sulla guida dell’Agenzia delle Entrate, per manutenzione ordinaria si intendono gli interventi di manutenzione ordinaria: le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici, quelle necessarie a integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti, la sostituzione di pavimenti, infissi e serramenti, la tinteggiatura di pareti, soffitti, infissi interni ed esterni, il rifacimento di intonaci interni, l’impermeabilizzazione di tetti e terrazze, la verniciatura delle porte dei garage».
 
Le parti comuni dei condomini per le quali è possibile ottenere la detrazione in caso di lavori di manutenzione ordinaria, sono il suolo su cui sorge l’edificio, le fondazioni, i muri maestri, i tetti e i lastrici solari, le scale, i portoni d’ingresso, i portici, i cortili e in generale tutte le parti dell’edificio necessarie all’uso comune.
 
Sono soggetti alle agevolazioni fiscali previste dagli ecobonus anche i lavori di ristrutturazione svolti in edifici che sono utilizzati contemporaneamente come abitazione e come “luogo di lavoro”: ad esempio, gli studi professionali o i laboratori artigianali. Da momento che l’uso residenziale dall’immobile non è esclusivo, però, la detrazione fiscale si dimezza.
 
Se si acquista un box entro il 31 dicembre 2014, inoltre, si può usufruire dell’agevolazione fiscale del 50%, purché il box abbia pertinenza con la propria abitazione e le spese per l’acquisto siano regolarmente documentate.
 
Anche le prestazioni di professionisti come architetti e geometri, necessarie a progettare i lavori, beneficiano della detrazione del 50%, così come le spese per l’acquisto dei materiali necessari, quelli per effettuare sopralluoghi e perizie e gli oneri di urbanizzazione.
 
È importante sottolineare che non sono solo i proprietari di un immobile ad avere diritto alle detrazioni fiscali, ma anche inquilini e coloro che hanno l’abitazione in comodato d’uso. Nel caso in cui l’inquilino o il comodatario lascino la casa prima di aver ricevuto il rimborso delle spese sostenute, inoltre, non perderanno comunque il diritto alla detrazione.
 
Per quanto riguarda l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, la condizione necessaria per ottenere la detrazione fiscale su queste spese è effettuare lavori di ristrutturazione per i quali sono previste agevolazioni al 50%. Anche i condòmini hanno diritto a beneficiare del bonus per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici, se questi vengono utilizzati per arredare parti comuni dell’edificio.
 
La detrazione sull’acquisto di mobili ed elettrodomestici, purché di classe energetica A o A+, è valida anche se i lavori di ristrutturazione riguardano una parte dell’edificio diversa da quella che ospiterà in nuovi acquisti. Ad esempio, se si ristruttura il bagno, è comunque possibile acquistare il forno per la cucina e beneficiare delle detrazioni.

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