Photospotland, startup siciliana alla Bit - QdS

Photospotland, startup siciliana alla Bit

redazione

Photospotland, startup siciliana alla Bit

venerdì 14 Febbraio 2014

Si tratta di una piattaforma per fotografi professionisti e amatori. Ora gli innovatori catanesi, guidati dal ceo Mario Bucolo, stanno sperimentando i Google glass come estensione della propria applicazione mobile (prevista anche una versione per i non vedenti)

Alla Bit 2014 (Borsa internazionale del turismo) si parla siciliano. La startup catanese “Photospotland”, capitanata dal ceo Mario Bucolo, è infatti approdata a Milano, ospite della Provincia e della Camera di Commercio di Monza Brianza nell’area ‘Arte & Cultura’ dello stand Regione Lombardia (pad.3), per presentare una serie di innovazioni inerenti il Social Travel, la fruizione del turismo fotografico e culturale, anche attraverso dispositivi quali i Google Glass.
 
Bucolo ha già illustrato questo pomeriggio prodotti, servizi e strategie nel corso di un workshop, che verrà replicato, in versione ridotta, domani dalle 10:15 alle 11:15.
 
Il Quotidiano di Sicilia ha intervistato l’innovatore etneo già nell’aprile del 2013, quando ci spiegava in cosa consiste il suo progetto: “L’obiettivo è creare una community internazionale di ‘emotional photographers’ (quindi tutti coloro che amano emozionarsi scattando o guardando una foto) che possano esser in grado, con massima semplicità, di entrare in contatto per favorire e promuovere l’esperienza del fotografare. Ci rivolgiamo agli appassionati di fotografia a tutti i livelli, dai turisti fotografi agli entusiasti, agli amatori, ai fotografi professionisti. Ci siamo appassionati anche a una nicchia di settore: i fotografi ciechi che attraverso Photospotland possano trovare un utile strumento per coltivare il loro hobby” (per leggere tutta l’intervista clicca qui).
 
Adesso PhotoSpotLand, alla BIT, lancia una serie di servizi e prodotti a livello internazionale ma con una particolare attenzione al “prodotto Italia” per il quale ben si presta la mission della startup “come, quando, dove e con chi fotografare i posti più belli”.
Attraverso dispositivi cosiddetti “wearable”, indossabili, come i Google Glass, PhotoSpotLand illustra come il futuro del Social Travel potrebbe andare in tale direzione.
 
La startup infatti sta sperimentando i Google Glass come estensione della propria applicazione mobile, che prevede anche una versione per i fotografi non vedenti ai quali i Google Glass potranno dare un grande aiuto. PhotoSpotLand, alla BIT, introduce gli ‘Station Spot’, punti di sosta, ristoro ed assistenza tecnica (backup delle foto su cloud, stampa, ricarica batterie etc) che consistono, ispirandosi alle “stazioni di posta” del Grand Tour, in luoghi fisici sul territorio (agriturismo, B&B, Hotel, negozi, studi privati etc) a servizio dei propri utenti.
 
“Vogliamo ricondurre il Social Travel alla conoscenza tra le persone e del territorio. Liberando i turisti dal ‘confino’ creato dai tablet, smartphone e dal web. Quindi dal virtuale al reale. Per questo abbiamo addirittura ‘rispolverato’ le ‘stazioni di posta’ tipiche del Grand Tour. Desideriamo che le persone si incontrino, si conoscano nella vita reale e magari vadano a scattare foto o visitare musei e mostre insieme”, ha dichiarato Bucolo.
 
Alla BIT PhotoSpotLand presenta anche la propria divisione Museumland, il Portale Mondiale sui Musei e sulle destinazioni culturali (20mila in 142 nazioni). Il Portale è in corso di ristrutturazione (debutto previsto per il secondo trimestre 2014, ma online è possibile consultare la vecchia versione) e diventerà il “cultural ticket hub” internazionale dove poter prenotare e/o comprare i biglietti di qualunque museo o mostra.
 
Ma sempre nell’ambito musei, cultura e turismo alla BIT, in collaborazione con la Fondazione Ultramundum di Torino, PhotoSpotLand e Museumland presentano l’innovativo sistema di guide per smartphone e tablet in blister. I turisti potranno acquistare l’applicazione della guida di un museo, di una mostra o di una destinazione turistica direttamente nei relativi punti vendita e/o punti di informazione, senza dover così sostenere costi di roaming (le app funzioneranno anche off-line) o creare account negli store dei vari player (Apple, Google, BlackBerry, Windows Mobile etc) garantendo peraltro il funzionamento multipiattaforma delle guide acquistate in blister.
 

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017