Collegamento Porto Empedocle-Pelagie tante criticità e poche soluzioni in vista - QdS

Collegamento Porto Empedocle-Pelagie tante criticità e poche soluzioni in vista

Calogero Conigliaro

Collegamento Porto Empedocle-Pelagie tante criticità e poche soluzioni in vista

venerdì 14 Febbraio 2014

Amministrazioni, albergatori e pescatori lamentano da tempo l’inadeguatezza delle navi utilizzate

AGRIGENTO – Va avanti ormai da anni il continuo susseguirsi di proteste che vede protagonista le amministrazioni comunali di Lampedusa e Porto Empedocle, oltre che da parte degli albergatori e dei pescatori della zona, che lamentano l’inadeguatezza delle navi messe a disposizione dalla Compagnie delle Isole, ex Siremar.
Di recente, per esempio, c’è stata la dura presa di posizione del sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini, che ha più volte denunciato la mancanza di una nave utile a trasportare carichi speciali (per esempio i rifiuti) e i relativi rischi igienico-sanitari, visto che nella stessa stiva si trovano i trasporti gommati carichi di generi alimentari.
Durante un recente convegno sul problema dei migranti, promosso dall’Azione cattolica con il titolo “La convivialità delle differenze”, svoltosi proprio sulla nave Laurana – che attualmente collega la Sicilia e le isole Pelagie nello scalo empedoclino – era presente l’amministratore delegato della Compagnia delle Isole, Alessandro Seminara, che ha spiegato la posizione della società sulla delicata questione.
“Per quanto ci riguarda – ha affermato –abbiamo rispettato la convenzione con la Regione garantendo i servizi di collegamento. Il problema semmai è stato quello che la Regione, sulla tratta con le Pelagie, non ci ha finora affidato il trasporto su un’ulteriore nave per carichi speciali pericolosi, come carburante e bombole del gas, oppure spazzatura. Per questo sulla stessa nave, finora, hanno viaggiato persone, merci e spazzatura”.
“Attualmente – ha aggiunto – la nave che si occupa della tratta è la Laurana, che ha tutte le caratteristiche per effettuare il collegamento in modo comodo e sicuro. Vorrei inoltre ricordare il ruolo del comandante di questa nave, Francesco Giacomarco, e dei suoi uomini, al cui pronto intervento è da addebitare lo spegnimento dell’incendio avvenuto sulla nave Palladio il 5 febbraio del 2013, proprio su questa rotta. Venne danneggiata la sala macchine di quell’imbarcazione, ma l’azione degli uomini della Laurana ha evitato danni maggiori”.
Parole chiare quelle di Seminara, al quale va dato riconoscimento per l’importante lavoro svolto sui conti della società, il cui bilancio sta finalmente vedendo segnali di ripresa dopo anni di difficoltà, ma che non convincono coloro che in questi mesi hanno protestato e tuttora protestano per le difficoltà legate ai collegamenti con le Pelagie. Tra questi il sindaco di Porto Empedocle e capogruppo Udc all’Ars, Calogero Firetto.
“C’è da rimodulare – ha spiegato – l’intero contratto con la Regione, abbassando tra l’altro i costi non più sostenibili delle sovvenzioni fino a oggi erogate. Ovviamente ciò deve riguardare tutte le tratte tra la Sicilia e le isole minori. Inoltre, non è più possibile che la tratta con le Pelagie venga considerata una sorta di cenerentola, anche perché i numeri dicono il contrario e confermano la strategicità della rotta. È necessaria anche una nuova imbarcazione che si faccia carico delle particolarità di questo tratto di mare, con le sue correnti e le particolari condizioni meteo marine”.
“È difficile – ha aggiunto – andare avanti con navi che stanno ferme per gran parte del tempo perché non idonee al mare mosso. So, comunque, che c’è un progetto per la costruzione di un’imbarcazione affidata ai cantieri della Rolls Royce che terrà conto delle condizioni della tratta Porto Empedocle–Lampedusa”.
A oggi Compagnia delle Isole, che dal primo agosto 2012 ha acquistato il brand Siremar, dispone di sette navi, due navi veloci e dieci aliscafi, per un totale di 19 unità. Sono in corso lavori di manutenzione e aggiornamento sulla Palladio, coinvolta dal già citato incendio del febbraio scorso e alla Paolo Veronese, storica componente della flotta. A ogni modo, come sottolineato dallo stesso amministratore Seminara, tutt’ora non ci sono certezze sulla nave che sarà chiamata in futuro a svolgere la tratta con le Pelagie. Di fatto, saranno le esigenze della compagnia a determinare gli sviluppi della questione. Per il momento, non si esclude nemmeno un nuovo impiego della Paolo Veronese, mentre la speranza è che presto la Adriatica I, noleggiata per essere impiegata sulla tratta della discordia ma mai entrata in servizio, possa essere acquisita dalla società e quindi finalmente utilizzata.
Intanto, da fonti interne all’assessorato regionale ai Trasporti arrivano puntuali chiarimenti sulla normativa e sulla situazione attuale. La convenzione siglata tra Compagnia delle Isole e Regione prevede che per i carichi speciali e pericolosi – come per esempio bombole del gas – le navi abbiano durante le traversate un numero di passeggeri limitato.
Di navi speciali, quindi, per il momento non se ne parla.

Le procedure attuate in tema di sicurezza

AGRIGENTO – Dagli uffici dell’assessorato regionale ai Trasporti si fa chiarezza circa le innumerevoli polemiche e proteste sull’igiene e la sicurezza che riguarda la tratta Porto Empedocle–Isole Pelagie.
In particolare nuove norme regolarizzano adesso il servizio di navigazione espletato dalla Compagnie delle Isole. Esiste un calendario concordato con la Regione in conferenza di servizi, alla presenza dei sindaci interessati, che riguarda i trasporti speciali: in quelle giornate con imbarco di “carichi pericolosi” non potranno imbarcarsi un numero superiore a 25 passeggeri.
Per gli uffici competenti le navi della Compagnia sono perfettamente abilitate al trasporto di queste merci e queste procedure sono concordate. La mancanza di navi speciali è dovuta alla scarsità di risorse.
La procedura in tema di sicurezza, però, non rientra nei casi di tutela dell’igiene pubblica quando a essere trasportata è la spazzatura, che dovrà essere smaltita nelle discariche dell’Isola. I rifiuti, infatti vengono considerati dalla nuova normativa una merce non pericolosa, ma che deve essere trasportata in speciali container a tenuta stagna che non permettano perdite di percolato o odori particolari. Se non sono a norma, il comandante della nave può rifiutare di effettuare l’imbarco.
Per quanto riguarda invece i trasporti di carichi straordinari o merci pericolose che possono verificarsi – soprattutto in estate – con forte traffico di passeggeri, esse vengono svolte a recupero sulle partenze non effettuate nel corso dell’anno. Per cui eventuali corse aggiuntive non portano a maggiori esborsi per la Regione.

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